Pista, strada & trail

Oderzo: vince Faniel, U20 sul podio

Nella classica su strada in Veneto si impone l’azzurro, tra le donne prevale la slovena Lukan. Terza la squadra italiana maschile, quarto il team femminile nell’incontro internazionale

La vittoria di Eyob Faniel nella 28esima Corsa Internazionale Oderzo Città Archeologica, il terzo posto della squadra azzurra maschile nel Trofeo Opitergium International Road Race under 20. Pomeriggio di corsa in provincia di Treviso con il successo di Faniel, già primatista italiano di maratona e mezza, che passa dal terzo posto dell’anno scorso al primo di questa edizione. Il 32enne vicentino delle Fiamme Oro trionfa in una volata a tre fermando il cronometro a 29:20 sui 10 chilometri, stesso tempo attribuito anche ad Ahmed Ouhda (Esercito) e al keniano Bonface Njiru. Una gara incerta sino all’ultimo, vissuta sulla fuga di cinque atleti, con il burundese Jean Marie Vianney Niyomukiza (Libertas Unicusano Livorno) e il trevigiano Nicolò Bedini (Gp Parco Apuane) a completare il gruppetto dei battistrada. Oderzo continua a parlare italiano, a livello di gara maschile assoluta: quello di Faniel è il quinto successo azzurro nelle ultime cinque edizioni, dopo Lorenzo Dini nel 2019, la doppietta di Pietro Riva nel 2022 e 2024, e l’acuto di Pasquale Selvarolo nel 2023. “Ho vinto con il cuore, oggi proprio non ne avevo”, ha detto Faniel, accolto sul traguardo dalle figlie Wintana e Liya. “Sto preparando una maratona e sono in piena fase di carico. Ho corso senza aiutare gli altri, me ne scuso, ma sarebbe bastata una piccola variazione di ritmo e mi avrebbero staccato. Ringrazio tutti per il grandissimo tifo, Oderzo è una gara unica”.

A dominare la gara femminile di 5 chilometri è Klara Lukan. La 24enne slovena non ha perso la forma che tre settimane fa l’ha portata al bronzo sui 10 km nei recenti Europei su strada e si invola subito in solitaria. Alle sue spalle si forma un terzetto composto dalla britannica Verity Ockenden e dalle azzurre Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco) e Federica Del Buono (Carabinieri). Mentre la vincitrice Lukan va a chiudere in 15:09, l’ultimo giro decide le posizioni di rincalzo con Ockenden (15:39) che precede Majori in volata (15:42), quarta Del Buono (15:49), reduce dalla fatica dell’esordio nella mezza maratona a Padova. “Oderzo è sempre un contesto meraviglioso per correre: l’anno scorso seconda, quest’anno prima. Ho ricevuto anche un grande supporto da parte del pubblico”, spiega Lukan, con Majori che sorride per il terzo posto: “Peccato per la volata persa, ma sono contentissima per il risultato. Oderzo è una piazza di prestigio, questo podio vale molto”.

Nell’ottava edizione dell’incontro internazionale giovanile, l’Italia sale sul podio con gli under 20 che finiscono terzi a squadre.

Passo leggero, sguardo deciso: lo svedese Sebastian Lörstad rompe gli indugi quasi subito e poi fa corsa solitaria sino al traguardo di piazza Grande, confermando il successo del 2024. Diciassette anni compiuti da pochi giorni, bronzo nei 3000 metri agli Europei under 18 di Banska Bystrica nel 2024 dietro all’azzurro Borromini, chiude in 29:09 nei 10 chilometri e quindi oltre un minuto e mezzo meglio del tempo realizzato l’anno scorso, quando però si corse sull’asfalto bagnato dalla pioggia. Il primo a uscire dal gruppo e lanciarsi vanamente all’inseguimento dello svedese è il serbo Sergej Kostic, arrivato a 1:24 dal vincitore (30:34), terzo il francese Nadim Mameche (31:12). Tra gli azzurri sesto Giacomo Bellillo (31:20), decimo Stefano Perardi (31:47) e undicesimo Diego Poletto (31:58), poi Bryan Schiaratura, ventesimo (33:11) e Riccardo Andreatta, ventiduesimo (33:37). Alla Svezia anche la vittoria nella classifica squadre, basata sulla somma dei tre migliori tempi: 1h32:49 la prestazione complessiva di Lörstad e compagni, seguiti dalla Francia (1h33:48) e dall’Italia (1h35:05).
 

Svezia sul gradino più alto anche nella prova femminile con Carmen Cernjul che va in fuga poco oltre la metà dei 5 km di gara. L’ultima a cedere è la connazionale Fanny Szalkai e la doppietta si riflette inevitabilmente sulla classifica di squadra, che vede la Svezia (49:34) prevalere su Inghilterra (50:19) e Francia (51:23). Cernjul, che arriva dalle distanze corte (bronzo negli 800 metri alla rassegna continentale U18) ferma il cronometro a 16:12, Szalkai arriva a 13 secondi (16:26), terza è l’inglese Lucy Wilkinson (16:32). L’Italia, quarta per team (51:54), brilla con Licia Ferrari che è sesta in volata con la ceca Jana Johanova (16:45 per entrambe). Le altre azzurrine: Federica Borromini, quindicesima (17:32), precede Viviana Marinelli (16esima in 17:37) e Sofia Sidenius (17esima con 17:38), poi chiude Daniela Maugini, venticinquesima (18:32).

Mauro Ferraro (FIDAL Veneto)

(foto Atleticamente/organizzatori)

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