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Tradizione popolare, storia e devozione nel Palio di Santa Rosalia

Tradizione, cultura, storia e adesso anche sport nel mix di festeggiamenti in onore della Santuzza, in occasione dell’ormai prossimo 392° Festino di Santa Rosalia. L’occasione arriva dal 1° Palio di Santa Rosalia, in programma a Palermo il prossimo 13 luglio. Una corsa “diversa” piena di popolarità e di
calore, un tributo alla Santa ma anche alla nostra città, a quello che rappresenta e a quello che ha rappresentato nel tempo. Quattro squadre, ognuna delle quali composta da 10 atleti, a difendere i colori di uno dei quattro mandamenti cittadini (Palazzo Reale, Monte di Pietà, Castellammare e Tribunali); la festa nella festa, anticipando “babbaluci” e anguria, raccontando il passato con una veste di modernità. Ad una settimana dall’evento abbiamo incontrato Ferruccio Bono, ideatore dell’evento che ci ha rilasciato questa breve intervista…
Com’è nata l’idea del “palio”…
” Nel 2011 a casa di Pino Clemente, col quale collaboravo alla fase di editing di quella meravigliosa opera che è la “Storia dell’Atletica Siciliana”, che ognuno di noi dovrebbe tenere nella libreria, durante la correzione delle bozze mi sono imbattuto nel capitolo delle corse storiche nella nostra città e così ho scoperto che già nel 500, durante la dominazione spagnola, si correva il “Palio di Santa Maria Magdalena” , volgarmente conosciuto come “la corsa delle bagasce”. Luigi Natoli nelle “Storie e leggende di Sicilia” (Flaccovio 1982) ne descrive una breve cronaca: «…Le corritrici erano sei, si schierarono sulla medesima linea, l’una accanto all’altra. Erano in veste lunga; ma perché le gambe avessero maggior libertà, il signor Marcantonio aveva permesso che si vestissero alla ninfale, con vesti larghe, cioè aperte fino al ginocchio…». Sempre in quegli anni si disputava anche la “corsa degli schiavi negri e nudi” “…tra i giochi pubblici deve notarsi quello del Palio, o del Corso, che si facea per terra e per mare; e dicon anche gli Italiani Correre il Palio. Per terra soleano per ordinario anticamente correre i Schiavi neri, e nudi, e con essi eranvi anche dè Cittadini, riportando per Premi alcune vesti, balestre, acciai, sproni ed uccelli che conseguivano nel luogo della Loggia dei Catalani…dove sedeva il Senato…e al vincitore si dava per Palio una corazza, una vitella e un castrato. Di questo Gioco del Corso si ha memoria in un Bando del Senato Palermitano dell’anno 1505…” E così si è accesa la “lampadina” e mi sono detto: perché non rievocare queste tradizioni che sono storia della nostra città? Quindi cominciai a lavorare al progetto che poi nel 2012 ho dovuto accantonare a causa delle mie vicissitudini personali. L’anno scorso ho riproposto il progetto agli amici della Delegazione Metropolitana dell’ACSI Sicilia Occidentale che hanno accolto con entusiasmo. E così l’abbiamo proposto al Comune.”
Valorizzazione del nostro centro storico e riscoperta delle nostre radici c’è tutto questo e altro ancora nella manifestazione sportiva di martedì prossimo…
” Quando pronunziamo la parola Palio l’immaginazione, volenti o nolenti, ci porta sempre in quel posto dove il Palio è la festa per eccellenza. Chi di noi va a Siena la prima cosa che vuole vedere è la Piazza del Campo. A Siena ogni cittadino si identifica con la propria contrada, per ogni bambino che nasce la contrada espone la bandiera con il fiocco rosa o azzurro, così come espone la bandiera listata a lutto per ogni contradaiolo che muore. La contrada è come una famiglia, non la scegli. La contrada può farti arrabbiare, litigare, ma il senese l’amerà sempre. Potrai allontanarti, per un po’ o anche a lungo, ma non rinnegherà mai la contrada. Noi abbiamo solo quattro mandamenti. Quanti sono i nostri cittadini che si identificano nei mandamenti di origine? Quindi è fondamentale la riscoperta delle nostre radici. Penso che siano poche le persone che sanno che già nel 500 a Palermo si facevano le corse podistiche. Allora erano spettacoli che venivano offerti alla cittadinanza dalle Istituzioni ed il popolo rispondeva con entusiasmo, accalcandosi lungo il Cassaro, come si vede da qualche antica incisione. Per quanto riguarda la valorizzazione del centro storico è uno dei punti principali del progetto StraPalermo lanciato lo scorso anno dall’ACSI Sicilia Occidentale, con la Corsa podistica nel centro storico e la pedalata lungo il percorso Arabo-Normanno. Sotto questo aspetto c’è ancora molto da lavorare e le istituzioni si devono dare una mossa. La riscoperta delle nostre radici, la valorizzazione dei nostri beni monumentali e ambientali è fondamentale per il rilancio dell’unica risorsa che ormai ci rimane: Il turismo.”
Una gara ad alto tasso di spettacolarità, spieghiamo perché…
” In Italia si corrono una cinquantina di Palii, quasi tutti con i cavalli. In Sicilia abbiamo il Palio dei Normanni di Piazza Armerina. Sono tutte manifestazioni con formule spettacolari dedicate a Santi, Contrade, Rioni ecc. Forse il nostro sarà il primo e unico Palio Podistico e quindi abbiamo optato per la formula all’americana, una corsa ad eliminazione altamente spettacolare, incoraggiato anche dagli amici podisti, specie i più giovani, che più volte hanno manifestato la voglia di cimentarsi con questa tipo di competizione.”
C’è un criterio particolare per la formazione delle squadre o le abbinerete ai mandamenti in base alla casualità…
” Il Palio di Santa Rosalia sarà una corsa podistica alla quale parteciperanno quattro squadre, ognuna in rappresentanza di uno dei quattro mandamenti cittadini. Ogni squadra sarà composta da dieci podisti i quali dovranno percorrere un giro di circa 1000 metri. Ad ogni passaggio verranno eliminati i quattro concorrenti che per ultimi taglieranno il traguardo volante, posto in Piazza Bologni. Gli ultimi quattro concorrenti rimasti si contenderanno la vittoria finale. Agli atleti via via eliminati saranno attribuiti dei punteggi. La squadra che avrà totalizzato il punteggio più alto vincerà il Palio, che verrà conservato ed esposto al Comune. I quattro finalisti che si contenderanno la vittoria finale saranno premiati con delle coppe. Tutti i partecipanti riceveranno la medaglia commemorativa.”
Ci anticipi una novità della manifestazione che magari ancora non è saltata fuori negli articoli o nei commenti fin qui divulgati tramite i siti specializzati o tramite i social.
“Avrei voluto una maggiore partecipazione femminile, ma da parte delle ragazze non c’è ancora stato un riscontro favorevole. Speriamo in questi ultimi giorni, anche perché è previsto un premio anche per loro. La Start List ormai è quasi completa coloro che volessero ancora iscriversi possono farlo inviando richiesta, da far pervenire entro giovedì 07 luglio via mail, a siciliaoccidentale@acsi.it Tra tutte le richieste saranno sorteggiati 40 atleti e 10 riserve, l’iscrizione è completamente gratuita, ti darà la possibilità di essere protagonista di un evento unico e ricco di significati storici e culturali. Tra Sacro e Profano correrai lungo il Cassaro Antico di Palermo con formula all’americana.”
Una manifestazione resa possibile grazie a diverse sinergie in campo per l’occasione…
“Infatti, un particolare ringraziamento va al Sindaco Prof. Leoluca Orlando che ha voluto l’inserimento del progetto nei Festeggiamenti del 392° Festino di Santa Rosalia. Agli organizzatori “Agave” ed alla Direzione Artistica del Festino che hanno creduto nel progetto ed allo straordinario gruppo degli amici del ACSI Sicilia Occidentale, tutti indistintamente, per l’impegno profuso per la realizzazione.”
Foto copertina: “Due donne che corrono” P. Picasso



