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A Francesco Bennici e Tatiana Betta la 4a edizione della Mezza Maratona di Enna

Francesco Bennici (Universitas Palermo) e Tatiana Betta (Podistica Messina) sono i vincitori della 4° edizione della Mazza Maratona Città di Enna che si è disputata stamani all’interno dell’ Autodromo di Pergusa, che è tornato ad “ospitare” una corsa podistica dopo sei anni di attesa. Bennici (olimpionico a Barcellona) ha tagliato il traguardo insieme a Alessandro Gulizia (Atletica Caltagirone) risultando poi vincitore solo al photofinish.

partenza

Non una volata, ma un arrivo in “combinata” in perfetto stile “amatoriale”. 1h11’37 il tempo per i primi due classificati. Terza piazza  per Massimo Lisitano della Podistica Messina in 1h12’58. Quarto Vito Massimo Catania (Amatori Regalbuto) quinto Abdelkrim Boumalik (Universitas Palermo). Ed è stato proprio questo quintetto a fare la gara, prima dell’allungo di Bennici e Gulizia giunto a poco più di un giro dalla fine. Senza storia la gara al femminile con Tatiana Betta che ha fatto il vuoto chiudendo in 1h21’23.

podisti dall'alto

Al secondo posto con quasi sei minuti di distacco Giusy Chiolo (Atletica Mazzarino), terza un’altra atleta della Podistica Messina Katia Giano’ (che ha così “imitato” nella posizione di arrivo il marito Lisitano). Lo spettacolo non è arrivato solo dagli atleti più forti ma anche dall’esercito di podisti che ha colorato l’intero percorso dell’autodromo, tanti quasi 1000 che hanno sfidato non solo i propri limiti ma anche le temperature rigide di stamattina.

atleti in handbike

A fare da corollario alla gara, la “sfida a due” degli atleti in handbike, sfida in famiglia (perché entrambi sono tesserati per l’ASD vento In faccia) vinta da Salvo campanella che ha battuto Luigi Palì. Suggestiva infime la premiazione avvenuta sullo stesso palchetto che di solito ospita i piloti dei bolidi a quattro ruote. La manifestazione di oggi, ben organizzata dall’Atletica Enna era valida come prima prova del 13° Grand Prix Fidal di maratonine Senior Master. Prossimo appuntamento con il circuito regionale, domenica prossima,  (16 febbraio) a Piazza Armerina per i campionati regionali individuali e per società di cross. CLICCA QUI PER LE FOTO


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14 thoughts on “A Francesco Bennici e Tatiana Betta la 4a edizione della Mezza Maratona di Enna”

  1. Noi amatori facciamo di tutto per far si che tutto sia una gionata di festa, ma gi organizzatori (in questo caso) hanno pensato soo al busnes.
    Il servizio ristoro e meno mele che la giornata era fresca, ad un certo punto è sparito, non voglio entrare nel merito del MISERABILE pacco gara, per il ritiro dei pattorali era da un bel po di tempo che non vedevo queste file, la premiazione…….

  2. Bella la gara! prima volta per me che correvo dentro l’autodromo ed ero convinto che la monotonia del percorso sarebbe stata “pesante” da digerire e invece mi son ricreduto! se pur il giro di pista si ripeteva per 4 volte, non c’è stata in realtà alcuna monotonia, grazie anche al grandissimo numero di canotte di mille colori per cui si correva sempre con tantissimi podisti attorno! Organizzazione nella media! ormai ho imparato a non criticare più di tanto, a focalizzare il mio “piacere” e il mio “divertimento” e la mia “attenzione” alla sola gara in se stessa e alla festa che ogni volta si vive con tutti gli amici che si incontrano! non bado più se un pacco gara è ricco o no, se il ristoro post gara è adeguato etc! del resto, vi prego di credermi, ho partecipato l’anno scorso alla maratona di Francoforte e, ovviamente 10 e lode per tutta la enorme macchina organizzativa di quella manifestazione tedesca però….vi giuro che il pacco gara era assolutamente inesistente! consisteva solo nel proprio pettorale e chip e una marea infinita di volantini pubblicitari e null’altro! ne acqua, ne succo di frutta, ne nulla di nulla! la maglia tecnica della maratona l’ho avuta ma l’ho pagata a parte, ben 35 euro oltre i 90 euro dell’iscrizione gara! per cui….raga, parliamoci chiaro: dobbiamo esser superfelici se nelle nostre gare siciliane ogni tanto troviamo un pacco gara “ricco” e dobbiamo anche saper accettare, al contrario, con minor critiche se spesso i pacchi gara sono “poveri”! scusate…ma 9 euro di Pergusa contro i 90 euro di Francoforte…..quanto meno una bottiglietta d’acqua, due arance e un brick di succo di pera ieri lo abbiamo trovato! sorriso per tutti! ciao
    P.s: Piuttosto finalmente le maratonine in Sicilia le abbiamo tutte con i percorsi ufficiali e omologati dalla FIDAL! EVVIVA!

  3. Bella gara sicuramente per i primi arrivati!!!…Per noi i cosiddetti “TAPASCIONI” che corriamo con il solo obiettivo di arrivare, di godere dello sport come semplice divertimento, invece sempre la solita storia, una volta manca l’acqua, una volta i bicchieri, ci dicono di bere dalle mani!!. Ma se il numero dei partecipanti è già noto il venerdì e in questo caso vi erano BEN 1000 partecipanti non credo sia così difficile organizzare i bicchieri e l’acqua per tutti!!! NON CREDETE…considerando che anche io, come il primo arrivato ho pagato 9€.

  4. ho qualche dubbio sulla lunghezza complessiva della gara, il mio satellitare da polso ha registrato 270 metri in più, come quello di tanti altri atleti. Ma il dubbio non viene tanto da questo dato, quanto dall’analisi delle medie sui tempi parziali che si possono vedere sul sito mysdam: è strano che quasi tutti gli atleti nel primo parziale di km 6,250 abbiano una media di 6/7 secondi/km più alta rispetto ai successivi tre parziali. 6/7 secondi al km sono tanti e moltiplicati per 6,250 km sono circa 45/50 secondi che corrispondono a circa 250 metri (i metri in più registrati dal satellitare e che da questa anali risultano essere nei primi 6,250 km)

  5. Cari atleti,
    anzitutto VI ringrazio a nome mio, della Atletica Enna e della città di Enna, per averci onorati della vostra presenza con tale massiccia partecipazione. Accolgo positivamente i complimenti, e altrettanto positivamente, le critiche perché le vivo in maniera costruttiva e ne farò, ovviamente, tesoro per le prossime edizioni, se mi venisse concesso di riorganizzarne. Premesso che io non sono mai andata a far polemica in casa d’altri….trovo superfluo e sterile, in questa sede, tirare fuori dissertazioni sulla generosità o meno del pacco gara e altrettanto superfluo replicare e rispolverare il trattamento che riceviamo in manifestazioni di pari livello…e, ancora meno, in quelle di più ampio respiro (grazie Gerlando Lo Cicero per ciò che hai scritto in “mia difesa”…l’omologazione percorso non è esattamente un valore aggiunto ma un fiore all’occhiello e come tale ha avuto un suo costo e, direi, che non è un VALORE secondario al pacco gara). Forse, in effetti, avrei potuto aggiungere al pacco un1 kg di pasta , con data di scadenza 12 febbraio 2014….o un altro snack , magari scaduto, o avrei potuto consegnare le medaglie (artigianali e non fatte su un prototipo seriale) solo a chi ha concluso la gara e negarla a chi si è infortunato ed è stato costretto a uscire…avrei potuto insultare gli scout, come ha fatto qualche simpatico partecipante, che si sono offerti volontariamente a distribuire acqua ai ristori e hanno la sola colpa di non essere stati pronti ad andare a ricostituire le scorte di bicchieri (un esubero di 800 bicchieri e di 150 medaglie….queste “magicamente” sparite dal deposito insieme alle confezioni dei sali minerali destinati a tutti VOI); avrei potuto impegnarmi personalmente alla risoluzione di questi inconvenienti, e di altri, se il “master medio”, in generale, avesse la correttezza di NON infrangere le regole e se non fossi stata impegnata a controllare intrusi in bici piuttosto che senza pettorale, intervenuti vari che mettono a rischio il sano svolgimento della gara lungo il percorso ( gente, questa, che calpesta il lavoro degli organizzatori, i diritti, l’incolumità e la sicurezza di chi gareggia nel pieno rispetto delle norme federali e delle quote di iscrizione, tesseramenti inclusi)..avrei potuto evitare di distribuire tè caldo e sali minerali agli arrivati ,stremati dal freddo e dalla fatica (come è successo nell’ed. 2012 della Mezza Maratona di *******, dove, con 3°C di temperatura, seguiti all’ abbondante nevicata notturna a bassa quota, no è stato distribuita una bevanda calda ne ai primi ne tantomeno agli ultimi e, in più, il mio terzo posto è stato premiato con una bottiglia di vino del valore commerciale di €1,10..a fronte di una quota di iscrizione di € 20,00..neanche fosse stata Roma Ostia); avrei potuto distribuire le 50 torte, biscotti e pan di spagna che sono rimaste in giacenza perché si sono venute a mancare 5 unità umane delegate al ristoro post gara; avrei potuto consegnare premi del valore commerciale di 10 € piuttosto che pingue ceste contenenti, per tutti i classificati, quasi 1kg di paste di mandorla artigianali (e non industriali) e tanti altri prodotti; avrei potuto chiudere le iscrizioni a n.600 e così LA FILA AL RITIRO PETTORALI ve la avrei evitata ( ah: per questo ringraziate anche alcune “anime pie” di vostri colleghi, atleti e presidenti che, sempre “nel pieno rispetto delle regole”, si intrattenuti oltremodo facendo richieste e contestazioni il giorno della gara e, soprattutto, durante la consegna pettorali, insultando persone che impegnate a lavorare, in casa propria ); avrei potuto non fare e fare tante altre cose! Cari amici e cari atleti : scusandomi, a mia umile discolpa posso dire che trattasi di inconvenienti fisiologici, di dispersione di risorse umane e, di certo, anche di mancanza di prontezza a gestire un evento di così sorprendenti proporzioni…tuttavia, invito tutti a riflettere e comprendere l’entità e la mole di lavoro, le energie fisiche ed economiche c necessarie alla realizzazione di un evento di questo genere e, soprattutto, ricordate che a noi organizzatori non interessa solo “far cassa” (come pensa qualcuno) ma anche la sicurezza e la soddisfazione di chi interviene e partecipa. Al di la delle critiche, sono fiera di come io e gli 11 compagni di squadra che mi hanno supportata (che hanno organizzato e preso parte alla gara), abbiamo affrontato tale evento, il coraggio di metterci in gioco e di rischiare il tutto per tutto con soli 100€ di fondo-cassa di partenza e all’attivo, esclusivamente, tanto tanto entusiasmo e voglia di fare attività, per noi e per i nostro territorio. Forse siamo l’esercito dei “francischielli” che affronta lo sbarco dei 1000?..non so.Posso semplicemente dire che, in ciò che è possibile, desidero rimediare agli errori e alle sviste di cui approfitto per scusarmi e, se ci fosse qualcuno che non ha ricevuto medaglia, pacco gara o altro, può contattarmi al numero che ha utilizzato prima della gara per ricevere le info e al quale ho sempre gentilmente risposto.
    Grazie ancora per avere onorato la nostra città e la nostra gara con la vostra partecipazione e colorata presenza.
    Annalisa Pitta

  6. Un bravo Annalisa ed a tutti i suoi collaboratori. La tua disamina è perfetta e non fa una grinza. Tutte queste sterili polemiche non portano a nulla. Ce ne fosse di gente che ha voglia di mettersi in gioco ed organizzare una manifestazione con 1000 partecipanti…………a parole è tutto semplice!!!!
    Pensiamo al fatto che se non ci fossero queste persone (pochissime in verità) ad avere il coraggio di organizzare questi eventi, pur sapendo di andare incontro alle “feroci” critiche, non ci sarebbero gare e tutto sarebbe più triste………….meditiamo su quello che diciamo……….ed ogni tanto un complimento agli organizzatori non farebbe male.

    BRAVI!!!……….continuate

  7. A Pergusa sono stato un atleta come tanti altri per cui ciò che sto per dire non è viziato da una visione di parte. A volte mi farebbe piacere se i ruoli si capovolgessero. Forse chi tende a criticare, anche su dati oggettivi, pensa di non doversi mai trovare tra gli organizzatori di un evento. Se/quando questo capiterà… si invertirebbero i ruoli. Da criticoni si passerebbe a offesi, incompresi, non apprezzati.
    Tendo a vedere la parte piena del bicchiere. E questo modo di vedere le cose… credo possa giovare a tutti quanti, atleti e organizzatori.
    Divertiamoci! Perché, anche se corriamo a 3’50″/km… siamo sempre amatori. E se amatore deriva dal verbo amare… impariamo ad amare lo sport e chi ci dà la possibilità di praticarlo.

  8. Cara organizzatrice Annalisa, vedi il bello di questi commenti e che possono essere tutti accettati e la tua disamina sulle cose che non sono andate bene ti fanno onore, ma se nella disamina ci si mette l’inoria sottotraccia e che a momenti chi stà criticando viene additato come lo stronzo di turno, allora non ci stò, perché, oltre a quelli che su questo forum si sono espressi, ti posso assicurare che i commenti di disapprovazione degli amatori sono stati decine e decine.
    Ho l’impressione che noi amatori siamo ormai diventati come i piccioni da spennare, non dobbiamo neanche parlare e dobbiamo solamente ringraziare chi organizza che ci permette di correre.
    La mia disamina:
    1 ci sono stati amatori che per correre hanno percorso e percorrono 300 km si alzano alle 4 di mattina e spendono di media altre 20 euro di carburante e stanno 10-12 ore fuori casa;
    2 pacco gara, ti prego non offendere quando ironicamente parli di aggiungere la pasta in scadenza o la barretta scaduta, era veramente scadente forse facendo i conti non più di 90 centesimi, forse ora capisco che se le gare di riposto e marsala sono state premiate dagli amatori ci sarà un perché, ricordo a riposto il buon pacco gara ed il pasta part finale ed a marsala il nutrito pacco gara con vino di qualità come donnafugata che da solo ci hanno restituito il versato ed il ricchissimo ristoro finale con la chicca del gelato.
    3 all’arrivo, mi sono visto sperduto, in tante altre gare siamo stai accolti dal sorriso di belle ragazze e baldi giovani che per prima cosa ti consegnano la meritata medaglia, (invece avuta ancora impacchettata e senza gioia anche se carina) bastava creare un corridoio.
    4 dici delle difficoltà organizzative e parli di esercito di Franceschiello, che sicuramente avete dato l’anima, ma dieci persone sono veramente misere, ed allora se invece di avere la fortuna di questo bel percorso, io mi sono divertito, fosse stato un percorso cittadino con trenta -quaranta incroci e le transenne ed il traffico cosa sarebbe successo? le associazioni di volontariato esistono anche per queste manifestazioni e potevano essere chiamate per il buon esito.
    5 poi la chicca finale della mancanza di bicchieri, certo se già si sapeva di venerdì che vi erano mille partecipanti e che si doveva passare 4 volte era chiaro che ci volevano almeno 4000 bicchieri al punto di ristoro di acqua, e quindi la giustificazione non regge perché chiaramente i bicchieri dovevano essere li cià alle 8.30, credo non faccia piacere a nessuno specialmente all’ultimo passaggio restare senza acqua come capitato a me,
    Non prendere questo scritto come un rimprovero ma solo come degli appunti di verità che si possono migliorare in futuro.

  9. Nella mia attività di scrittore mi sono ritrovato più volte a organizzare (o a collaborare con gli organizzatori) eventi legati alla letteratura e, vi assicuro, malgrado tutta l’attenzione e la buona volontà, c’è sempre stato qualcuno che – invece di gratificare gli organizzatori per le cose positive – ha concentrato la sua attenzione “sulle cose da poter migliorare”. Questa frase virgolettata è un modo diplomatico per non definire ciò che si scrive come una mera lamentela.
    Questo atteggiamento di “lagnanza continua” (che odio) si contrappone a ciò che potrebbe essere gratificante per chi “mette la propria faccia” affinché un evento riesca.

    Auguro “a coloro che dispensano consigli” di avere la possibilità di organizzare una competizione. E chiedo loro – sin da ora – di invitarmi sia a correre che a fornire loro, a fine gara, dei consigli finalizzati al miglioramento.

    In risposta al signor Filo, vorrei portarlo a conoscenza del fatto che è vero che “se le gare di riposto e marsala sono state premiate dagli amatori ci sarà un perché”. Il perché è questo: la percentuale di riduzione sui 21.097 metri previsti che “quasi assicura” il personal best.

    Per concludere, vi comunico che sarebbe molto più elegante dispensare i consigli “in forma privata” piuttosto che usare questa forma pubblica che non fa altro che lasciare un feedback negativo su un evento così bello come quello di domenica.

    P.S.
    Per non alimentare il fuoco già acceso, non seguirò più questo thread.
    Buona continuazione!

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