L' Editoriale
Si scrive “Amatori”…si legge “grandi uomini e donne”
Un fiume in piena, ma sicuramente gioioso e rumoroso e soprattutto mai dannoso. E' il fiume rappresentato dai tantissimi atleti amatori che ogni domenica o ogni volta che c'è una occasione, calzano scarpette da corsa, pantaloncini e magliette tecniche e si involano lungo le strade, i sentieri, le viuzze delle nostre città, delle nostre colline. Un fiume che passa, travolgendo tutti di una sana allegria, dipingendo scie colorate e festose. Sono loro, lo abbiamo detto tante volte ma è bene ribadirlo, i veri protagonisti delle gare che seguiamo periodicamente (chi per lavoro, chi per piacere) sono loro il cuore pulsante di un movimento che negli anni è cresciuto, riuscendo a coinvolgere tanta gente. Sono gli amatori che con i loro sacrifici, con la loro dedizione mostrano, ogni giorno di più, lo spaccato di quello che dovrebbe essere unasana attività sportiva. Basta guardare le loro facce quando tagliano il traguardo, di una 10 chilometri, di una maratonina o di altro ancora…facce stanche ma felici, felici di potere dire (quando sarà tornato il fiato) “questa l'ho finita anch'io” e poco importa se il giorno dopo (tra scricchiolii di ossa e doloretti muscolari) si tornerà a lavorare…ricurvi sulle scrivanie, a faticare nei cantieri, a servire nei bar o ad "accudire figli e mariti"…poco importa perchè c'è sempre un altro allenamento da programmare, c'è già la prossima gara da preparare, con il compeltino pronto per essere indossato, come novelli superman pronti a sconfiggere, con la propria sana passione, la noia del tram tram quotidiano.