I Cross Lido di Noto: sintesi della prova

Con lo sfondo marino del lungomare di lido di Noto e sotto un sole dal calore e colore estivo questa mattina si è svolto il “I Cross Lido di Noto”, valida come terza prova del X GPPSR.
La prova, organizzata dall’ASD Noto Barocca, ha visto la partecipazione totale di 246 atleti, distribuiti, come da regolamento, in due batterie (118 gli atleti e le atlete nella prima batteria; 128 atleti nella seconda).
Alle ore 9.30, dopo il ritrovo e il disbrigo delle pratiche burocratiche e amministrative, la manifestazione debutta con la partenza delle categorie femminili e maschili da SM55 in su che affrontano il percorso e lo ripetono per cinque volte (totale 5.500 mt). Gli SM80 ripetono il percorso 2 volte (2200 m). Massimo Pluchino (SM55 – Ortigia Marcia) seguito da Giorgio Bonomo (SM55 – Atl. Palazzolo) e da Vilmo Luciani (SM60 – Marathon Avola) sono i primi tre atleti a tagliare il traguardo con un distacco uno d’altro di pochissimi secondi. Combattuto anche il podio assoluto al femminile. Maria Virginia Salemi (SF – Noto Barocca) con solo 17 secondi di distacco ha avuto la meglio su Lucia Calafiore (SF45 – Marathon Avola) seguita da Giulia Petralito (SF35 – Atl. Noto). Vincitori delle categorie SM80-SM85 Giovanni Fatale (SM85 – Amico Corridore) e Sebastiano Caldarella (SM80 – Marathon Avola).
E’ il turno delle categorie maschili da TM a SM50. Pochi giorni fa il comitato organizzatore ha informato le società interessate che, per motivi tecnici, il numero dei giri previsti per la batteria era stato accorciato di uno. Dunque, anziché essere 7 i giri (7,700 km) gli atleti hanno ripetuto il percorso 6 volte (6,600km). Giovanni Cavallo (SM35 – Podistica Messina) con un tempo di 21’10” è il primo atleta a tagliare il traguardo della batteria. Dietro di lui, Gianfranco Ucciardo (SM35 – Marathon Avola) che ha concluso la sua prova in 21’37” e Franco Carpinteri (SM45 – Trinacria Sport) che chiude in 22’17”.

Il prossimo appuntamento con il GPPSR 2015 è previsto il 01 maggio a Palazzolo Acreide.

Articolo: Giovanna Barone