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La Good Race Team a Verona: missione compiuta…

Una trasferta dalle grandi aspettative (e non  solo sportive) che sono state tutte ripagate. La missione della Good Race Team in terra scaligera è stata un successo, tutta da raccontare e da rivivere grazie alle emozioni che ha lasciato dentro e ai tanti scatti che l’hanno accompagnata, prima, dopo (probabilmente anche durante) la gara. La 15a Verona Marathon dello scorso 20 novembre, ha esaltato il team palermitano con un acuto su tutti, rappresentato dal ritorno alla maratona del presidente Damiano Vento (3h20’20) dopo tre anni di assenza dalla distanza regina, e tre fastidiosi infortuni.

ajaxmailUna liberazione per Damiano che adesso guarda con fiducia e ritrovato entusiasmo al suo futuro “agonistico”. Ma la trasferta in terra veneta, ha confermato anche altri atleti Good Race, tutti autori di PB, sottoscritti dal calabrese Doc Pietro Gatto (3h03’28), Mariano Calascibetta (3h21’37),  Marco D’Agostino (3h36’49) e Valerio Vegna (3h49’33). Non solo maratona a Verona, ma anche mezza con la Cangrande Half Marathon che ha visto impegnati altri cinque cavalieri della Good Race Team, Enrico Santoro, Giovanni Magrì, Rosario Minasola, Mario Rinaldi e Fabio Pilato, impegnati non solo nella tenzone agonistica ma anche nella scoperta della cucina locale, sempre generosa come in ogni parte dello stivale. E così la trasferta è stata anche l’occasione, oltre che per divertirsi e collezionare l’ennesima “mezza” in giro per l’Europa, per gustare i piatti locali, su tutti il famoso risotto all’amarone che pare abbia fatto proseliti.  ajaxmail-1

Infine la condivisone e il piacere di stare insieme anche quando non si corre, circostanza confermata dalla presenza a Verona di ulteriori due atleti, il capitano  Alfredo Tutone ed il mitico “Brum Brum” al secolo Emanuele Briulotta (che pur infortunato non è voluto mancare alla trasferta nordica); presenza che la dice lunga sul clima che persiste ed insiste sulla Good Race Team, gruppo (è bene ricordarlo altrimenti stasera mariti a letto senza cena) accompagnato anche dalle rispettive “dolci metà”. Verona è dunque già un ricordo, mentre c’è già qualcuno che fischietta un motivetto…New York, New York..sarà forse solo un caso…?

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