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La fiamma Olimpica di Tokyo 2020 è arrivata in Giappone

L'arrivo, dalla Grecia in Giappone, del simbolo per antonomasia dei giochi olimpici. Con i dubbi che anche questa manifestazione possa essere cancellata o rimandata a data da destinarsi

La fiamma olimpica è arrivata in Giappone in vista delle Olimpiadi della prossima estate mentre aumentano i dubbi e le inquietudini per il coronavirus. Il ministro delle Finanze giapponese Aso ha, infatti, già definito quelle di Tokyo come “Olimpiadi maledette”.

Quella di giovedì è stata una giornata stupenda in Grecia. Cielo azzurro, temperatura quasi estiva, ha fatto da cornice ad un rito solenne, quello del passaggio del fuoco di Olimpia dalla sua terra natale, al comitato organizzatore delle prossime Olimpiadi, in quest’occasione quelle di Tokyo 2020.

In uno stadio Panathinaiko di Atene, deserto, senza pubblico causa la pandemia di Covid-19, si è svolta la cerimonia di consegna della fiamma olimpica. A ricevere in consegna la fiaccola è stata l’ex nuotatrice giapponese, Naoko Imoto scelta all’ultimo momento a seguito dell’assenza in blocco della delegazione giapponese rimasta a casa a seguito dell’emergenza sanitaria.

La nuotatrice, 43 anni, vive e lavora in Grecia per conto dell’Unicef. Indossando una giacca rossa, colore nazionale del Giappone, Imoto ha ricevuto la fiamma dal Comitato Olimpico Ellenico, Spyros Capralos. Il numero uno dello sport greco ha detto, “ci dispiace profondamente che i nostri amici giapponesi non siano qui con noi ma purtroppo il virus Covid-19 ci ha fatto prendere decisioni difficili per proteggere i cittadini”.

All’interno dello stadio, quello delle prime Olimpiadi dell’era moderna del 1896 e quello che nell’agosto 2004 consacrò il maratoneta italiano Stefano Baldini ‘Dio di maratona’, sono stati trasmessi i videomessaggi del presidente di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, e quelli dei triplici campioni olimpici Tadahiro Nomura (judo) e Saori Yoshida (lotta).

Mori ha ribadito quanto affermato pochi giorni fa dal Comitato Olimpico Internazionale che “in questa fase non e’ necessario un intervento drastico come la cancellazione o il rinvio dei Giochi”. Tra i presenti anche la ginnasta Eleftherios Petrounias, campionessa olimpica, e Katerina Stefanidi, campionessa del salto con l’asta. 

Al termine della cerimonia la fiamma olimpica è stata collocata in una lampada da minatore per il trasporto a bordo del Boeing 787 Dreamliner della Jal (linee aeree giapponesi) ribattezzato ‘Tokyo 2020 Go’. Poi l’arrivo in Giappone con i dubbi che anche questa manifestazione possa essere cancellata o rimandata a data da destinarsi.

Fonte AGI

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