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Il Memorial Inguanta incanta, piace, emoziona: vincono tutti i presenti
Non è facile scrivere di una manifestazione, quando la stessa ti coinvolge emotivamente, si rischia di cadere nel retorico e non sarebbe questa la maniera più giusta per raccontare di una giornata unica che ogni anno diventa sempre più bella e sempre più partecipata. Ma provarci è d’obbligo, le emozioni in fondo sono il sale della vita, belle da provare, stupende da condividere; per parlare del “Memorial Inguanta – Trofeo Rosamaria” che ieri ha spento le dieci candeline basta guardare gli occhi della gente, dei bambini che vi hanno preso parte, di Giuseppe (Lillo) e Franca genitori di Lillo e Rosamaria, gli angeli per i quali la manifestazione vive. Il resto, in una giornata di ricordo gioioso è stato scritto dagli atleti, tanti, tantissimi giunti da ogni parte della Sicilia e anche da oltre lo Stretto, tutti insieme per condividere una giornata diversa, così come è diversa è la manifestazione. E chi sta scrivendo, queste emozioni le ha provate tutte, rivedendo Lillo e Rosamaria (che non ho avuto la fortuna di conoscere) negli occhi dei bambini che hanno “camminato”, nei piccolissimi che hanno corso e nei più grandi che, in due affollate batterie, si sono sfidati nel lungomare di Marina di Palma. A vincere, ma questo è solo un dettaglio, è stato (manco a dirlo) un giovane dalla faccia pulita, Domenico Palermo, siciliano ma a Milano per studi e tesserato per la gloriosa Pro patria. Domenico, che è un pistaiolo, è allenato da Giorgio Rondelli, già allenatore di Alberto Cova, e non ha avuto difficoltà, dopo un inizio guardingo, a sbarazzarsi metro dopo metro, dei compagni di gara. Al secondo posto Enzo Copia (che il memoial lo aveva vinto lo scorso anno), terzo il gioiellino della polisportiva Menfi Mohamed idrissi. Prima tra le donne, Tatiana Betta podista d’elite nel panorama senior master italiano, un’altra atleta che ha sentito forte il richiamo del Lillo Inguanta e non ha voluto fare mancare il suo apporto umano e sportivo. Alle spalle di Tatiana è giunta Giusi Chiolo dell’Atletica Mazzarino, terza Clara Tasca (Atletica Virtus Acireale) enfant terribile della “nidiata” di Massimo Bianca tecnico della Yong Runner Gela. Nella stessa batteria di Tatiana la vittoria del 50enne di Gela, Carmelo Cannì, ma tesserato per l’Universitas Palermo che ha piazzato al secondo posto un altro atleta della sua scuderia, il sempre ottimo Elio Amato. Terzo Pippo Farinato dell’Atletica Sicilia. Tanti gli amici accorsi sul lungomare di Marina, ne citiamo due in rappresentanza di tutti, Francesco Ingargiola il cui palmares farebbe e fa ancora paura a keniani ed etiopi e Vito Massimo Catania che dopo 64 km corsi (con vittoria finale) sul dorso dell’Etna, si è presentato, appena 24 ore dopo, ai nastri di partenza della manifestazione, raggiugendo “papà” Giuseppe (Lillo) e mamma “Franca” così come Vito li chiama. Per il resto scopriamo l’acqua calda se scriviamo dell’ottima organizzazione, della gente partecipe e presente, dei tantissimi premi offerti dagli sponsor, dell’importante presenza dell’AIDO che ha parlato e sensibilizzato tutti sull’importanza della donazione degli organi, non scriviamo niente di nuovo, confermiamo quello che di buono abbiamo visto, quello che abbiamo percepito. e i fuochi pirotecnici a fine manifestazione, ci hanno inevitabilmente tenuti con il naso all’insù a guardare un cielo sereno illuminato a festa…ed è stato bello guardare quel cielo e pensare a Lillo e a Rosamaria, ma anche a tutti quei giovani la cui vita viene spesso spezzata sul più bello, in maniera tragica, ingiusta…quei figli che teniamo dentro al nostro cuore e che manifestazioni come quelle di Palma ci fanno sentire al nostro fianco 365 giorni all’anno.
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