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Nasce Sport di classe: in tutte le scuole primarie da novembre
“Sport di classe”, la nuova declinazione dell’educazione fisica all’interno delle scuole. La svolta è stata presentata questa mattina, all’Istituto Comprensivo “Daniele Manin” di Roma, dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Graziano Delrio, e del Presidente del CIP, Luca Pancalli.
Il Progetto prevede il passaggio da un’ottica di sperimentazione riservata ad un numero ristretto di classi al coinvolgimento di tutte le scuole primarie per l’intero anno scolastico 2014/2015: due ore di educazione fisica settimanali per le classi terza, quarta e quinta, a partire da novembre, grazie all’integrazione delle competenze del MIUR e del CONI all’insegna di una gestione condivisa. Dal 2015 l’offerta sarà ulteriormente arricchita, con la possibilità di estensione alle classi prima e seconda, anche attraverso l’eventuale utilizzo di fondi europei.
L’altra grande novità è rappresentata dall’introduzione del Tutor sportivo all’interno del centro scolastico, figura che svolgerà un ruolo di supporto a tutte le istituzioni scolastiche, svolgendo un ruolo formativo per l’insegnante titolare della classe che gestirà le due ore di educazione fisica. Attenzione particolare sarà riservata agli studenti con disabilità, grazie al contributo del CIP, presente con i suoi rappresentanti in tutti gli organismi di gestione delle attività. Il fattore di continuità con il piano “La buona scuola” è rappresentato dalla formazione di tutti i docenti coinvolti a cura di MIUR, CONI e CIP.
Nell’ambito di “Sport di Classe”, cambia anche la filosofia dei giochi sportivi: si faranno anche alla primaria ma con spirito innovativo. E’ stata varata anche l’introduzione dei Giochi Invernali, tra gennaio e febbraio, e dei Giochi di fine anno, che si svolgeranno in orario scolastico e avranno l’obiettivo prioritario di promuovere il valore educativo e sociale dell’attività sportiva. Sono previsti organismi provinciali e regionali di coordinamento, in raccordo con le strutture CONI, MIUR e Centri Sportivi scolastici, per l’organizzazione delle attività e iniziative in ciascun istituto.
Il Presidente del CONI, Malagò, ringraziando tutti i rappresentanti del mondo sportivo presenti all’evento, ha sottolineato l’importanza del progetto. “Questa è la madre di tutte le battaglie, l’avevo detto anche durante la mia campagna elettorale a chi mi diceva che da questa partita il CONI doveva rimanere fuori. Ho insistito molto e oggi ringrazio il Ministro Giannini e il Governo, rappresentato dal Sottosegretario Delrio, per averci permesso di concretizzare questa svolta. Questa nuova governance ci responsabilizza, c’è una sinergia con lo Stato che ha capito che non si poteva andare avanti così e getta un ponte con le linee programmatiche del prossimo anno del percorso tracciato da Renzi e Giannini. E’ un momento epocale, noi mettiamo le nostre risorse a disposizione. Infine noi siamo per il coinvolgimento dei privati per chiudere il cerchio”.
Il Ministro del MIUR, Stefania Giannini, ha espresso la soddisfazione del Governo. “Credo che lo sport, come lo studio, sia una delle cose più affascinanti e appassionanti che si possano fare nella vita. Lo sport è per tutti, ma ci vogliono anche insegnanti di educazione fisica che da subito insegnino questi sport. La cosa che avremmo voluto fare concretamente è di mettere insieme le forze che si occupano di sport, il Ministero che mi onoro di dirigere e il CONI, in quanto fondamentale figura di coordinamento. La buona scuola parte dal collegamento diretto con il CONI e il CIP, oltre a una presidenza del Consiglio che ha fatto subito della scuola la bandiera di questo governo”.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha ringraziato il CONI e il MIUR. “Educare vuol dire tirare fuori il meglio di sè e lo sport ha questa funzione. Per noi lo sport fa parte del grande progetto educativo della scuola perché si gioca per migliorarsi e vincere, devi lavorare con i compagni, devi saper accettare le sconfitte, lo sport è una scuola di vita e uno straordinario strumento di cultura comunitaria”.
Fonte: CONI
Foto: Mezzelani