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FIDAL: Progetto Running 2016-2018
È “fresca di digitazione” la notizia sul sito della FIDAL nazionale relativa ad un nuovo progetto, il Progetto Running 2016-2018 (sez. No Stadia), approvato dal Comitato Nazionale venerdi 25 settembre, che apporterà ulteriori modifiche, nei prossimi anni, nelle normative e regolamenti soprattutto nel mondo del running: dalla strada alla pista, dalla corsa campestre ai trail.
Il progetto è stato sintetizzato dalla FIDAL in 5 punti:
- Obbligatorietà del tesseramento FIDAL per la partecipazione a manifestazioni inserite nel calendario FIDAL (l’applicazione terrà conto delle date di scadenza delle convenzioni con gli Enti di promozione sportiva, ma sancisce un principio di notevole significato).
- Maratone e mezze maratone inserite nel solo calendario nazionale (dal 2017; di fatto, non esisteranno più competizioni regionali per queste distanze); successivamente, suddivisione delle manifestazioni secondo un sistema di “labelling” (gold, silver e bronze, a seconda dei servizi erogati, per tutti comunque percorsi omologati).
- Avvio di un ranking nazionale unico per gli atleti, con conseguenti classifiche.
- Semplificazione relativa alla partecipazione degli atleti stranieri (autocertificazione per ciò che riguarda il tesseramento; per i non tesserati, obbligatorietà di presentazione di un certificato medico prodotto anche nel proprio Paese d’origine, ma conforme agli esami diagnostici previsti dalla normativa italiana). Per la parte sanitaria è stato poi dato mandato al Segretario Generale di accertare l’esistenza di condizioni migliorative per i “non tesserati” cittadini dell’Unione Europea.
- Nuovi criteri di tassazione per l’organizzazione di manifestazioni (applicati dal 2017), con vantaggi per le società organizzatrici virtuose sul piano dell’impegno nelle attività federali.
Cosa significa? Cosa c’è di nuovo? Dalla breve notizia giunta dalla Federazione sembra che il movimento di atletica leggera, anche amatoriale, si avvì ad essere incorporato in un sistema di pratiche ed eventi a carattere unitario nazionale.
Il punto 1 non aggiunge nulla di nuovo a quanto eseguito attualmente dai comitati organizzatori. Ad oggi, infatti, i regolamenti delle manifestazioni, anche provinciali, riportano a chiare lettere che gli atleti devono essere in regola con il tesseramento FIDAL in corso. Regolamento che si estende e include gli atleti tesserati con un EPS “convenzionato” con FIDAL.
Il punto 2 etichetta le maratone e mezze maratone in “gold-silver-bronze” a seconda dei servizi offerti dall’organizzazione. Sarà una “gara” da parte degli organizzatori a chi offre di più? … e a che prezzo per gli atleti?
Il punto 3 suggerisce la creazione di una nuova ed aggiuntiva classifica. Alla classifica generale provinciale e regionale si aggiunge una nazionale. La domanda nasce spontanea: quando sarà pubblicato il regolamento? come verranno assegnati i punti? Con quale criterio saranno selezionate le gare su tutto il territorio? Che cosa comporterà, quali vantaggi e svantaggi, apporterà questa nuova classifica nell’organizzazione e proposte di gare sul territorio di ogni Regione? Sarà un vantaggio o uno svantaggio per il turismo locale e regionale?
Il punto 4 semplificherà, a quanto dichiarato, l’accoglienza, la partecipazione e l’invito di atleti stranieri a manifestazione nazionali o internazionali.
Il punto 5 suggerisce dei vantaggi, per chi organizza gare, sul piano economico, in base alla “meritocrazia”. Chi e come si decide chi è meritevole? “Vox Populi” o … “vox Stati”?
Non ci resta che attendere la pubblicazione del testo integrale del progetto per comprendere meglio e nel dettaglio quanto e cosa davvero cambierà e chi avrà maggiori vantaggi dal progetto-normativa.
Testo integrale della notizia: http://www.fidal.it/content/Outdoor-running-via-al-piano-di-riordino/55189
Articolo: Giovanna Barone