Storie di runner: Angelo Cassarino passione a tutta corsa…

La passione per la corsa ha travolto l’atleta ragusano, Angelo Cassarino, in età adulta e da allora non lo ha mai abbandonato.

Classe 1971, Angelo Cassarino ha iniziato a correre nel 2013 insieme agli amici “currituri ri paisi” con i quali si incontrava alla domenica mattina nello stesso posto e alla stessa ora e cioè in piazza San Giovanni a Ragusa alle 7:45. E oggi, dopo 5 anni, gareggia con i simboli della cattedrale e del suo orologio che segna le 7:45 stampati nel logo della sua nuova squadra, la Ultrarunning Ragusa, di cui è socio fondatore.

Angelo Cassarino non è solo un amatore della corsa, ma è, soprattutto, un maratoneta anzi un  ultramaratoneta. La sua predilezione per i percorsi lunghi è emersa sin dalle sue prime esperienze podistiche.

Nel 2014 corre la sua prima maratona a Ragusa. Ed è proprio in quella occasione che accade qualcosa che cambia l’approccio del nostro atleta alla corsa. Infatti, nel percorrere le strade e i vicoli della città dove è cresciuto e che conosce bene, Cassarino si rende conto che il viaggio che sta compiendo è un viaggio dentro se stesso ossia dentro quei luoghi reconditi della mente e dell’animo che la maratona ti induce a visitare.

L’emozione che quell’esperienza gli ha trasmesso ha reso ancora più consapevole la scelta di dedicare il suo tempo e i suoi allenamenti alla preparazione delle ultramaratone. Infatti, nello stesso anno, Angelo partecipa alla sua prima 100 km, la più bella d’Italia, una delle più partecipate del mondo, ossia la 100 km del Passatore che ha consacrato definitivamente l’amore per questo tipo di corsa che è lenta e faticosa, che – come precisa Angelo- richiede una infinita dedizione, tanta pazienza e un enorme spirito di sacrificio sia durante gli allenamenti, anche notturni per conciliare gli impegni di famiglia e di lavoro, che in gara. Ad oggi, sono tre le medaglie della 100 km del Passatore conquistate da Cassarino.

Ma le esperienze podistiche che più hanno lasciato il segno nel percorso non solo di atleta ma anche di uomo sono  – secondo quanto racconta Cassarino – quelle che vedono come scenario il vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna. Dopo tre partecipazioni alla Super Maratona dell’Etna nota come  0-3000, perchè si parte da Fiumefreddo a quota zero sul livello del mare e si arriva al traguardo a  3.000 metri di altezza attraverso un percorso interamente in salita lungo 43 km,  e altrettanto tre presenze alla Etna Extreme o 100 km di Bronte,  Angelo non ha dubbi nell’affermare che il fascino di quelle competizioni è unico ed ineguagliabile.

Entrambe le gare, infatti,  riescono – secondo  Cassarino – a porre l’atleta davanti ai propri limiti dato che al cospetto della Montagna  anche il podista più spavaldo viene sopraffatto dalla sua maestosità e dal timore di non riuscire a raggiungere  il traguardo. “Ma quando riesci a varcare la linea dell’arrivo – spiega Angelo – la  soddisfazione che si prova è talmente profonda e immensa da non poter essere  paragonata a quella di nessuna altra gara. Per un  breve dolcissimo fugace momento,   il vulcano ti regala la sensazione di essere più potente di lui e di averlo dominato”.

 Ed è proprio questa sensazione che spinge questo atleta ibleo a presentarsi anno dopo anno all’appuntamento con la 0-3000 e con la 100 km di Bronte, a prescindere dal risultato cronometrico della sua prestazione.

 Qualunque sia, infatti, il tempo di gara impiegato o la posizione occupata in classifica, Angelo Cassarino vive il suo essere un ultramaratoneta ( ad oggi 26 gare, tra maratone e ultramaratone) con grande umiltà, con dedizione, con ammirevole spirito di sacrificio e forza d’animo e col sorriso che accompagna ogni sua esperienza.

Anche questo è correre.