L' Editoriale

Qualcuno vuole “uccidere” lo sport a Palermo

Adesso lo possiamo dire…anche se lo sapete già…abbiamo rischiato l’ennesimo dramma “sociale – sportivo”  perché siamo stati ad un passo dall’annullamento della maratona di Palermo. Un film  già visto quando (così come riportano le cronache del tempo) nel novembre del 2008 circa 1000 atleti vennero stoppati  davanti alla linea di partenza a Mondello in occasione della 24^ Palermo Supermarathon che venne annullata per la mancanza dei Vigili Urbani.  E così tra lo stupore e la rabbia di tutti, quel giorno calò il sipario su una manifestazione che doveva festeggiare le sue 24 edizioni e che invece andò a morire.  E la storia si stava ripetendo in occasione della XVII maratona di Palermo che invece andrà regolarmente in scena domani quando alle 9.15 lo starter darà il segnale della partenza. Mercoledì a tremare è stato il buon Totò Gebbia (presidente del Comitato Organizzatore), quando a margine della presentazione si è sentito dire (e lì i cellulari hanno cominciato a suonare all’impazzata) che c’era un intoppo. In pratica la ragioneria generale del Comune, non riscontrando l' adeguata copertura per l’impiego dei vigili urbani, non aveva messo la firma che avrebbe autorizzato la manifestazione. Un fulmine a ciel sereno che ha colpito gli organizzatori ed il malcapitato assessore allo sport Alessandro Anello che in verità, anche lui attaccato al cellulare, ha immediatamente cercato lumi. Quello che è successo dopo lo possiamo immaginarlo, ma solo questo…di sicuro  un vorticoso giro di telefonate, appuntamenti e chiarimenti. Alla fine ieri, a meno di 24 ore dalla “sconvolgente” notizia, come per miracolo, tutto ad un tratto, la copertura finanziaria è stata trovata (per la verità c’era anche prima n.d.r.) è stata apposta l’agognata firma grazie alla quale i vigili urbani sono stati reclutati, elemento questo fondamentale per lo svolgimento di una manifestazione che vedrà il centro di Palermo, e non solo, chiuso per parecchie ore. Il perché di tutto questo, perché siamo a Palermo dove anche la cosa più semplice diventa impossibile, e dove la burocrazia già “grassa” e “ingombrante” di suo, deve fare i conti con la superficialità di alcuni personaggi che trasformano una normale firma,  in un atto eroico. In fondo cosa vuoi che importi di  3500 “idioti” in pantaloncini corti che arrivano da 30 nazioni diverse per godersi almeno per un giorno, falcata dopo falcata, le bellezze di una città unica. Quegli “idioti” non permetteranno che qualcuno possa uccidere lo sport a Palermo…"buona maratona a tutti".

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