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Consulta Femminile Regionale: pasticcio alla siciliana

Sulla nomina di Josefa Idem a presidente onorario della Consulta Femminile Regionale (Sicilia) dello Sport, e le polemiche uscite dopo l’annuncio, è lo stesso presidente del Coni, Giovanni Caramazza, a tentare in extremis (e dopo che la polemica è già servita) una precisazione, con un Comunicato stampa inviato agli organi di informazione dall’ufficio stampa del CONI Sicilia (e che pubblichiamo integralmente a fine articolo). Ma facciamo un doveroso passo indietro: nel pomeriggio il presidente della Regione Crocetta si era scagliato contro il giornale Libero e contro quei media che lo avevano indicato come “mentore dell’intera vicenda, colui che in pratica avrebbe indicato la pluricampionessa olimpica nel ruolo di presidente onorario della Consulta. Insomma una questione politica per gli organi di informazione, un’odiosa  strumentalizzazione per il presidente della Regione. Per noi che scriviamo solo di sport ( e di atletica in particolare) poco importa sapere chi ha proposto la Idem a quella carica, ne i motivi per cui è stata scelta, ci piacerebbe invece sapere perché  è stata scelta la Idem e non è stata scelta una rappresentante “Made in Sicily”. Domanda che in queste ore si sono posti lettori, commentatori e firme autorevoli come quella del Prof. Pino Clemente. Domanda che allora poniamo alle rappresentanti della Consulta, visto che, come afferma stasera Caramazza nella sua dichiarazione, sono state loro a proporle. Perchè la Idem e non una Margherita Gargano, una Anna Rita Sidoti e perché no una Anna Incerti o una Sabrina Seminatore (campionessa di nuoto e olimpionica negli anni 80). Ce ne sono parecchie che lo avrebbero meritato e sarebbe stato un giusto riconoscimento per tutto lo sport siciliano, atlete – campionesse e donne che magari non avranno medaglie e fama della Idem ma che hanno dato tanto alla loro terra ricevendo forse troppo poco.  La Idem (che per noi rimane un monumento allo sport) saprà tutto di sport ad altissimi livelli, di sofisticate tecniche di allenamento, di efficienza tutta teutonica, sarà ed è sicuramente impegnata nelle campagne contro la violenza sulle donne,  ma che ne sa di quanto dia difficile fare sport in Sicilia, programmare, riuscire ad emergere dal nulla, allenarsi per strada,  ecco perché il presidente onorario della Consulta (organo quanto mai opportuno e dagli altissimi profili) doveva, dovrebbe essere un’atleta siciliana, una donna di sport di casa nostra che non usi quella carica come un effimero titolo, ma come un trampolino di lancio, come un’alabarda da impugnare a difesa, a tutela e a promozione dello sport siciliano.   (ma)

 

Il comunicato di Giovanni Caramazza, presidente Coni Sicilia

“Prendiamo atto di un fatto increscioso, che colpisce tutti coloro che a vario titolo si sono adoperati nella costituzione della Consulta Femminile Regionale dello Sport, il Coni Sicilia e la Presidenza della Regione Siciliana che, con grande sensibilita’ e senso di responsabilita’ si sono resi disponibili alla firma di un protocollo d’intesa per promuovere le finalita’ della Consulta”. Lo precisa in una nota il Coni Sicilia. “Ieri un quotidiano on line ha attribuito in maniera del tutto arbitraria e ingiustificata, la scelta del presidente onorario della Consulta, Josefa Idem – prosegue la nota del Coni Sicilia -, al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, strumentalizzando l’episodio secondo una logica politica assolutamente estranea alla realta’ dei fatti. Infatti, la Consulta e’ un organismo del Coni Sicilia, che agisce in maniera del tutto autonomo. La Idem e’ stata eletta all’unanimita’ da tutte le componenti della consulta”, decisione approvata e condivisa dal presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza, che spiega: “Si e’ trattata di una valutazione che ha tenuto conto esclusivamente degli innegabili meriti sportivi di una campionessa olimpionica – scrive Caramazza in un comunicato – , che vanta 8 partecipazioni alle olimpiadi e oltre trenta medaglie. Tale scelta e’ stata presa anche in considerazione dell’impegno manifestato dalla Idem nella costituzione della task force interministeriale contro la violenza verso le donne e favorito l’approvazione unanime da parte del Senato del disegno di legge di ratifica della Convenzione di Istanbul, grazie al quale il nostro Paese compie un passo storico nel contrasto della violenza di genere. Con l’occasione si ribadisce che la carica e’ solo a titolo onorifico e che per tale incarico Josefa Idem non percepira’ alcun compenso”.

Fonte: Ufficio stampa CONI

 

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