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La scomparsa del nicolosita Domenico Rizzo: il ricordo di Michelangelo Granata

Una notizia che stordisce tutta l’atletica leggera amatoriale siciliana e catanese. Domenico Rizzo non è più con noi, ci ha lasciati mercoledì 21 gennaio, avrebbe compiuto 74 anni tra tre mesi.

Rizzo DomenicoNato a Nicolosi il 27 aprile 1941, la figura di Domenico Rizzo – Mimmo per tutti noi – si staglia netta tra le più pure e limpide del nostro mondo. Uomo di montagna, di una modestia senza eguali, è stato un campione nella vita e nello sport, lavoratore instancabile, dirigente appassionato, marito, padre e nonno esemplare.

Avanti negli anni, s’innamora della corsa e ruba il tempo per allenarsi la mattina presto o la sera dopo una dura giornata di lavoro. Tra i primi amatori apparsi sulla scena dell’atletica catanese e siciliana, strabiliava per le sue gare su tutti i terreni. Una vera gazzella ante litteram, le sue lotte negli Anni Ottanta su strada, cross e pista con l’altro nicolosita Angelo Petralia (più giovane di due anni), sono da leggenda e hanno dato il la all’attività amatoriale.

Rizzo fonda nel 1979 con un gruppo di appassionati montanari, Antonio Ragusa, Angelo Petralia, Antonino Caruso, Emilio Borzì, Domenico La Rosa, il primo presidente, l’Unione Sportiva «Monti Rossi» Nicolosi. Più tardi Giuseppe Di Mauro, Salvatore Guglielmino, Alfio Di Stefano. Con il suo apporto determinante, questa gloriosa società, adesso diretta da Giuseppe Borzì, organizza manifestazioni che hanno segnato un’epoca. Teatro sempre lo scenario d’incanto della Pineta dei Monti Rossi, da incorniciare le due edizioni delle Finali Nazionali dei Giochi della Gioventù (1985 e 1995); il 7° Campionato Italiano Amatori/Veterani (1989); sette Campionati Regionali Amatori/Master, tutti cross da favola; la gara di corsa della preolimpica di Pentathlon Moderno nel 1984.

Colonna portante dei Master, Domenico Rizzo, pensate, è stato capace ai Campionati italiani Fidal Amatori di maratona, disputati a Milano il 7 ottobre 1984, di classificarsi all’età di 43 anni 28° assoluto in 2.28’13”. I primi rispondevano ai nomi di Gelindo Bordin, Vito Basiliana, Marco Marchei, Salvatore Bettiol, Luigi Zarcone…Sempre nella maratona altre due sue perle: ai Mondiali Master di Roma 1985, 11° all’arrivo e 5° tra gli italiani in 2.33’50”; ad Ascoli Piceno 1987, campione italiano come A/45 in 2.33’14”.

Fantastico pure in pista, si trasecola a riportare i suoi personali: 3000 – 9’23”8 (M40) nel 1981, 9’36”2 (M45) nel 1987, 10’05”6 (M50) nel 1991; 5000 – 15’53”9 (M40) nel 1981, 16’24”5 (M45) nel 1987, 16’50”8 (M50) nel 1991, 10.000 – 33’36”1 (M45) nel 1987, 35’58”2 (M50) nel 1992; ora di corsa su pista – 17,101 km (M40) nel 1985, 17,030 km (M45) nel 1988.

La Fidal Catania con il presidente Davide Bandieramonte, i dirigenti, i tecnici e gli atleti esprime il suo cordoglio alla moglie Salvatrice D’Agata, i figli Antonio e Anna, la nuora, il genero, gli amati nipotini.

I funerali di Domenico Rizzo avranno luogo domani  22 gennaio nella Chiesa Santa Maria delle Grazie di Nicolosi alle ore 16,00.

 

Michelangelo Granata

 

Nella foto di Salvatore Torregrossa: Domenico Rizzo, sorridente, dopo aver finito di preparare il percorso alla Pineta dei Monti Rossi a Nicolosi il 21 marzo 2010 per l’Etna Cross.

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