Vincenzo Agnello e Barbara La Barbera firmano il 2° Trofeo della Legalità

Corleone (PA). Tutto facile per Vincenzo Agnello e Barbara La Barbera che stamattina si sono aggiudicati la seconda edizione del Trofeo della Legalità che si è disputato a Corleone. La manifestazione, organizzata dal Marathon Corleone del presidente Pietro Sorisi, è stata anche valida come prova Challenger del circuito Bio Race Acsi. Su un percorso tanto tecnico quanto impegnativo, l’atleta di Misilmeri, tesserato per il Casone Noceto Parma, non ha avuto problemi di sorta, imponendo un ritmo “impossibile per gli altri”,  che gli ha consentito di fare il vuoto alle sue spalle. Al termine dei tre giri del percorso (per un totale di circa 9 km.) Agnello, allenato da Tommaso Ticali, ha tagliato il traguardo di Piazza Garibaldi con il tempo di 30’28. Al secondo posto l’atleta del Cus Palermo Vincenzo Grimaldi in 32’57; terza piazza per il giovane Gabriele Algeri (Himera Marathon) in 33’26.

Nessuna difficoltà anche per Barbara La Barbera (RCF Futura Roma) decima assoluta, che ha dominato in lungo e in largo la gara, non trovando avversarie che la potessero impensierire ed impegnare. Per lei il crono finale di 35’12. Al secondo posto, staccatissima, ma autrice di una grande prova Maria Giangreco (Marathon Altofonte) in 41’05. Terza piazza per Maria Puma (Favara Runners) in 42’10.

211 gli atleti che hanno tagliato il traguardo. A fare da prologo alla gara clou, la competizione aperta alle categorie giovanili che hanno ravvivato le vie del centro storico di Corleone, con le loro magliette gialle e la loro incontenibile vivacità. Un valore aggiunto, quello della presenza in gara dei più piccoli, per ogni manifestazione podistica che si rispetti.

Ottima l’organizzazione da parte del Marathon Corleone che non ha lasciato nulla al caso. Coppe per i più piccoli, maglietta tecnica per tutti, ceste con prodotti alimentari del luogo per i primi tre di categoria e ancora riconoscimenti per i primi assoluti, per gli sponsor e per gli ospiti. Per non dimenticare la medaglia da finisher per tutti e l’abbondante ristoro con pane, olio, salsiccia, ricotta e arance. Fondamentale per tutto questo la sinergia con tanti sponsor privati, che hanno supportato la manifestazione (di contro non ci è parso di vendere nessuno in rappresentanza delle istituzioni locali). Manifestazione che si candida a diventare nei prossimi anni un punto fermo del panorama podistico regionale.

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