L' Editoriale

La Maratona di New York…il sogno americano

L’Italia è il paese più rappresentato nella classifica dei paesi più presenti a New York (che si corre domani 6 novembre), ad eccezione ovviamente degli States. Ben 3538 italiani risultano iscritti a New York. Nella classifica delle nazioni più presenti il Bel Paese precede la Francia (3385 iscritti), la Germania (2187) e la Gran Bretagna (2022). Il numero dei podisti italiani che hanno deciso di spendere 275dollari (l'acquisto del solo pettorale) e di salire sull’aereo con destinazione New York ha raggiunto quota 4000 lo scorso anno, un numero impressionato perché superiore addirittura a quello fatto registrare dalle singole maratone italiane.

Ottenere un pettorale per correre a New York è una grande impresa. L’assegnazione dei pettorali è determinata attraverso una lotteria. I membri del New York Running Club. Vengono privilegiati i podisti che hanno già preso parte all’evento o quelli in possesso di un buon tempo di qualifica.

In Italia esistono tour operator che si occupano di organizzare la partecipazione dei podisti italiani alle grandi maratone internazionali e particolare quella di New York.  

La Maratona di New York nacque nel 1970 negli anni in cui iniziò il boom delle corse su strada negli Stati Uniti. Allora l’evento della Big Apple era ben lontano dalle dimensioni medianiche raggiunte ora da questa manifestazione. Basta pensare che nella prima edizione presero il via solo 127 partenti ma appena 55 arrivarono al traguardo. Il budget era di appena 1000 dollari per l’organizzazione e la promozione. I premi messi in palio erano dei trofei riciclati dai tornei locali di baseball. Il primo vincitore si chiamava Gary Muhrcke che tagliò il traguardo in 2h31’35.

Anche l’Italia ha conosciuto momenti di grande popolarità grazie ai trionfi di Orlando Pizzolato nel 1984 e 1985, di Gianni Poli nel 1986, di Giacomo Leone nel 1996 e di Franca Fiacconi nel 1996. Celebre fu la vittoria di Pizzolato in una giornata calda di fine Ottobre. La vittoria di Pizzolato fu talmente inaspettata che i giornalisti statunitensi si rivolsero stupiti ai giornalisti italiani chiedendo “Pizzowhat ?” La vittoria di Pizzolato nell’edizione successiva spense ogni dubbio sul talento del nostro grande maratoneta. Iniziò con Pizzolato, Poli, Demadonna (secondo nel 1987), Gelindo Bordin e Laura Fogli l’era dei grandi maratoneti italiani e questo contribuì al boom della maratona anche nel nostro paese.

Ma la maratona di New York è e rimane dei tanti appassionti che anno dopo anno vi partecipano, inseguendo un sogno americano che non è poi così lontano…in bocca al lupo tutti…

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