News

Trofeo Sicilia Run: la replica del consigliere Ino Gagliardi

In merito alla cancellazione del Trofeo Sicilia Run (avallato dal consiglio della Fidal regionale di martedì 15 gennaio) e a qualche critica pervenuta, in sede “commenti” del nostro sito interviene il consigliere regionale della Fidal Ino Gagliardi neo referente del settore master regionale che ha sottolineato come la non riproposizione del “campionato a squadre” è figlia della crisi economica che ha coinvolto anche il mondo del podismo amatoriale.

IMG_1531 (Copia)

La cancellazione del Trofeo Sicilia Run – afferma Gagliardi – consentirà un risparmio economico che servirà a fine anno ad aumentare i premi per atleti e società che parteciperanno al GP di corsa e maratonine”.  “ Invito chi dal sito siciliarunning  parla di “poltrone” – continua Gagliardi –  a venire ad assistere alle gare alle quali presenziamo attivamente domenica dopo domenica, sia con la pioggia che con il solleone”. “Infine – conclude il consigliere regionale della Fidal – voglio ricordare che, malgrado i tempi di magra, la tassa che ogni atleta deve versare, sia per una gara di corsa su strada che di maratonina del Grand Prix, è rimasta ferma rispettivamente a 6 euro e 9 euro e questo accade ormai da tre anni a questa parte”.

Chiunque volesse replicare o contribuire riguardo questa vicenda può farlo contattando la nostra redazione all’indirizzo mail: redazione@siciliarunning.it o postando un commento a questo articolo.

Sostieni SiciliaRunning

Siciliarunning da dieci anni è al servizio dei suoi lettori. Per continuare ad informare e a informarti Siciliarunning ha bisogno del tuo sostegno. Aiutaci con un tuo libero contributo.




Potrebbero interessarti

1 thought on “Trofeo Sicilia Run: la replica del consigliere Ino Gagliardi”

  1. Caro consigliere non è un problema di crisi economica alla fine le società amatoriali affiliate versano e verseranno sempre la loro quota di affiliazione alla fidal,mi sembra più corretto dover sottolineare che il nw presidente non interessa l’attività amatoriale e a lei sempre di più un “incarico” come ha sempre detto a tutti.
    Credo che alla fine una parte delle quote degli amatori (iscrizioni gare maratonine,il famoso euro che gli organizzatori devolvono alla fidal,le affiliazioni etc) si debbano dedicare escusivamente all’attività amatoriale e non andare a pagare consulenti,tecnici e nuovi dipendenti che la fidal ha messo dentro da poco………

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *