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Raimondo Lizzio: con il GP etneo 2013 la stagione della svolta

Le società sportive conoscono la complessità e l’impegno necessario per organizzare una gara podistica: proviamo adesso ad immaginare quanto sia impegnativo organizzare un intero GP. Organizzare un GP provinciale vuol dire, tra le tante cose, riuscire a programmare un calendario di gare, incastrandole tra lorocon quelle proposte dalle varie società della provincia, tenendo in considerazione anche quelle parallele che si svolgono durante l’anno nella provincia, nella regione, in tutta Italia e nel mondo, per dare la possibilità agli atleti di scegliere liberamente e senza difficoltà alle competizionialle quali desiderano partecipare. Vuol dire fare un grande lavoro istituzionale e di comunicazione che richiede la partecipazione e collaborazione di tante persone per raggiungere gli obiettivi prefissati; significa ricordare e fare rispettare le regole della Federazione a tutte le società di atletica.

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In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, organizzare una gara e, a maggior ragione un intero campionato, richiede sicuramente tanto impegno e volontà.

Il X GP Provinciale etneo si è appena concluso. Abbiamo chiesto a Raimondo Lizzio,responsabile settore Amatori/Master FIDAL Catania e atleta della ASD Podistica Jonia Giarre, di raccontarci il suo lavoro di organizzatore, fare un bilancio del GP 2013 e darci qualche anticipazione per il GP 2014.

 

Ringraziamo Raimondo Lizzio per il tempo che ci ha dedicato e per il suo contributo.

 

Se potesse fare un bilancio del Suo lavoro di organizzatore per il GP 2013? Quali sono le soddisfazioni e i rimpianti?

L: Il bilancio è certamente positivo, perché siamo riusciti a rimettere in moto una manifestazione che nelle ultime stagioni aveva dato segni di logoramento, a causa di un’organizzazione precaria ed incerta.  Questo è di per sé un punto di inizio soddisfacente. Rimpianti non ne ho; l’auspicio, fondato, è che in futuro si possa crescere coinvolgendo in massa tutti i Master catanesi.
Se potesse sintetizzare in una parola il GP 2013, quale sarebbe?

L: Una scommessa vinta. Partire a maggio ricercando date e sedi ed arrivare alla fine con dieci gare, ben disputate, non era un risultato sicuro da pronosticare all’inizio di questa  avventura.

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 C’è stato un episodio indimenticabile in questo GP? Quale?

L: Beh, si ricorda bene sempre l’ultima gara, allora mi piace pensare alla corsa sotto la pioggia scrosciante disputata domenica scorsa a Paternò alla presenza di un atleta di livello internazionale come Alessandro Cavallaro, che ha premiato gli stoici atleti ancora un po’ inzuppati alla fine della loro fatica. Ma tanti altri possono essere citati, sintesi di una bella amalgama e simpatia creatasi tra tutti i partecipanti.

 

Sta già pianificando il GP 2014? Può darci qualche anticipazione?

L: Insieme alla collega, consigliere provinciale, Daniela Aliquò, e al presidente del Comitato provinciale della Fidal, Davide Bandieramonte, stiamo già lavorando per il GrandPrix del 2014, per offrire agli atleti una manifestazione ancora  più bella, con  tappe e sedi ben definite. Anticipazioni: dieci o al massimo undici tappe, di cui due su pista e una di cross. Ci stiamo inventando dei meccanismi di partecipazione e premiazione per coinvolgere al meglio gli atleti e renderli orgogliosi di disputare le gare in calendario. Inoltre, le società che organizzeranno le singole tappe saranno assistite al meglio, le loro gare devono diventare una vetrina della Fidal e dell’atletica catanese.

 

Quali sono stati i momenti più esaltanti, le maggiori soddisfazioni di quest’anno?

L: Personalmente non riesco a citare una singola gara, dico allora che la maggiore soddisfazione è per me avere raggiunto, malgrado il minore tempo a disposizione, il risultato di completare bene una manifestazione che è risultata molto gradita a tutti, atleti e società  catanesi e non solo.

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Quali i momenti di maggiore difficoltà?

L: Le difficoltà sono state davvero tante, non è facile organizzare oggi una singola gara, figuriamoci un intero G.Prix!Le società non ricevono contributi, i Comuni,ad essere fortunati, ti collaborano nella logistica,  trovare uno sponsor è quasi una chimera: in queste condizioni bisogna davvero crederci per potere arrivare a regalare agli atleti gare belle senza intoppi significativi. E’ un compito difficile, da attenzionare quotidianamente.

 

Quali gli obiettivi futuri?

L: Fare crescere nella qualità delle gare e nella quantità di partecipanti questo GrandPrix,  come tutta l’attività podistica su strada nella nostra provincia, con  una sinergia da rafforzare tra Fidal, società ed atleti. Ci vuole passione e visione degli obiettivi possibili. Sono peraltro sicuro che ci siamo ancora  molte potenzialità da fare emergere.
C’è qualcuno che vorrebbe ringraziare?

L: In primis la mia collega Daniela Aliquò con la quale condividiamo la responsabilità del settore master in seno alla Fidal Catania, ed il presidente provinciale Davide Bandieramonte,  che ci ha sempre supportato e collaborato in ogni momento.  Ma è doveroso citare tutte le società partecipanti e tutti gli  atleti che hanno creduto in questa manifestazione, e con i quali festeggeremo insieme venerdi 20 dicembre alla cerimonia di  premiazione.
Un pensiero libero sul running da regalare a tutti gli atleti e lettori di SiciliaRunning.

“Correte finche fiato avete” è uno slogan esposto ad una maratona alla quale partecipai nel lontano 1997: credo sia e sarà sempre attuale per tutti i podisti e quindi anche per i lettori di Sicilia Running, organo che consideriamo ormai come l’erede naturale del  cartaceo “Corri Sicilia” non più in edicola.

 

Articolo: Giovanna Barone

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4 thoughts on “Raimondo Lizzio: con il GP etneo 2013 la stagione della svolta”

  1. caro raimondo ti prego di non dire cazzare,perchè se tu vai ha vedere gli anni passati atleti nelle manifestazione c’è ne erano quasi il doppio di questo anno ,poi chi organizava che sono stato io,tu mi stai offendendo al 100×100, quello che non faccio io nei tuoi confronti. ogni fine grand prix abbiamo fatto la premiazione con pochissimi soldi ,se propio ti può interessare lo scorso anno ho fatto la premiazione,giovanile e amatori con 500 euro che mi ha messo a disposizione la fidal. perciò ti prego di non dire cavolate, poi se siamo arrivate a 10 anni dovete dire grazie a me e granata, se no era già finito negli anni passati. posso capirti che tu per organizzare questanno, hai messo il cuore ,però non puoi offendere chi ha organizzato negli anni passati,che gli metteva anche l’anima,poi ripeto se vai a vedere gli anni che sono passati, gli atleti che partecipavano erano molto di più di questanno, nella campestre che io,e granata abiamo organizato alla plaia c’erano circa 400 atleti sia giovanile che amatori.questanno quanti eravamo a nicolosi,te lo sei chiesto? se non te lo sei chiesto chiedertelo da te stesso.poi sappi che almeno io ho dato una briosch e una bottiglitta di aqua, per non dire che la medaglia che o dato era almeno il doppio come grandezza di quella data a nicolosi,poi tanto per dirti che io ho premiato le prime 6 società maschile ,e le prime 3 femminile . e ha nicolosi non è stato fatto, perciò come puoi dire che negli anni passati e stato peggio . ti prego di ritirare quello che hai scritto nei confronti di chi t’è preceduto sia come responsabile che come organizatore di gare di grand prix. ti saluto e ti abracci con tutto il cuore .pensacci bene la prossima volta che scrivi qualcosa del genere.

  2. Caro Biagio dal tuo colorito linguaggio emergerebbe chissà quale astio, in realtà ci conosciamo bene ed entrambi sappiamo l’uno dell’altro quanto siamo affezionati al mondo della corsa amatoriale catanese e non solo. Quindi evito di replicare con gli stessi toni e ti invito a lavorare ancora insieme, pur con ruoli differenti, per fare crescere sempre di più l’attività in provincia!

  3. Comunque ci tengo a precisare che ribadisco in toto tutti i contenuti dell’intervista, ed esprimo la mia totale solidarietà agli organizzatori della Asd Monti Rossi Nicolosi organizzatori di una bellissima manifestazione, e con loro a tutti gli organizzatori delle varie tappe.

  4. non lascio nessun commento, basta andare a vedere gli anni passati ,quanti atleti partecipavano ,e come venivano fatte la premiazione,con questo ti auguro buon natale,e un felice anno nuovo sperando che capisci un po di più, ti dico solo che io sono nell’atletica fin dall’età di 10 anni,e ho fatto attività fino a livello internazionale ,vincendo anche titoli nazionali e regionale,poi per non dire quelli provinciali, tu sei arrivato l’altro ieri con il comitato comunale acireale ,e poi jonia giarre,perciò spero che ne capisca un po più di te , non la prendere come offesa , ma come consiglio.ti abraccio e buone feste,al prossimo anno ciao.

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