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Tokyo: storica finale per Ala Zoghlami nei 3000 siepi

Accesso al round decisivo anche per il siepista Abdelwahed. Sfortunato il gemello Osama, fuori dalla finale per un soffio

Gran bella mattinata per i colori azzurri nel primo giorno di gare ai Giochi Olimpici di Tokyo. Gianmarco Tamberi centra la qualificazione alla finale dell’alto di domenica con la misura di 2,28 (superata al secondo tentativo), e lo imitano anche i siepisti Ahmed Abdelwahed (8:12.71) e Ala Zoghlami (8:14:06), ammessi alla gara per le medaglie in programma lunedì (sfortunato l’altro siepista in gara, il gemello di Ala, Osama Zoghlami, escluso in volata nell’ultima batteria, 8:19.51 al termine di una prova tattica). 

3000 siepi uomini – batterie – Due azzurri nella finale olimpica dei 3000 siepi, a rinverdire fasti nella specialità che mancavano da troppo tempo. Ce la fanno Ahmed Abdelwahed (con qualificazione diretta, terzo nella seconda

Tokyo 30/07/2021 Olimpiadi Estive Tokyo2020, Olympics Game Tokyo2020- Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

batteria) e Ala Zoghlami , capace dell’ottavo tempo complessivo tra tutti i 41 arrivati. Finisce fuori, per una manicata di centesimi, Osam Zoghlami, sconfintto nello sprint per il terzo e ultimo biglietto d’accesso alla finale dal francese Philut, quando ormai si era a un passo dal clamoroso en-plein. Si comincia molto bene, con Ala Zoghlami che firma il primato personale correndo in un eccellente 8:14.06, la cifra della settima prestazione italiana di sempre, con un progresso di oltre tre secondi rispetto all’8:17.65 realizzato quest’anno. Il palermitano è bravissimo nell’interpretazione tattica della gara, e alla fine è quarto, appena fuori dalla zona di promozione diretta (l’etiope Girma taglia per primo il traguardo in 8:09.83), ma con delle chances di essere ripescato tra i sei migliori tempi del round. Subito dopo è la volta di Ahmed Abdelwahed, probabilmente il più accreditato dei tre azzurri, che non sbaglia il colpo e centra la qualificazione diretta piazzandosi al terzo posto in 8:12.71 (non lontano dal personale di 8:12.04 realizzato quest’anno al Golden Gala di Firenze). Il romano usa al meglio le sue armi, ovvero il potente finale, per risalire la corrente e chiudere dietro il keniano Kibiwot (8:12.25) e l’etiope Wale (8:12.55). Quando tutto sembra portare alla clamorosa tripletta azzurra, arriva la beffa, sotto forma di un brillante finale da parte del francese Philut, che soffia a Osama Zoghlami, il gemello di Ala, il terzo posto utile per la qualificazione; l’andatura lenta non consente al siciliano, annunciato in grandi condizioni, di sperare nel ripescaggio. Il suo 8:19.51, infatti, non basta (vittoria al marocchino El Bakkali, 8:19.00, con sei atleti in 80 centesimi). Appuntamento con la finale fissato per lunedì, alle 21:15 italiane (le 14:15 locali). Dettaglio statistico: l’ultimo italiano ad accedere ad una finale olimpica è stato Yuri Floriani, a Londra 2012; per arrivare all’ultima volta con due azzurri, bisogna andare indietro fino ad Atlanta 1996, quando Alessandro Lambruschini centrò il bronzo, e Angelo Carosi fu nono.

Fonte Fidal

Foto Fidal

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