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Corsa per la Memoria “virtual” dal 13 al 23 maggio, per non dimenticare

Dal 13 al 23 maggio è in programma la 5a edizione della corsa dedicata al ricordo delle stragi di Capaci e via D’Amelio e a tutte le vittime della mafia. Una virtual run a scopo benefico aperta a tutti in Italia e all’estero. Testimonial d'eccezione, tra gli altri, i gemelli Zoghlami, Anna Incerti e Alice Mangione

Da venerdì 13 fino a lunedì 23 maggio si correrà la quinta edizione della Corsa per la Memoria. Undici giorni per correre la propria corsa ovunque, grazie al format virtual, dedicandola alle undici vittime delle stragi di Capaci e di via D’Amelio e a tutte le vittime della mafia.

La Corsa per la Memoria è nata nel 2017 per ricordare l’impegno e il cammino delle vittime della mafia: un cammino fondato su legalità, onestà e coraggio.

L’evento non è solo un appuntamento sportivo. Sin dall’ideazione dell’iniziativa è stato chiaro quale dovesse essere il senso: valorizzare il ricordo e l’esempio che le vittime delle stragi ancora oggi possono dare a tutti noi, con il loro impegno, coraggio, altruismo e sacrificio per mantenere sempre alto il rispetto dei valori della legalità e dell’onestà.

La virtual run, caratterizzata dall’hashtag IOCISONO, è aperta a tutti coloro che desiderano testimoniare, in qualsiasi parte del mondo, con la propria corsa, la fedeltà a questi valori. 

Valori in nome dei quali  persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i componenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio  Montinaro e Vito Schifani il 23 maggio  1992, e, il 19 luglio 1992, Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela  Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.

Chiunque può fare la sua parte per testimoniare l’impegno nel contrastare le mafie. 

Come? Anche con lo sport, veicolo di valori, etica e rispetto: anche in modalità virtuale, la Corsa per la Memoria rappresenta un importante momento di condivisione collettiva e ricordo di quanto è stato fatto in passato e quanto si sta facendo per la lotta alla mafia. 

Il programma prevede:

– 5 km Adult Run (a partire dai 15 anni) 

– 2 km Kids Run (da 4 a 14 anni)

– 2 km Family Run (Iscrizione a squadra da 3 a 6 partecipanti)

– 2 km School Run (Iscrizione squadra da 10 a 30 partecipanti)

Per iscriversi: http://corsaperlamemoria.it/landingpage/

Con l’iscrizione ogni partecipante riceverà il virtual kit con il pettorale personalizzato e l’attestato da stampare e conservare: al termine della manifestazione, può scaricare dal sito, il libretto ricordo delle vittime delle stragi. 

Per chi desidera, si può scegliere di completare l’acquisto creando il proprio pacco gara aggiungendo a scelta:

  • una t-shirt in cotone 100%
  • un polo-shirt in cotone 100%
  • una canotta in tessuto tecnico
  • la medaglia
  • la stampa del libretto.

Come nelle scorse edizioni della Corsa per la Memoria, anche quest’anno il ricavato dei pacchi gara sarà devoluto a  un’opera di riqualificazione urbana a beneficio della cittadinanza e nel rispetto dell’ambiente.  

Nascerà a Palermo “Il Giardino di Betty” (iniziativa che conta già 25 progetti realizzati in tutta Italia), un parco giochi realizzato con pavimentazione  antitrauma ottenuta dal riciclo di scarpe sportive, palline da tennis e padel, copertoni e camere d’aria di biciclette con l’iniziativa esosport e DPI (dispositivi di protezione individuale) con il progetto Back to Work di ESO.

Nutrito anche quest’anno il team di Ambassador della Corsa per la Memoria, personaggi e atleti che hanno deciso di correre e diventare testimoni del messaggio e del senso di questa virtual run: Luca Bastianello, Giorgio Calcaterra, Francesca Canepa, Rosaria Console, Leonardo Di Angilla, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso, Paolo Giangrasso, Francesco Guerra, Anna Incerti, Alice Mangione, Valentina Marchei, Anna Maria Mencoboni, Annalisa Minetti, Marco Olmo, Francesco Puppi, Edoardo Purgatori, Gloria Radulescu, Irene Righetti, Massimiliano Rosolino, Orazio Spoto, Massimo Varini, Ala e Osama Zoghlami. 

La Corsa per la Memoria ha il patrocinio non oneroso della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, della FIDAL, Federazione Italiana di Atletica Leggera, e del Comune di Palermo. 

Il Comitato organizzatore, ha voluto anche quest’anno la realizzazione di un libretto, destinato ai partecipanti alla manifestazione che potranno scaricarlo dal sito, al termine della manifestazione, e riceverlo nel pacco gara.

Grazie all’accurato disegno e al ritratto delle vittime e con una frase che potesse ricordare ciascuno di loro, così è nato il libretto, curato da Stefania Giuliani e Lorenzo Bartolucci, con la prefazione, già del 2017 e sempre verde, di Valerio Piccioni, giornalista de La Gazzetta dello Sport, e una frase di Nicolas Meletiou: “C’è chi ti insegna ad inchinarti e chi ti insegna a vivere a schiena dritta. Quando scegli un Maestro scegli cosa diventare”.

LE DICHIARAZIONI DEI TESTIMONIAL:

“Lo scorso marzo ho seguito la campagna social #eranosemi di wikimafia e ho scoperto che in Italia ci sono oltre 1000 vittime di mafia; un numero impressionante che mi ha colpito e allo stesso tempo fatto riflettere. Molti giovani hanno piena contezza di quello che ha rappresentato e rappresenta la criminalità organizzata di tipo mafioso. Pertanto, credo che la diffusione capillare delle informazioni storiche al riguardo, aiuti a creare una presa di coscienza collettiva che indubbiamente aiuta a contrastare questo fenomeno criminale.  Come disse il Giudice Falcone Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini, e nel nostro caso corrono. “ Alice Mangione

“Abbiamo deciso di partecipare alla corsa per rispetto, riconoscenza ed ammirazione nei confronti delle undici vittime che hanno dato la loro vita per rendere migliore il posto in cui viviamo. 

Lo sport non può e non deve limitarsi a raccogliere medaglie e risultati…il suo potere è immenso. I giovani ammirano i risulti degli sportivi ed è per questo che crediamo sia giusto mettere a disposizione il nostro talento e la nostra immagine per provare a non far dimenticare cose che sicuramente vanno oltre i risultati delle nostre attività. 

Se la nostra presenza a questa corsa può spostare l’interesse anche di un solo giovane su quello che è accaduto nelle stagi di Capaci e di via d’Amelio saremmo orgogliosi. È troppo importante che rimanga vivo il ricordo di queste persone che hanno messo da parte tutto per una causa comune…correre è la nostra passione e professione quindi non potevamo non partecipare a questo evento che abbina sport e cultura in maniera così importante. A noi lo sport ha dato una grossa opportunità nella vita e ci piace pensare che proprio grazie allo sport possiamo fare qualcosa di positivo per non dimenticare grandi persone”. Ala e Osama Zoghlami

DA COMUNICATO STAMPA

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