Contro la violenza…donne senza paura: Milano chiama Palermo risponde

Milano chiama Palermo risponde e lo fa alla sua maniera con una manifestazione che stamane ha raccolto parecchie atlete e atleti nel segno dello slogan che in queste ore come un “Pendolino” sta percorrendo in lungo e in largo lo stivale: “Contro la violenza – Donne senza paura”. Il messaggio è uno ed è anche molto chiaro e forte: basta violenza sulle donne in ogni sua forma anche psicologica.  La storia di Irene, 40 anni, aggredita e sfregiata a Milano mentre faceva jogging in zona Navigli” ha sconcertato, e indignato l’opinione pubblica, sportivi e non. Il tam tam dei social poi ha fatto il resto come un’onda benevola che si è abbattuta su tutti noi dando modo di riflettere, ancora una volta, sul pericolo che aree spesso utilizzate per le attività ludiche, sportive o ricreative, come i parchi, possono rappresentare. Milano, Roma, Torino, Palermo la violenza non ha riferimenti geografici, la violenza è dovunque e arriva in un attimo come un fulmine impazzito, senza avvertire, senza accorgersene, ma ci sono spesso piccoli segnali che non devono mai essere sottovalutati, ma “ascoltati” e “attenzionati”.  Ed ecco che Milano e Palermo si sono unite e riunite e lo hanno fatto nella maniera più bella, attraverso lo sport, attraverso la corsa. E così mentre a Milano si è ripercorso lo stesso tragitto effettuato da Irene il giorno dell’aggressione, a Palermo, grazie all’iniziativa di Luisa Balsamo, presidente dell’ASD H.13.30, la corsa si è sviluppata attraverso il salotto buono della città, diventato nelle giornate di festa anche uno dei punti di ritrovo per tantissimi podisti. Il torpedone, lasciata la villetta adiacente lo stadio delle Palme Vito Schifani, ha raggiunto piazza Politeama, passando dal classico appuntamento della Statua per la foto di rito sulla scalinata ed un passaggio all’interno del giardino Inglese, zona, in certe ore del giorno a disco rosso. Un fiume bianco ( tutti hanno indossato un capo di questo colore) che ha poi fatto ritorno alla base. Ancora una volta lo sport come portatore sano di valori, il messaggio di oggi poi è stato tanto importante quanto delicato, un messaggio contro la violenza, contro tutte le violenze e il risultato ancora un volta è stato raggiunto.

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