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Il Museo dell’Arma dei Carabinieri in un bene confiscato alla mafia
Palermo. Un museo storico dedicato all’Arma dei Carabinieri, nell’anno del suo bicentenario. Un’iniziativa permanente organizzata dal Centro Studi Salvo D’Acquisto, con il patrocinio gratuito della Provincia, nei locali provenienti dai beni confiscati alla mafia in via Principe di Granatelli, 75. Ieri l’inaugurazione ufficiale, alla presenza tra gli altri del Comandante della Legione Carabinieri di Sicilia, Generale Giuseppe Governale. Il Direttore del Cesd, Salvatore Sansone, ha espresso un plauso per la realizzazione dell’importante opera sociale e culturale a nome degli oltre 2000 soci iscritti, provenienti da tutto il territorio nazionale e da diverse categorie sociali. Presente all’inaugurazione anche il direttivo dell’Universitas Palermo (il presidente Gagliardi, il “brigadiere volante” Peppino Terenzio e Getano Immesi) ed una rappresentanza di atleti Universitas, sodalizio legato al CESD e a tutte le iniziative che lo stesso porta avanti. Una testimonianza di come lo sport, e il podismo in questo caso, ben si leghi a iniziative del genere nel segno della cultura della legalità. L’apertura al pubblico del Museo dell’Arma dei Carabinieri (dalle 12 alle 21) rientra in un apposito calendario che prevede l’accesso gratuito e guidato di giovani interpreti, provenienti dal mondo scolastico e universitario della città, che daranno il loro apporto volontario e gratuito, finalizzato al loro accrescimento esperienziale. Il progetto prevede anche che, nel tempo, nella location prenda corpo un campus internazionale d’incontri e scambi culturali, per giovani e meno giovani, provenienti dal mondo scolastico e universitario, cultori della legalità.
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