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Di corsa contro la mafia: buona la prima a Valderice

Era il 25 gennaio del 1983 quando la mafia uccideva a Valderice il Magistrato, antesignano nella ricerca delle tracce bancarie della mafia del trapanese, Gian Giacomo Ciaccio Montalto. Oggi (ieri per chi legge), 19 gennaio 2014, a pochi passi dal luogo dell’eccidio, si è voluto ricordare la figura di questo Magistrato, con la prima delle 6 gare podistiche che Libera Sport Trapani, responsabile Vita Polisano, ha voluto organizzare con la collaborazione tecnica del comitato territoriale UISP.
Siamo stati in tanti a “correre per non dimenticare e dare gambe all’impegno e alla memoria in ricordo di tante vittime innocenti delle mafie”, per citare le parole della ex maratoneta maglia azzurra Gabriella Stramaccioni, responsabile nazionale di Libera Sport. Infatti, circa 150 gli atleti provenienti da tutta la provincia che hanno voluto testimoniare, con la loro presenza, l’importanza della manifestazione. E andiamo alla gara che si è sviluppata su un circuito di 3,1 km da percorrere una volta per le categorie femminili, gli over SM60 e la non competitiva, mentre le restanti categorie hanno fatto due giri.
Un plauso va in particolare ai partecipanti la non competitiva che si sono cimentati in un percorso non certo facile con una lunga salita di oltre un km. A tagliare per primo il traguardo, per gli over SM60, è stato Mario Zinna del G.S.D. 5 Torri Trapani, mentre prima delle donne l’atleta della Pol. Marsala Doc Giovanna Ferrante. Per le restanti categorie, il primo è stato il “neoacquisto” della Volata Napola, Paola Cicala, seguito da Salvatore Puccio della Pol. Atl. Mazara e da Davide Abruzzo della Pol. Menfi ’95. Premiazione finale, presente il Sindaco che ha seguito l’intera gara, per i primi tre di ogni categoria con prodotti provenienti dai terreni espropriati alla mafia.
Appuntamento alla seconda gara, il 30 marzo prossimo, con partenza dal tribunale di Trapani e arrivo a Pizzolungo, luogo della strage della famiglia Asta. In questo caso la mafia non esitò a far esplodere un’automobile e a perdere la vita furono i due gemellini Salvatore e Giuseppe di 6 anni e la loro madre Barbara.
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