Brevi...di corsa

Il Trofeo Carnevale di Acireale nel racconto di Remigio Di Benedetto

Si apre il 30° Grand Prix Regionale di corsa su strada. Come avviene già da diversi anni, siamo nella Piazza Duomo di Acireale circondati dai fantastici carri allegorici del più bel Carnevale di Sicilia. Sono le 9 e sta per essere dato il via alla prima delle 14 gare in programma quest’anno. La corsa fa parte delle sette che serviranno a comporre la graduatoria della Sicilia Orientale. Ma la bellezza dell’ormai tradizionale appuntamento del podismo della Trinacria, e gli “incentivi” di bonus previsti per i podisti “occidentali”, hanno fatto si che ci fosse la partecipazione di atleti provenienti da tutta la Sicilia, siamo oltre 600!

            Lo speaker Giuseppe Marcellino invita i podisti a porsi sulla linea di partenza. Il deus ex machina Ino Gagliardi si agita com’è suo solito. I giudici “spingono” i podisti scalpitanti al di là della linea di partenza. Scorrono i minuti ma non si parte. Ancora qualche foto a cura di Michele Amato che da “Occidente” è venuto a scattarle anche qui a “Oriente”, quindi anche lui merita il bonus. Si sente lo scandire di un finto countdown, faccio scattare il Garmin ma subito dopo mi rendo conto che è un bluff. Finalmente il conteggio alla rovescia è quello vero e il fiume di podisti parte scattando per la lotta delle prime posizioni. Io vengo “travolto” dalla marea di podisti che mi sorpassano sfrecciando ai miei fianchi. Inizio a fare i conti con la “storica” salita di corso Savoia. Sono fermo da 9 giorni causa “acciacchi” muscolari e riprendo oggi l’attività sportiva con il Trofeo Carnevale che non avrei voluto assolutamente perdere. Sono cosciente che la mia “performance” da settantenne “acciaccatello” non potrà essere straordinaria. Nel primo chilometro  sento che il fiato, nonostante il riposo forzato non manca, ma sono “frenato” dai timori che si possano ripresentare i miei acciacchi muscolari. A metà della salita sono ancora “vittima” dei sorpassi di molti podisti. Qualche amico sorpassando fa un cenno di saluto che ricevo con piacere. Incredibilmente in questo tratto che richiede lo sforzo maggiore c’è una coppia di podisti che hanno il fiato sufficiente per parlare della serata appena trascorsa del Festival di Sanremo, beati loro!  Io ho altro a cui pensare. Svoltiamo in corso Italia. La facile discesa mi invita ad accelerare e prendo velocità. C’è però qualche avvallamento nell’asfalto estremamente pericoloso, mi sposto al centro della strada. Arriviamo nella Piazza Indirizzo dove sono schierati i carri allegorici che nel pomeriggio si esibiranno dando vita a uno spettacolo fantastico come ogni anno. Questo pensiero per un momento mi distrae dall’impegno sportivo. Il lungo rettifilo di Corso Umberto mi riporta con il suo fastidioso basolato di pietra lavica alla realtà. Non è il tratto più difficile, ma è il più stressante perché il gonfiabile appare già a grande distanza e non sembra mai arrivare, è quasi irraggiungibile. Termino il primo giro in 10’40”. Ho una ventina di secondi di vantaggio sul programma che ho in testa. Ricevo il gradito saluto dello speaker Marcellino. Inizio la seconda  salita e dopo poco mi sorpassa la compagna di squadra Chiara Barbagallo, penso che inizialmente se la sia presa un poco “comoda”. La vedo andare di buon ritmo, penso che alla fine farà una un buon tempo. Sono sempre “all’ascolto” delle mie gambe e del mio fiato, è tutto ok.  Verso la fine del secondo giro passa Sebastiano Foti che guida questa che è la prima batteria delle due previste. Certamente  Sebastiano dovrà misurare il proprio tempo con quello dei podisti della seconda batteria tra i quali un “certo” Osama Zoghlami reduce da importanti impegni internazionali. Io ho perso qualche secondo rispetto al primo passaggio ma è un inezia. Il punto acqua che sfioro lungo la salita ha molti clienti, ma non io che non sento assolutamente l’esigenza di abbeverarmi. Lungo la salita supero gli ammirevoli ultraottantenni della corsa, Francesco Scarcipino e Salvatore Irrera, complimenti a loro. Terzo e quarto giro per me sono senza scossoni. Perdo ancora qualche secondo e vengo superato da uno dei podisti mascherati in gara. Sembra un Faraone o qualcosa di simile che diventa il mio punto di riferimento senza riuscire mai ad agganciarlo. Al quinto e ultimo giro, dopo essermi scrollato di dosso i timori per la tenuta dei miei muscoli e con il fiato ancora ok, mi impegno per un buon finale. 

La salita è sempre in salita ma alla discesa del corso Italia scendo finalmente di slancio. Alla svolta in piazza Indirizzo ho di fronte il già citato rettifilo dove effettivamente il gonfiabile “fatica ad avvicinarsi”. Mi esibisco perfino in alcuni sorpassi e vengo superato da chi si è conservato un finale ancora più veloce del mio. Finalmente raggiungo il gonfiabile, con il saluto di Giuseppe e la foto, spero, di Michele, si conclude la mia fatica. L’ultimo chilometro è finalmente sotto la barriera dei cinque primi. L’ultimo giro risulta essere il più veloce dei cinque previsti. 53’44” è il tempo finale, 4’25” meno del 2024, una specie di operazione “ringiovanimento”.

            Ma i veri giovani si esibiscono nella seconda batteria. Il vincitore al maschile, Osama Zohglami dell’Aeronautica Militare, brucia il tempo del bravissimo Sebastiano Foti, concludendo la gara in 30’19”  e la simpatica Burundiana Violette Ndayikengurukiye, mette in fila l’altra metà del cielo in 35’14”.

 La manifestazione si conclude. Cesare Mazza è il vero “vincitore” della manifestazione. Con la sua “Correndo per Aci” ancora una volta ha mostrato una organizzazione ottimale. Siamo sicuri che stia già pensando alla prossima edizione. Complimenti a Cesare e a tutti coloro che con lui hanno regalato una giornata sportiva di sano divertimento a centinaia di podisti.

Per chi vorrà ancora divertirsi con il Grand Prix Regionale, l’appuntamento a “Oriente” è  il 9 Marzo ad Aidone e a “Occidente” il 16 Marzo a Sciacca.

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Remigio Di Benedetto

r.dibenedetto@alice.it

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