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L’atletica leggera non dimentica e ricorda il sacrificio di Vito Schifani
Il ricordo è vita è passato che non si può cancellare. E oggi in apertura del CdS assoluto regionale in corso di svolgimento a Palermo, Ala Zoghlami e Larissa Iapichino, atleti della nazionale italiana in forza alla Polizia di Stato, hanno voluto ricordare insieme a Salvatore Gebbia presidente del comitato regionale della Fidal Sicilia, la figura di Vito Schifani loro collega di “pista” e di divisa, morto nella strage di Capaci.
Schifani ottimo quattrocentista, nel giro della nazionale, morì in quel drammatico 23 maggio del 1992, a soli 27 anni. Guidava la Croma che apriva la scorta di Giovanni Falcone. Sua moglie aveva 22 anni e il figlio solo 4 mesi. Un servitore dello Stato, un martire che insieme agli altri agenti uccisi e a tutte le vittime della mafia, vivono ancora grazie al ricordo.
L’atletica leggera ricorda non dimentica e grazie ad atleti come Ala e Larissa conosce il valore del sacrificio.
Foto Salvo Barbagallo