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Aumenti, chiusure e pagamento anticipato: le società natatorie lanciano il grido di allarme

Palermo.  Aumenti, chiusure e pagamento anticipato: le società natatorie lanciano il grido di allarme contro il comune di Palermo e si uniscono perché il rischio, ormai, é quello di scomparire. Una lettera aperta, indirizzata alle istituzioni e all opinione pubblica. 

Quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario dell’Ufficio Sport e di un assessorato allo sport, ovvero di favorire, incrementare e promuovere l’attività sportiva e motoria, sembra si stia trasformando invece in una guerra miope e illogica contro chi lo sport lo pratica, società sportive e utenti finali.
Accade infatti che, a fronte dell’aumento del 150% dei biglietti di ingresso, e del contestuale aumento del 25% delle tariffe degli spazi acqua a carico delle società sportive, nonostante le proteste delle scriventi società natatorie e pallanuotistiche palermitane, e nonostante la recente chiusura per diverse settimane dovuta a guasti banali ma lentissime procedure burocratiche, il comune di Palermo ha pensato bene di inviare una nota a tutte le società sportive richiedendo il pagamento anticipato trimestrale di tutti gli affitti degli spazi acqua della piscina comunale, pena la sospensione degli stessi.
Il tutto mentre non viene ancora reso esecutivo il provvedimento emanato dalla regione Sicilia, con il quale si sospende il pagamento degli spazi acqua delle società sportive nel periodo che va dal marzo 2020 al dicembre 2021, per i danni di inattività o attività ridotta a seguito della pandemia.
Di fatto, quindi, le società avrebbero un credito di svariate decine di migliaia di euro ciascuna nei confronti del comune, che però chiede un pagamento anticipato di spazi che, come si è visto nel recente passato, non è peraltro in grado di garantire con certezza e continuità.
Al di là degli aspetti formali, ci sfugge il senso di un accanimento del genere contro chi opera quotidianamente a favore della promozione dello sport per diverse fasce di età, contro chi ha lottato per sopravvivere in questi ultimi due anni terribili, nel tentativo di mantenere aperta l’attività di nuoto, pallanuoto, scuola nuoto, nuoto sincronizzato, e il lavoro di decine e decine di operatori sportivi, in un quadro occupazionale sconfortante.
Non chiediamo nulla che non ci spetti già, che non venga già profumatamente pagato da noi società sportive, impegnate quotidianamente nell’impresa di non fare chiudere un impianto meraviglioso ma pessimamente gestito, una piscina che mostra il peso dei suoi anni senza che vi sia stata mai fatta una vera manutenzione straordinaria, con carenze di ogni tipo e con la voglia di atleti, appassionati, genitori e operatori, di renderla fruibile, più accogliente possibile, rispondente ai bisogni della collettività.
Abbiamo già esposto, nelle sedi competenti, la nostra preoccupazione per l’aumento indiscriminato che colpisce soprattutto le società sportive, e che, se non verrà modificato nella sostanza, causerà un crollo degli iscritti nella stagione prossima. Se a questo si aggiunge il provvedimento di pagamento anticipato, tra qualche mese non si porrà più il problema della gestione della piscina comunale, che sarà chiusa per mancanza di utenti.
Salviamo il nuoto, la pallanuoto e il nuoto sincronizzato a Palermo, prima che sia troppo tardi.

Le società sportive
Telimar Palermo
Pol. Waterpolo Palermo
Pol. Nadir
Aquademia Sincro
Gifa
Olympia
Palermo Nuoto

Da CS

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