Pista, strada & trail

Mattia a casa: “Bello respirare di nuovo”

Il podista (paziente 1), grande sportivo, appartenente al gruppo sportivo dei runner Codognesi, è tornato a casa

In quella che l’assessore lombardo Giulio Gallera ha definito “la prima giornata positiva di un mese terribile”, Mattia, il 38enne grande sportivo e podista. da cui tutto era iniziato lascia il Policlinico di Pavia e racconta come, a un certo punto dello strenuo duello col virus, “ho ricominciato a fare la cosa più bella: respirare”. “È difficile dopo questa esperienza fare un racconto – le prime parole del ‘paziente uno’ trasmesse in una diretta Facebook della Regione Lombardia -. Ricordo il ricovero nell’ospedale di Codogno dove mi hanno curato, poi mi hanno detto che per 18 giorni sono stato in terapia intensiva. Quindi sono stato trasferito nel reparto malattie infettive, dove ho avuto di nuovo contatto con il mondo reale e ho ricominciato a fare la cosa più semplice e bella: respirare”. Speranza e monito: “Da questa malattia si può guarire, ma bisogna stare a casa perché la prevenzione è fondamentale; bisogna stare lontani anche dagli amici. Sono stato fortunato: sono stato curato, ora potrebbe non essere più possibile”.

Mattia, il ‘Paziente 1’ dell’epidemia di coronavirus, sta bene e potrà tornare a condurre una vita normale. Lo ha spiegato il professor Raffaele Bruno, direttore delle Malattie Infettive del San Matteo di Pavia, reparto dal quale il 38enne di Codogno (Lodi) è stato dimesso oggi.

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