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Vittorie romane per Yuri Floriani e Angela Rinicella: a loro La Corsa di Miguel

Sono “altofontini” (uno di adozione) i vincitori della 15^ edizione della Corsa di Miguel, la corsa di 10 chilometri intitolata alla memoria di Miguel Sanchez, poeta-maratoneta argentino desaparecido nel 1978, che si è disputata stamane a Roma.

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Yuri Floriani delle Fiamme Gialle e Angela Rinicella dell’Esercito (ma soprattutto marito e moglie) l’hanno spuntata tagliando per primi il suggestivo traguardo posto all’interno dello stadio dei Marmi – Pietro Mennea. Vittoria sul filo di lana per Floriani, che ha chiuso i 10 km di un percorso “nervoso” per via dei non pochi cambi di direzione, in 30’37; stesso tempo ma seconda posizione per Riccardo Passeri (Aeronautica Militare). Terzo Tayeb Filali (Campidoglio Palatino).

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Tutto più facile per Angela Rinicella che ha chiuso il suo crono a 35’49. Seconda piazza a quasi per Adelina De Soccio (Fiamme Gialle) 36’36. Terza Alessandra Testa (Colosseo 2000) in 38’20. In premiazione i primi 20 atleti e atlete che hanno della classifica. Presente anche il presidente della Fidal nazionale Alfio Giomi, a lui il compito di “premiare i podi”. Un’edizione da record quella di quest’anno della Corsa di Miguel con oltre 7000 iscritti alle diverse prove podistiche: la competitiva di 10 chilometri, le non competitive di 10 e 4 chilometri e la marcia di 10 chilometri. Alla gara competitiva sono stati 4676 i  finisher (lo scorso anno furono 4616). A dare il via stamane dal piazzale della Farnesina sono stati Elvira Sanchez, sorella di Miguel, e Manuela Olivieri Mennea. Ottima come sempre l’organizzazione da parte del Club Atletico Centrale. (ma)

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Foto siciliarunning.it presente alla manifestazione

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LA NON COMPETITIVA – La Corsa di Miguel ha avuto anche una versione non competitiva sulla distanza di 4 chilometri dal nome inequivocabile: STRANTIRAZZISMO. Di tutto di più contro tutte le forme di razzismo. La STRANTIRAZZISMO (organizzata anche dall’Uisp) è stata dedicata alla memoria di Samia Yusuf Omar, la velocista somala olimpica a Pechino vittima di un barcone della morte nel Mediterraneo. Un ricordo che è vissuto anche allo stadio dei Marmi Pietro Mennea, al momento dell’arrivo, quando tutte le donne passando sotto un piccolo arco con la scritta “Ricordando Samia”, hanno ricevuto una medaglia ricordo.

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