Interviste Racconti EditoriaNews

Giorgio Calcaterra: a Seregno difficile confermare il titolo della 100 km

 

All’anagrafe è Giorgio Calcaterra, per tutti però è il “tassista volante”, campione del mondo della 100 km e prossimo a vestire nuovamente la maglia azzurra in occasione dei  mondiali in programma nel mese di Aprile a Seregno.  Nel curriculum di Calcaterra, un numero impressionante di gare (oltre 1000) e di maratone corse in Italia,  e in giro per il mondo. Un dato su tutti: nel 2000, oltre a realizzare il primato personale con 2h 13’15”,  ha anche stabilito il Record mondiale di Maratone corse in un anno sotto le 2h e 20’; ben 16, ricevendo per questo un prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata americana Runners World. Poi le ultramaratone, con il suo primo amore che non ha mai più dimenticato: la 100 km del Passatore (finora ne ha corse sei). L’esordio è da incorniciare: vittoria in 6h 45’ e titolo italiano. Un risultato che lo ha proiettato subito nel giro della Nazionale di Ultramaratona, con la quale ha preso parte a tre edizioni del Campionato Mondiale di 100 km (2006, 2007, 2008). Proprio l’ 8 Novembre del 2008 vincendo la 3° edizione dell’Ultramaratona degli Etruschi in 6h 37’ 41” si è laureato per la prima volta campione della specialità. Bissando poi il successo iridato lo scorso anno in Olanda.

Siciliarunning ha raggiunto telefonicamente Giorgio Calcaterra che con tanta simpatia e cortesia ci ha rilasciato questa intervista: ne è venuto fuori un Calcaterra uomo tranquillo, riflessivo, acuto quanto basta  e sempre più innamorato della corsa…

 

Nella tua carriera hai partecipato a tantissime gare, quale quella a cui sei più legato e quale quella che invece ancora ti manca…

“La gara alla quale sono più legato è la “100 km del Passatore”, è stata la prima ultramaratona della mia carriera, corsa quasi per gioco, una sfida con me stesso dopo aver corso tante maratone. Avevo sentito parlare del Passatore con aneddoti particolari come quella che a chi corre gonfiano i piedi, o altro, tutte cose che poi non si sono avverate,  ma era tanta la voglia di fare qualcosa di nuovo. L’ho fatta e l’ho vinta. Di 100 km del Passatore ne ho fatte in tutto sei e ogni volta è una emozione diversa.  E’ sempre bello prendere parte a questa manifestazione, per l’ambiente, l’atmosfera ma anche per il suo mitico organizzatore. La gara che mi manca, e che vorrei correre,  invece è la maratona di Londra”

Come nasce la passione per le ultramaratone

“La risposta  è come se te l’avessi già data, la passione per le ultramaratone è nata quasi per caso, tanta curiosità e voglia di fare qualcosa di nuovo…”

 

Lavoro e impegni sportivi come riesci a fare conciliare le due cose

“Il segreto sta nel riuscire a razionalizzare i tempi. C’è gente che per andare a correre 40 minuti  impegna oltre due ore della propria giornata. Deve prendere la macchina, spostarsi nel traffico, cambiarsi, io fortunatamente ho lo stadio a due passi da dove abito e così ottimizzo i tempi. A volte vado a correre anche a fine giornata lavorativa, di sera, basta poco per correre. Per quanto riguarda gli allenamenti molti forse credono che un professionista debba correre 8 ore al giorno, non è così anche perché si andrebbe incontro a seri infortuni.  A me capita anche di correre 90 minuti la mattina ed altrettanti la sera, giorno per giorno.”

 

Perché la corsa tiene lontana i giovani e avvicina invece i podisti per così dire più maturi

“I giovani seguono i modelli e gli sport che propongono i media, seguono soprattutto il calcio. Di calcio si parla sempre e dovunque:  e poi forse, sempre i giovani,  sono poco inclini al sacrificio. La corsa è sacrificio e molti  altri sport a parità di sofferenza, offrono molto di più dal punto di vista di visibilità e di guadagni.”

Hai mai corso in Sicilia…

“Certo che ho corso in Sicilia… almeno una decina di volte. Ho corso a Mondello una 50 km. (quando si correva la Palermo Super Marathon n.d.r.), ma anche a Siracusa, Ragusa, Marsala. La  gara che mi ha affascinato di più (vinta e rivinta da Calcaterra n.d.r.) è stata l’Etna Marathon con  l’arrivo a 3000 metri ed un paesaggio da mozzafiato.”

Durante una 100 km quali sono le regole da seguire

“Per una ultramaratona valgono bene o male le stesse regole che per una corsa con un chilometraggio inferiore.  Prima di tutto bisogna rispettare la propria andatura, poi ci vuole una corretta alimentazione prima  e durante la gara e poi soprattutto bisogna  non perdersi mai d’animo, e non pensare dopo avere corso i primi 10 km. che ce ne sono altri 90 da percorrere.”

Parliamo del campionato del mondo di 100 km in programma a Seregno il 22 Aprile come procede la preparazione,  quali i passaggi da qui alle prossime settimane

Io ogni domenica partecipo ad una gara, piccola o grande che sia, ho sempre fatto così, l’appuntamento più rilevante prima dei mondiali di Seregno, sarà quello del primo Aprile quando parteciperò ad una 60 km  in Irlanda. Sarò presente anche alla Maratona di Roma, non sarà un impegno ufficiale, ma ci sarò per correre la maratona della mia città.”

 

Campione del mondo in carica: a Seregno per difendere il titolo e per tentare il tris…

“Non credo di rivincere il titolo mondiale, l'ho già vinto due volte e ripetersi non è facile. Quest'anno poi dovrei correre in gara con  Alberico Di Cecco è questo per me è demotivante, anche se lui non ammette le sue colpe, è stato trovato positivo (Nel 2008 Di Cecco  ha ricevuto una squalifica di due anni per doping dal CONI risultando positivo all'EPO in occasione di un controllo effettuato alla Maratona d'Italia, a Carpi, valida come Campionato Mondiale Militare n.d.r.) e secondo me tutte le cose che ha preso potrebbero avergli modificato il fisico, io non mi sentirò di correre alla pari con lui e questo anche dal punto di vista psicologico probabilmente condizionerà la mia gara.” 

Parole sincere quelle di Giogio Calcaterra, parole di un atleta per il quale la corsa deve essere ed è una disciplina per puri, che fa bene e che riesce a rendere più felici chi la pratica. Il doping, i sospetti, fanno male e finiscono con lo sporcare tutto e tutti. E le affermazioni di Giorgio sono da uomo di sport che soffre,  vince e che quando corre lo fa da uomo libero… per uno che “divertendosi” riesce ad essere il "top list" mondiale, in base ai tempi, nella 100 km negli anni 2008, 2010 e 2011…basta e avanza!

 

 

Sostieni SiciliaRunning

Siciliarunning da dieci anni è al servizio dei suoi lettori. Per continuare ad informare e a informarti Siciliarunning ha bisogno del tuo sostegno. Aiutaci con un tuo libero contributo.




Potrebbero interessarti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *