Pista, strada & trail

Cinzia Sonsogno: riflessioni nero su bianco…

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta a firma Cinzia Sonsogno volto notissimo nel panorama podistico regionale e non solo. Riflessioni al tempo del Coronavirus...

Riceviamo e pubblichiamo con piacere, questa lettera aperta a firma Cinzia Sonsogno volto notissimo nel panorama podistico regionale e non solo. Riflessioni al tempo del Coronavirus…buona lettura.

” Ho vissuto i giorni della corsa senza corsa.  In un recente passato li ho vissuti i giorni tristi senza la corsa, giorni trascorsi con la voglia di non far nulla, e il nulla annienta. Giorni e poi  giorni e il sorriso si spegne. Giorni e poi altri giorni non provare nulla, e il nulla annienta. Allaccio le scarpe da corsa, 500 metri e tutte le mie carni gridano di tornare a casa ; mentre le gambe si trascinano pesanti, i pensieri corrono veloci riportandomi alla memoria … paesaggi mozzafiato, la conoscenza di tanti atleti, alcuni di loro oggi amici veri.

La fatica cercata e sopportata, che mi ha portato su per viottoli impervi di alte montagne e poi giù  per strapiombi vertiginosi, sul margine di crateri, ricordo la fatica che mi colma ma mai mi abbatte. 4,5,6 chilometri appena , lacrime copiose,  ingoio l’amarezza del momento. Guardo fuori da me per trovare dentro di me,  dov’è finita l’energia che mi ha permesso di farne di ogni. Quanta impotenza, una doccia e via a indossare i panni della quotidianità e intanto morire dentro! Non subito ho capito cosa mi stesse accadendo, avevo la certezza non si trattasse di un calo fisiologo,ne conosco i sintomi. Non si trattava di over training , né di calo di forza muscolare , né tantomeno accusavo dolenzia ,ero una Ferrari “testa rossa” alla quale hanno fatto il pieno di benzina depotenziata.

L’ENERGIA che alimenta la forza, l’entusiasmo, l’empatia, il tasto bloccato su Off e così per mesi, per più di 2 anni ! Un male oscuro si nutre dell’energia la depressione ne ho subito ne ho riconosciuto i sintomi, era lì annidato tra le pieghe della mia vita e tentava di fare inchiodarmi al nulla. Nella corsa per quanto in quei momenti, rappresentasse una immane fatica vedevo l’unica ancora di salvezza, il tecnico specializzato che potesse riportare quel tasto inchiodato in OFF su ON a rimettere quell’energia che è Vita. Cosa ha generato questo stato ? Mi sono data una risposta che è strettamente legata a un periodo fisiologo e di passaggio che tutte le donne attraversano, si chiama menopausa, per me chiaramente è stato facile l’assonanza ” menopausa più corsa” mi sono ripetuta come un Karma. Menopausa un periodo variabile tra i 2/3 anni, due fasi pre/post,  una bomba che detona dei danni nessuna è indenne ! Un periodo che mi sono lasciata alle spalle, un periodo in cui ho lavorato molto su me stessa, ho fatto pulizia di “cose vane”, ho fatto una scrematura nelle priorità,  tra le tante amicizie ho capito quali sono le persone che voglio e posso chiamare amici e  quali  conoscenti.

Come se ne esce? Il tempo mette a posto alcuni sintomi allevia sicuramente le caldane. Io vi dico cosa ho fatto io , per ritornare a sorridere alla vita! Ci sono stati giorni in cui vagavo sul web per cercare antidepressivi, ero lì per premere il tasto ordina, mi alzavo dalla sedia e andavo a correre. La corsa  affina anche la voglia di conoscenza dell’io interiore dell’io corpo , ho letto tanto ho ricercato del come  interazioni fisiologiche e psichiche sono strettamente legate  all’alimentazione , quali valori empatici in calo “fisiologico ” dovuto alla menopausa, possono generare taluni sintomi.

Mi sono profondamente analizzata, oggi ho trovato le risposte valide per me, come ho trovato la giusta integrazione, quel tasto senza accorgermene è tornato su ON a fare scorrere quel fiume di energia che mi fa sentire nuovamente VIVA. E sono qui ai giorni da Coronavirus, corsa si corsa no. Non sto qui a dire cosa è utile fare o non fare, c’è già pieno il web e le pagine di Facebook dalle quali sta emergendo il meglio e il peggio di noi : ci ritroviamo ad essere tuttologi , virologi, scienziati, giuristi , politologi. Solo qualche riflessione. Posso chiedere si , al fumatore di smettere di fumare? Non lo potrà fare, ora e subito! Il repentino calo di nicotina nel sangue genererebbe sintomi simili a una crisi di astinenza da droghe più o meno leggere. Dandogli tempo e se realmente sarà una sua scelta ci riuscirà,non sarà necessario rammentargli i danni del fumo, lui li conosce! Possiamo chiedere a una persona obesa di smettere di mangiare grandi quantità di cibo. Non lo potrà fare da subito ora e adesso, il suo stomaco è così dilatato da chiedere sempre quantità di cibo,la glicemia nel sangue lo porterà sempre con il naso a frugare nel frigo , nella dispensa alla ricerca di cibo. Forse dandogli tempo e se lo vorrà riuscirà a diminuire le quantità, riuscirà a muoversi meglio apprezzare i cambiamenti positivi di un corpo più leggero.

Possiamo chiedere a un podista di rinunciare alla corsa, subito ora adesso! Sì lui lo potrà fare! Quel podista non ha mai fumato e tantomeno inizierà adesso! Non ha mai ecceduto nelle porzioni di cibo, non comincerà sicuramente adesso,anzi diminuirà le porzioni, per timore che meno dispendi calorico comporterà un aumento del peso questo lui lo sa bene. Quel podista pur di stare in movimento, salirà più volte le scale del suo condominio, farà skip corsa sul posto,
Quel podista farà la gincana in casa nel corridoio tra le sedie,tavolo e balcone i più fortunati hanno il loro tapis roulant modello più o meno all’ultima moda, ma a tutti una cosa mancherà , mancherà l’aria  non aria da respirare ma aria che mi fa sentire viva . Aria che sfiora le guance umide , aria è respiro talvolta lieve talvolta affannoso, aria è il cadenzare dei passi sull’asfalto insomma aria di vita.

Per quanto scritto di quanto più di personale ed intimo di me, non abbiate a dirmi ” Non andare a correre” “Potresti evitare di correre” “Sii da esempio altri potrebbero seguirti” “Non andare a correre capisco quanto ti costa”! Ecco capire quanto mi costa non non lo puoi capire! Se non hai il mio vissuto. All’università della vita capirai che una frase da non dire  mai è “ti capisco” si possono capire ansie paure dolore dell’altro, solo se le abbiamo vissute sulla nostra pelle,e se abbiamo vissuto con la stessa intensità la Vita. Diversamente no, non puoi capire, forse puoi solo lontanamente immaginare, cosa significhi, chiedere a chi come me ama la CORSA che non è solo CORRERE  , sottile è la differenza per me la corsa non è solo “azione motoria” questa è la parte  alla quale do meno importanza per me la corsa è aria è Vita.”

Cinzia Sonsogno

Foto Archivio siciliarunning

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