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Aumentano le tariffe per l’utilizzo dello Stadio delle Palme: insorgono le società palermitane

Non vanno giù gli aumenti predisposti dall'amministrazione comunale a seguito del piano di riequilibrio. Un impianto che, oltre ad ospitare quotidianamente atleti e giovanissimi, si prepara nei prossimi mesi ad ospitare due kermesse nazionali

L’amministrazione comunale di Palermo ritocca al rialzo e in maniera robusta, le tariffe per la fruizione dello stadio delle Palme Vito Schifani e le società di atletica leggera insorgono e stavolta si arrabbiano anche. Nel corso di un incontro on line, i responsabili delle ASD palermitane, hanno stilato un documento unitario che in queste ore sta per essere recapitato all’assessore allo sport del comune di Palermo Paolo Petralia e per conoscenza al presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando e  al presidente della V commissione consiliare (che si occupa anche di sport) Barbara Evola. 

La “missiva” è chiara e non lascia intendere alcuna interpretazione. Uno stadio delle Palme “vuoto a perdere”, che non rispetta gli standard di qualità e sicurezza. Lungo e triste l’elenco dei guai che affliggono l’impianto di viale del Fante. Manca il materasso del salto in alto, manca del tutto la struttura del salto con l’asta,  non sono state ancora acquistate le attrezzature  tecniche: ostacoli, blocchi di partenza, attrezzi, siepi, ritti, contagiri, campana. Al restyling che lasciava presagire un futuro diverso per lo stadio di atletica palermitano, non è seguito nulla, solo abbandono. La manutenzione continua ad essere una chimera: la pista, già a fine settembre scorso si presentava con tutta la segnaletica orizzontale scolorita, ciuffi d’erba che germogliano indisturbati lungo le corsie, con il prato in perenne stato di abbandono. Per non parlare dell’impianto d’irrigazione inefficiente da diversi anni, mai ripristinato con l’erba viene tagliata solo occasionalmente. Capitolo spogliatoi, pochissimi gli arredi e quei pochi che ancora esistono sono vecchi e obsoleti.  Sul fronte sicurezza va ancora peggio: l’unico defibrillatore presente è “scaduto” e in attesa di revisione perché sprovvisto delle batterie, mentre non esiste una infermeria di pronto soccorso. In generale l’impianto versa in condizioni igienico – sanitarie pessime ed è costretto a fare i conti con la mancanza cronica di personale. Ciliegina finale sulla torta l’impianto continua ad essere inagibile per il pubblico. 

Nel documento le ASD chiedono, tra le altre cose, la sospensione immediata degli aumenti delle tariffe e la revisione delle fasce di pagamento, una data certa per il totale completamento della ristrutturazione tecnica, l’elaborazione di un piano periodico per la manutenzione dell’impianto, il rifacimento del prato e il  ripristino dell’impianto d’irrigazione, la fornitura di nuovi arredi per gli spogliatoi, la dotazione di un nuovo defibrillatore e di un locale da adibire ad infermeria per primo soccorso, la presenza di un magazziniere, responsabile della consegna e restituzione degli attrezzi, la messa in opera di sistemi di controllo automatizzato agli ingressi, la vigilanza nei giorni di chiusura dell’impianto e il ripristino permanente dell’agibilità.

Chiedono quello che in una città “normale” dovrebbe essere di  routine in un impianto sportivo e che invece non è normale in una città come Palermo, che si ricorda solo occasionalmente e in determinate occasioni (che fanno più che altro vetrina) cosa voglia significare fare sport nella nostra città.  Nel frattempo il primo passo ufficiale è la presentazione del documento, il secondo sarà un incontro chiesto dai responsabili delle asd con l’assessore. Incontro che potrebbe avvenire già nelle prossime ore. 

 

 

 

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