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Indoor: Wilson Marquez e Antonio Trio protagonisti ad Ancona
Al 10° meeting nazionale indoor, il 21enne della Siracusatletica, è terzo (miglior Promessa) nei 1500 con il crono di 3.46.75. Bene Trio che nel lungo vince con 7.78 (centrato due volte). Giulia Aprile PB e vittoria nei 1500
Si viaggia forte sui 60 metri ad Ancona, con tre velocisti che firmano risultati di valore internazionale. Nella finale Luca Lai sfreccia in 6.56 che vale il record personale migliorato di un centesimo, dopo il 6.62 della batteria, per diventare il sesto italiano di sempre. Lo sprinter sardo dell’Athletic Club 96 Alperia, 29 anni, ora è anche il primo nelle liste europee di una stagione appena iniziata e il quinto al mondo. Alle sue spalle Chituru Ali (Fiamme Gialle) in 6.61 con un bel progresso rispetto al 6.68 dell’anno scorso, già limato dal possente 22enne comasco con 6.67 nel primo round. Nel turno eliminatorio il più rapido era stato Giovanni Galbieri con 6.60, personale demolito di un decimo esatto dopo quattro anni, per poi rinunciare alla finale. Un talento frenato nelle ultime stagioni da problemi fisici, ma il 29enne veronese dell’Aeronautica è salito due volte sul podio in azzurro, campione europeo under 23 dei 100 metri nel 2015 e bronzo mondiale under 18 nel 2009. Tutti e tre vanno sotto lo standard per i prossimi Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo), fissato a 6.63. In gara anche Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) che nella finale conquista un lusinghiero quinto posto con 6.76. Sempre in chiave siciliana da segnalare il nono posto assoluto per Megane Aprile (Libertas Running Modica) con il tempo di 7.61. Giovanni Arena (Cus Catania) vince la serie 3 dei 1500 con il tempo di 4.19.83 (23esimo assoluto).
Tra le donne all’esordio stagionale Zaynab Dosso vola in 7.32, con quattro centesimi di miglioramento sul personale per la 22enne emiliana delle Fiamme Azzurre che aveva corso la batteria in 7.37. In evidenza anche Aurora Berton (Libertas Friul Palmanova), classe 2000, con 7.36 nel primo round per un progresso di oltre un decimo e quindi 7.39 nella seconda prova. Al terzo posto Irene Siragusa (Esercito, 7.42), staffettista della 4×100 azzurra da record ai Giochi di Tokyo, per questione di millesimi nei confronti di Hope Esekheigbe (Assindustria Sport, 7.42 in finale ma 7.40 in batteria). La primatista italiana dei 100 ostacoli Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) si cimenta sulla distanza piana con 7.61 e 7.58, a quattro centesimi dal suo primato, in attesa del debutto tra le barriere.
Bel duello nei 1500, con la vittoria in 3:41.71 di Joao Bussotti (Esercito). È di otto centesimi il vantaggio del livornese che respinge il tentativo di rimonta di Mohad Abdikadar (Aeronautica), 3:41.79. Entrambi gli azzurri finiscono così a meno di un secondo dal proprio limite. Dietro cresce il 21enne Wilson Marquez (Siracusatletica) con 3:46.75. Al femminile, va subito a segno Giulia Aprile (Esercito) che al debutto in questa stagione coglie il record personale con 4:15.56. Si migliora anche Sveva Fascetti (Fiamme Gialle) in 4:19.09. Molto combattuta la sfida nel lungo: il siciliano Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia) salta due volte 7,78, all’ultimo turno viene avvicinato da Gabriele Chilà (Fiamme Gialle, 7,75) e Mohamed Reda Chahboun (Libertas Unicusano Livorno, 7,73). La stagione del vicecampione mondiale under 20 Massimiliano Luiu (Libertas Atl. Sassari) parte con 2,16, appena un centimetro in meno del salto che a Nairobi gli è valso l’argento iridato.
Fonte Fidal
Foto Muti/Fidal Marche