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A Catania la Corri per Telethon “fa acqua da tutte le parti”…
“Apocalisse 4800”, ci ha sicuramente messo del suo, in una giornata non solo calda ma afosa, giornata da bollino arancione per tante città del sud Italia, Catania compresa; gli atleti hanno fatto la loro parte, stoici, esemplari, volenterosi nell’affrontare una gara che si preannunciava “calda” e non solo per le temperature. Il resto lo ha fatto l’organizzazione, che forse ha sottovalutato il fatto che oggi il calendario ci ricordava che siamo al 24 luglio e che da un paio di mesi ormai, l’Italia è attanagliata da una morsa di caldo che non vuole mollare la presa.
Ma torniamo alla gara di oggi che ricordiamo è stata organizzata dalla Nissolino Sal Catania del presidente Giuseppe Sciuto. Gara designata come prova del Grand Prix Sicilia di corsa su strada. Dieci chilometri, ad una settimana dalla prova di Mazara del Vallo (stesso orario di partenza, stessa calura) altra organizzazione, altro tipo di attenzione rivolta agli amatori.
Non eravamo sul posto però siamo in grado e dobbiamo raccontare, quello che ormai da ore atleti presenti a Catania, stanno postando sui social. Critiche e garbate invettive contro l’organizzazione di una gara che, sottolineiamo, ancora una volta era valida come prova del Grand Prix e che dunque doveva sottostare a determinati standard organizzativi. Dieci chilometri di passione per i podisti con l’acqua (raccontano le cronache) carente (se non assente) già nel corso del secondo dei cinque giri in programma. Carenza d’acqua che avrebbe portato addirittura un signore ad attaccare una pompa al rubinetto di casa e a riempire le bottiglie malinconicamente vuote. Ma c’è di più, pare che venendo a mancare i bicchieri, gli stessi, una volta usati dagli atleti e gettati, sarebbero stati prontamente recuperati da terra, riempiti e riutilizzati. Non crediamo al dolo da parte degli organizzatori, sicuramente vendendo a mancare anche i bicchieri il “banco è saltato”. Resta il fatto che, se questo dovesse corrispondere tutto al vero, crediamo che stavolta si sia toccato il fondo (e non del bicchiere).
Non era nata sotto una buona stella la Corri per Telethon, inizialmente programmata per il 22 maggio e poi rimandata alla data odierna. Tralasciamo altre critiche (misura maglie errate, con taglie più per ragazzini che per adulti logico se pensate che si trattava di maglie riciclate dalla walk of life telethon Catania del 2020) e premiazione asfittica; perché questi li definiamo peccati veniali, che è capitato di riscontrare, seppur sempre più raramente negli ultimi tempi, anche in altre gare. Il problema è quando la somma fa il totale, perché la morale di tutto ciò (non ce ne vogliano gli organizzatori conosciamo il loro impegno prima, durante e dopo una manifestazione) è che il popolo, degli amatori va rispettato, coccolato e salvaguardato, accompagnato per mano durante tutta la durata della manifestazione e sempre “in sicurezza”. Bisogna ripagare i sacrifici dei tanti chilometri percorsi in auto e di domeniche sull’asfalto piuttosto che al mare. Impariamo a guardare le classifiche non solo dal primo posto in giù, ma anche dall’ultimo a salire. Oggi a Catania c’erano poco più di 160 atleti, in altri tempi la splendida città etnea, avrebbe fatto il pienone, ma forse ( a dispetto del recente passato) l’amatore adesso è più attento, se non furbo e nel tempo ha imparato a scegliere dove andare a gareggiare. Nessuno obbliga nessuno sia chiaro ma bisogna rispettare coloro che scelgono di correre anche in una giornata da bollino arancione, sognando il mare e invece mangiando solo asfalto e desiderando un sorso d’acqua.
Logicamente, come sempre siciliarunning, è pronta a pubblicare eventuale replica degli organizzatori che ricordiamo potranno farlo unicamente inviando una nota a loro firma all’indirizzo di posta elettronica redazione@siciliarunning.it , come dicevano i latini “Verba volant, scripta manent “.
Per la cronaca la gara è stata vinta dal giovane dell’Atletica Savoca Saverio Filippo Amasi in 35’49; al femminile successo per Giovanna Giorgianni (Nissolino Sal Catania) in 42’26.
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Foto dal web
Anch’io ho visto che riempivano le bottiglie con un tubo di gomma.
Nessun ristoro finale.
Poi riutilizzare i bicchieri in tempi di covid è totale mancanza di rispetto. Altro che protocolli FIDAL.
Vanno puniti questi comportamenti
Mi dispiace ma è così.
Un cordiale saluto
Ma chi ha vinto la gara?
Giusta osservazione. L’articolo è stato integrato con i nomi dei vincitori e il link che porta alla classifica ufficiale.
Ma qualche parola sulla gara si può scrivere. Una cronaca mancata.