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Malagò lancia Sergio D’Antoni come presidente di transizione del Coni Sicilia

Visita “palermitana” per il presidente del Coni Giovanni Malago’ in città per incontrare il reggente Scarso, ma anche il Governatore Rosario Crocetta. “”Sono venuto in Sicilia per metterci la faccia” – ha detto subito Malagò nel corso di una veloce e quasi informale conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio nella sede del Coni regionale. Malagò ha proposto Sergio D’Antoni come presidente di transizione del ConiSicilia, commissariato negli ultimi mesi. IMG_6194 (Copia)“D’Antoni e’ un nome che mi sento onestamente di suggerire – ha sottolineato Malagò –  perche’ e’ un candidato super partes e di transizione ma sara’ il consiglio regionale a votarlo com’e’ giusto che sia” le parole del numero uno dello sport italiano nel corso di una conferenza stampa in corso di svolgimento a Palermo. “Considerando il contesto particolare della Sicilia – ha continuato a margine Malago’ parlando della successione del commissario Scarso – credo che serva un candidato di transizione perche’ siamo a meta’ del quadriennio e quindi buona parte del mandato che regola le cariche del Coni e’ stato impegnato. Alla fine di questo quadriennio invece penseremo a una candidatura diversa. Mi sembra che questa opinione sia di buon senso. Ma sara’ l’assemblea regionale a decidere chi dovra’ essere”.

Più cauto e diplomatico il commissario reggente del Coni Sicilia, Giorgio Scarso, che non ha sciolto la riserva sulla data delle elezioni del nuovo presidente regionale: “Si potrebbe andare a elezioni prima dell’estate o alla fine della primavera ma la primavera in Sicilia e’  lunga; non do indicazioni sul candidato o i candidati ma mi auguro che si possa votare prima che il caldo renda tutti irreperibili.

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“In Sicilia – ha continuato Malagò – non c’e’ un problema di rinnovamento, o almeno non piu’ che in altre regioni. E’ un discorso abbastanza generalizzato. Ho fatto un discorso molto franco, sereno e chiaro. Non c’e’ l’obbligo di rinnovare ma di cambiare la mentalita’. Se le persone non sono in grado di cambiare questa mentalita’ allora e’ necessario e indispensabile cambiare le persone. Tutti devono rendersi conto della realta’ che viviamo”.

 “Non rispondo per il presidente Crocetta ma trovo con franchezza sbagliato che si debba abbinare necessariamente al rapporto tra la Regione e il mondo dello sport”, questo il Malagò pensiero. Non ci devono piu’ essere discorsi assistenzialistici, i finanziamenti devono essere mirati e chirurgici, il nostro mondo lo merita perche’ oggi lo sport rappresenta una delle poche medicine per sistemare un po’di problemi sociali che ci sono in particolare in questa terra. Ci sono molti dirigenti validi, gente che e’ in difficolta’, il settore delle societa’ sportive e’ in grande crisi, c’e’ un problema di impiantistica. Adesso e’ arrivato il momento di cambiare corso.”

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Malagò ha voluto ringraziare personalmente il commissario Scarso e il vice Arancio. Non era facile traghettare il Coni Sicilia nel mare magnum in cui si sono ritrovati”. “La Sicilia – ha aggiunto Malago’ – e’ il termometro dello sport in Italia, con le dovute proporzioni. Ci sono delle luci e molte ombre. Ci sono eccellenze individuali legate a piccole enclave e a societa’ sportive che hanno creato realta’ pioneristiche e coraggiose e zone in cui c’e’ bisogno di tutto, di strutture e di tecnici. Noi del Coni siamo pronti a dare un sostegno, anche finanziario, per fare un censimento dell’impiantistica. E’ una necessita’ assoluta perche’ qualunque investimento deve essere fatto in modo mirato, non possiamo piu’ sbagliare perche’ spesso le risorse sono pubbliche. Un campo da tennis va fatto dove c’e’ bisogno e non dove ce n’e’ un altro dall’altra parte della strada. Questo vale ancora di piu’ quando si parla di palasport e piscine. Si riparte da zero – ha – ma con grande ottimismo”. In serata l’incontro con il presidente della regione Criocetta, forse per definire gli ultimi dettagli di una candidatura predefinita (D’Antoni) e per la questione finanziaria che,  si parli di sport o di cultura o di spettacolo è sempre molto importante…

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