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Italia da urlo: ancora campione d’Europa

Nuova Impresa per l’atletica azzurra: a Madrid, sotto il sole cocente, gli azzurri conquistano il titolo continentale trascinati da giovani talenti e veterani di valore.

L’Italia dell’atletica scrive un’altra pagina gloriosa della sua storia. A Madrid, nel rovente stadio Vallehermoso, la Nazionale azzurra conquista per la seconda volta consecutiva il titolo europeo a squadre, confermandosi al vertice dell’atletica del Vecchio Continente.

È una vittoria pesante, arrivata in un’edizione segnata da assenze eccellenti: fuori i campioni olimpici Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Andy Diaz, protagonisti a Tokyo 2020. Ma l’Italia ha risposto con forza, affidandosi a una miscela perfetta di senatori affidabili e giovani in rampa di lancio.

Tra i protagonisti di questa cavalcata trionfale spiccano tre nomi:

– Nadia Battocletti, splendida regina dei 5000 metri,

– Leonardo Fabbri, dominante nel getto del peso,

– e soprattutto Larissa Iapichino, autrice della zampata decisiva nel lungo.

Proprio la figlia d’arte – Fiona May, vincitrice della Coppa Europa nel 1997, 1998 e 1999 – ha siglato il punto esclamativo della manifestazione con un balzo di 6,92 metri al quinto tentativo, ribaltando i pronostici e lasciando alle spalle la tedesca Malaika Mihambo (6,84). Una misura arrivata dopo una serie di salti sotto tono, ma che ha avuto il peso dell’oro.

In totale, l’Italia ha raccolto dieci podi oltre alle vittorie individuali: sette secondi posti e tre terzi. Un bottino ricco e costruito con determinazione, tecnica e spirito di squadra. Al termine delle 37 gare, il punteggio finale ha certificato la leadership azzurra:

– Italia 431,5 punti

– Polonia 405,5

– Germania 397

– Olanda 384,5

Dal 2009, anno d’introduzione del nuovo format del Campionato europeo per Nazioni, solo Germania (2011, 2013, 2014) e Polonia (2019, 2021) avevano centrato almeno due vittorie consecutive. Ora anche l’Italia è in questo ristrettissimo club, con la consapevolezza di poter guardare al futuro con entusiasmo.

Per l’atletica azzurra è l’ennesima conferma di un movimento in salute, pronto a recitare un ruolo da protagonista anche nei prossimi appuntamenti internazionali.

“Abbiamo dimostrato ancora una volta – le parole del Presidente – che l’atletica traina tutto lo sport italiano. Vincere la Coppa Europa di atletica non è una sciocchezza, vincere medaglie in atletica è la cosa più difficile di tutte. Ho detto ai ragazzi venerdì, nella nostra riunione, che il giorno prima avevo perso un’altra competizione, di quelle per persone un po’ più grandi, un po’ più anziane, e non mi era piaciuto per niente. E ho chiesto loro di non prendere questa abitudine e di continuare a vincere come hanno fatto in questi quattro anni. Mi hanno dato retta, ne sono contento”. Brillano gli occhi, al presidente della FIDAL, per una squadra solida come roccia. “Orgoglioso? Sì, molto, anzi, moltissimo. In queste occasioni mi sembra di tornare a vestire la maglia azzurra. E’ ovvio che non sia la stessa cosa, mi piacerebbe poter essere al fianco dei ragazzi durante la gara. Però cerco di esserci il più possibile”.

Fonte FIDAL 

Foto FIDAL Grana 

 

 

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