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Sicilia: da domani alcune nuove aperture. Restano severe le misure
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Nessuna nuova ordinanza fino ad ora è stata adottata dalla Regione Siciliana rispetto alle disposizioni previste dall’ultimo Dpcm sull’emergenza coronavirus ( Dpcm_20200410 Ultimo ).
Da domani, dunque, anche nell’isola potranno riaprire le librerie, anche se non tutte dicono di essere ancora pronte per quanto riguarda il rispetto delle misure di sicurezza imposte dal governo. La precedente ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci risale a giovedì scorso con il giro di vite relativo alla chiusura dei negozi di generi alimentari anche nei giorni di Pasqua e pasquetta e l’obbligo soft della mascherina. Per le linee generali rimane in vigore l’ordinanza Ordinanza contingibile e urgente n. 16 del 11.04.2020 (151171417_ordinanza) con validità dal 14 aprile 2020 fino al 3 maggio 2020. In questa ordinanza è fatto divieto, tra l’altro, ogni attività motoria all’aperto.
“È vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, compreso il divieto per tutte le attività motorie all’aperto di minori accompagnati da un genitore. È consentito, in caso di necessità, alle persone affette da disabilità intellettive e/o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore, svolgere una breve passeggiata giornaliera in prossimità della propria residenza o domicilio“.
Per quanto riguarda le aperture di domani. In Sicilia “negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all’aperto – si legge -, gli operatori sono tenuti all’uso di mascherina, all’utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante”. Inoltre, nei luoghi dove “non è possibile mantenere la distanza di 1 metro tra persone, è fatto obbligo a ciascuno di coprire naso e bocca con una mascherina o con altro adeguato accessorio”.
Confermata anche la “chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole. Il divieto si applica anche ai servizi di consegna a domicilio, fatta eccezione per i farmaci, per i prodotti editoriali e per i combustibili per uso domestico e per riscaldamento”.