Brevi...di corsa
“Donne che cambiano lo sport” dal salone del libro di Torino
Voci e storie di cambiamento al Salone del Libro con UISP

Nella cornice ispiratrice del Salone del Libro, UISP ha organizzato il talk “Donne che cambiano lo sport”, un incontro intenso e appassionato che si è tenuto nella Sala Olimpica. Protagoniste dell’evento, donne straordinarie che hanno trasformato lo sport in uno strumento di emancipazione, diritti e cambiamento culturale.
Un titolo eloquente – “Diverse storie, un unico e potente obiettivo” – ha riunito attiviste, accademiche e dirigenti che hanno condiviso esperienze concrete di lotta agli stereotipi, di promozione dell’inclusione e di parità di genere nel mondo sportivo.
Apre il talk Nasim Esqui, formatrice UISP, ex kickboxer e climber iraniana, oggi voce libera per i diritti delle donne. “In Iran, la montagna era libertà. Ora, attraverso lo sport, parlo per chi non ha voce. Ogni nuova via che traccio nel mondo è dedicata a una causa sociale: ‘Woman Life Freedom’, ‘End Child Marriage’, ‘Rise Up for Human Rights’. Non mi fermerò finché a tutte e tutti non saranno garantiti i propri diritti.”
Deniz Ali Asghari Kivage, avvocatessa e attivista di Torino Città per le Donne, ha rilanciato l’importanza della rappresentanza femminile ai vertici decisionali, anche nello sport: “Serve la nostra voce nei luoghi in cui si decide, perché solo chi vive una discriminazione ne percepisce l’urgenza.” Tra i progetti da lei seguiti: la Libera Scuola Masha Amini, nata per ricordare la giovane uccisa dalla polizia morale in Iran.
Cristina Mosso, docente di Psicologia all’Università di Torino e collaboratrice UISP, ha evidenziato dati chiave: “Secondo CENSIS, il gap sportivo di genere si sta riducendo, ma resta enorme il divario dirigenziale: solo il 27% delle donne italiane è in ruoli apicali, contro il 51% in Svezia. Serve un’azione collettiva: formazione, ricerca e accesso reale ai progetti.”
Paola Voltolina, responsabile UISP per le Politiche di Genere, ha sottolineato come la Carta europea dei diritti delle donne nello sport resti ancora oggi un traguardo lontano.
Patrizia Alfano, vicepresidente UISP Piemonte APS, ha aggiunto: “La Carta europea dei diritti delle donne nello sport”, nata nel 1985, è stata un passo rivoluzionario: per la prima volta si metteva nero su bianco la necessità di difendere le atlete, spesso penalizzate nei contesti sportivi e agonistici. Nel 2000 è nata Assist un’associazione che opera per i diritti collettivi delle atlete e delle operatrici e operatori dello sport femminile. Siamo orgogliose di essere state le prime a sollevare un tema così urgente. Oggi ci occupiamo dello sport quotidiano vissuto da tutte le donne, valorizzando non solo le prestazioni, ma anche il loro ruolo nei luoghi decisionali. Perché lo sport è cultura, è stile di vita, è libertà. Ed è anche una potente forma di indipendenza e protagonismo femminile, fondamentale per incidere su spazi di potere ancora troppo spesso dominati da logiche maschili. Vogliamo affermare una visione diversa, che ci appartiene come donne, e trovare o creare gli spazi per esprimerla.”
UISP continua a investire in formazione e progetti, valorizzando il contributo delle donne come motore di innovazione sociale e culturale. Questo incontro lo ha dimostrato: lo sport è cultura, diritto e strumento di cambiamento.
da cs Uisp Piemonte