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Una pista che si chiama desiderio
Eppur si muove! Poco, molto poco, ma qualcosa sembra che stia cambiando…a Gela è stato realizzato un pistino di 60 metri, al momento solo tre corsie, ma basta per dire che qualcosa si è mosso per l’atletica leggera in Sicilia. Un sussulto d’orgoglio, un barlume di dignità per coloro che giorno dopo giorno si sacrificano, sudano, corrono in nome e per conto di una terra che trasforma in “straordinario” quello che dovrebbe essere “ordinario”. In una Sicilia dove i numeri raccontano dell’esistenza di circa 60 impianti per l’atletica, molti fatiscenti, troppi mal gestiti, pochissimi utilizzabili, il pistino di Gela sembra quasi un miraggio, con i giovani atleti del comprensorio, ai quali non sembra vero di dover “passare” dall’asfalto, ad una vera pista da toccare con mano…in questo caso da “calcare” con i piedi. A volere fortemente il pistino è stato Massimo Bianca, tecnico della Young Runner Gela, la squadra dei miracoli così come è stata ribattezzata grazie ai risultati raggiunti anche in campo nazionale dai suoi atleti. Tre corsie per ripartire, con gli amministratori comunali di Gela (un plauso in particolare all’assessore ai Lavori Pubblici Casano e al geometra Scuvera) che sembra abbiano capito che l’atletica siciliana deve partire dalle sue eccellenze, pronte a fare da volano per l’intero movimento. E così in un’estate che estate neanche sembra Gela ci riconsegna un po’ di quella speranza che avevamo perso. Una “pista che si chiama desiderio”, desiderio di correre, saltare, vincere, forse anche perdere, ma con la certezze di potere lottare sempre ad armi pari e con la dignità di chi questo sport lo ama e lo vive.
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