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Lettera aperta della ASD Palermo Running: noi non ci stiamo…

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta a firma del direttivo dell’ASD Palermo Running…nella lettera si mettono in evidenza alcune “crepe” organizzative della manifestazione Running Sicily, ma soprattutto si punta il dito contro un modus operandi, nell’organizzazzione e nello svolgimento di alcune manifestazioni, tutto panormita…gli amatori vanno tutelati, così come vanno seguite le regole, nella vita, così come nello sport …questo il senso della lettera…

“Palermo e i palermitani sono abituati così …”, una frase che sentiamo ripetere spesso, ma che non tutti siamo disposti ad accettare. Noi, Asd Palermo Running , presidente e tutto il direttivo, non lo accettiamo!  Domenica 16 ottobre è stata un’altra occasione sprecata per gli amatori palermitani che vivono solo di sport e dei valori che lo stesso dovrebbe avere. Una gara che ha avuto più di una pecca, già al ritiro dei pettorali con lentezza nella consegna degli stessi; il ritiro della maglia previsto da regolamento per 400 iscritti con gente che ha preso taglie non conformi alla propria; i ristori affidati a poca gente e mal effettuati, perché forse dovrebbero essere affidati a ragazzi che sanno bene cosa sono la corsa e la necessità di avere al volo l’acqua quando si corre, piano o forte che sia. E ancora, l’arrivo con chi deve affrontare il ristoro con sali e deve, non avendo acqua sul posto, acquistare una bottiglietta di propria iniziativa essendo l’acqua in abbondanza in posti diversi da dove dovrebbe essere. Fin qui quello che gli organizzatori devono, se vogliono dare credibilità a un evento, migliorare, e credo che Nando Sorbello questo desiderio ce l’abbia; ma ci vuole veramente impegno e affidarsi a tutte quelle persone che sono in grado di aiutarlo. Lo stesso per Totò Gebbia, con cui lo scorso anno ho perso felicemente una scommessa con la buonissima organizzazione della maratona di Palermo. Loro devono ricordare che tantissimi amatori che corrono solo in queste occasioni meritano,dal primo all’ultimo arrivato, lo stesso trattamento, perché pagano la quota per intero e non in riferimento al loro tempo di arrivo. E non si deve mai giocare con il cuore e la passione dei runners. Ma questo è solo un lato della medaglia di ieri. L’altra cosa per me veramente insopportabile è quella dei portoghesi, runners anche importanti, dirigenti e presidenti che corrono senza pettorale. Il sottoscritto per voler correre con un suo iscritto ha interamente pagato la quota senza neanche ricevere la maglia in quanto fuori i primi 400 iscritti. Solo in questa città succede che ci si appella al diritto di correre su un percorso gara senza pettorale. Non succede a Capo d’Orlando, Agrigento, Terrasini, Pergusa …… Messina, Ragusa. Non succede nelle gare da 10 km gran prix. Non deve succedere in una gara dichiarata internazionale o nazionale Fidal. Ci devono  essere giudici preposti che individuati i personaggi, che nel caso di domenica dalle foto sono ben evidenti, devono avere il coraggio prima di richiamarli allontanandoli e, quando è plateale il loro menefreghismo intervenire anche successivamente segnalando i loro comportamenti scorretti. Servono interventi severi, perché lo sport è fatto di regole,fino anche al non iscrivere più gli atleti o l’atleta che si permette di correre senza pettorale in altre gare che siano locali o di altre province. Ci vuole coraggio, lo dobbiamo ai nostri iscritti che pagano le quote delle gare e non sono “cog….” o meno furbi di altri. Lo dobbiamo al senso di civiltà che almeno nello sport possiamo vivere. Lo dobbiamo a quel senso di legalità tanto sbraitato da tutti e che noi per primi dobbiamo perseguire”.

Firmato Asd Palermo Running (Presidente Danilo Girgenti , Vice Presidente Pierluca Prestigiacomo , consigliere Benedetto Cangialosi).

Siciliarunning rimane a disposizione degli organizzatori, qualora gli stessi, volessero replicare…

Foto copertina internet

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4 thoughts on “Lettera aperta della ASD Palermo Running: noi non ci stiamo…”

  1. Scusate ma cosa succede se un runner corre All interno di un percorso gara ? E poi perché non bi preoccupate di quando in città la gente attraversa mentre c’è chi ancora sta correndo? Oppure manda i propri figli in giro con le bici a tagliare il percorso? Un corridore amatoriale che corre all’interno di una gara sa come comportarsi …x non dare impaccio. ..cosa che invece un passante non sa ..e per lo più infastidito….andate a dire qdt alla federazione

    1. Pietro hai mai corso ad una gara? Credo di no..o per lo meno non sai cosa significa gareggiare con centinaia di atleti. Comunque, percorso di gara vuol dire che possono correre solamente gli atleti che gareggiano e non l’amico, l’allenatore, il parente, ecc. perché se in una gara a volte di 300 – 400 partecipanti ognuno si porta una persona che corre con se per sostenerlo durante tutta la corsa non credo sia giusto e ti spiego perché…1. Può recare impiccio, danno e fastidio a un altro atleta 2. Non è assicurato in caso di infortunio e poi quello che ci va di mezzo è l’organizzatore dell’evento 3. Spirito sportivo, se vuoi competere con gli altri devi farlo con le tue forze e con la stessa sofferenza che provono gli altri durante una gara. Quindi non guardare cosa fanno gli altri..se attraversano il percorso o entrano in bici..cerca di essere corretto e onesto tu per primo! Lamentati quando non vengono rispettate le regole e, se puoi, fai anche tu la tua parte facendole rispettare. Un’ultima cosa riguardante questo articolo, vorrei semplicemente dire che dovrebbero esserci dei giudici di gara seri che devono controllare veramente tutto il percorso di gara e squalificare l’atleta, inoltre ogni atleta deve avere la possibilità online di valutare con un voto l’intero evento…dal ritiro pettorale al ristoro finale. In tal modo si possono premiare le gare fatte realmente bene ed allontanare dal calendario per almeno 2 anni quelle che non meritano nemmeno di essere chiamate come tali.

  2. Lo sempre detto .In una gara basterebbero dei ranners volontari con esperienza in ogni ristoro.E poi altri a vigilare tutto il percorso, ed intervenire in caso ci sono sempre i furbi che tagliano,quello senza pettorale ecc ecc.Poi per quanto riguarda la distribuzione del pacco gara ,Io non darei nulla .Solo pettorale e via.Ma la gara deve essere impeccabile in tutto .Non deve mancare nulla fino a l ultimo atleta .

  3. Cari Runners divertiamoci e non critichiamo sempre poi non capisco come mai non si commenta negativamente le gare di grand prix!!!!!!! Bohh
    Io ho corso è mi sono divertita ed ho trovato l’organizzazione impeccabile vi dico di più l’unica nota stonata il percorso più corto il mio tom tom ha segnato 10.400 km
    Evviva la corsa e l’atletica

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