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World Relays: 4×100 donne e 4×400 mista si vestono d’oro…super Mangione!

A Chorzow (Polonia) il quartetto del miglio (con Scotti, Trevisan, Mangione e Re, 3:16.60) e quello veloce al femminile (Siragusa, Hooper, Bongiorni e Fontana, 43.79) salgono sul gradino più alto del podio. Seconda la 4x100 uomini (39.21). Ancora una splendida prova di Alice Mangione

Due vittorie, un  secondo, un quarto e un quinto posto. Il bottino azzurro alle World Relays di Chorzow è straordinario, e completa il successo già decretato ieri, in fase di qualificazione, con l’en-plein di ammissioni alle finali (cinque staffette promosse su cinque) e, conseguentemente, sia ai Giochi Olimpici di Tokyo (dove erano tre i pass mancanti), sia ai Mondiali di Eugene 2022. Questa sera, in una sessione di gare condizionata dalla temperatura autunnale (sempre al di sotto dei 10 gradi), finiscono sul gradino più alto del podio i quartetti della 4×400 mista (Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione, Davide Re), primo in 3:16.60, e quello della 4×100 donne (Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana), capace di 43.79. Problemi nei cambi minano purtropo il rendimento della staffetta 4×100 uomini (Eseosa Desalu, Marcell Jacobs, Davide Manenti e

Foto Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Filippo Tortu), miglior crono delle qualificazioni ieri, e oggi seconda in 39.21 (dopo le squalifiche di Brasile e Ghana) alle spalle del Sudafrica (38.71). L’analisi delle singole frazioni di corsa evidenzia lo straordinario 8.91 di Jacobs, a precedere i fatali errori nei cambi. Quarta piazza per la 4×400 uomini (Lorenzo Benati, Alessandro Sibilio, Brayan Lopez, e Vladimir Aceti), impreziosita dal 45.38 dell’ultimo frazionista, autore di una notevole rimonta, e quinta per la 4×400 donne (Raphaela Lukudo, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Ayomide Folorunso).

4x400m mista – finale – Si comincia col botto. L’Italia è per la prima volta sul gradino più alto del podio delle World Relays, grazie ad una prova maiuscola di Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione e Davide Re. E va detto subito che per quello che si era visto ieri nelle batterie, il pronostico è pienamente rispettato, perché il successo del team azzurro, davvero mai in discussione, si era intuito fin dall’esordio in questo mini torneo. Buon avvio di Scotti, con rimonta nei metri finali sul Brasile che consente a Giancarla Trevisan di partire agganciata alla testa della corsa. Sul rettilineo conclusivo, l’italiana produce una rimonta prodigiosa, al punto che Alice Mangione può partire in solitaria, nettamente al comando. La frazione della siciliana (cronometrata in 51.76!) mette di fatto la parola fine alla gara, con Re che riesce ad amministrare il vantaggio e tagliare il traguardo in 3:16.60 (split: 46.29; 52.17; 51.76; 46.38). Non arriva il record italiano (fissato nel primo crono al di sotto dei 3:16.00) ma con queste condizioni atmosferiche difficle attendersi di meglio. Podio completato da Brasile (3:17.54), e Repubblica dominicana (3:17.58). 

Foto Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

4x100m donne – finale – Ancora una volta le sprinter di casa Italia, quasi mai nei pronostici della vigilia (come a Doha, dove senza clamori entrarono in finale conquistando la qualificazione olimpica) regalano una sorpresa. Solo che questa volta la sorpresa è davvero straordinaria, e prende le forme di una clamorosa vittoria nelle World Relays, conquistate da Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana in 43.79L’errore nell’ultimo cambio (con il testimone che praticamente si ferma per evitare la squalifica) sottrae all’Olanda una vittoria ormai praticamente già ottenuta, ma questo non sminuisce il valore delle ragazze italiane, perché , in fin dei conti, si tratta della dura legge delle staffette: che toglie (come accaduto qualche istante prima con gli uomini) e poi, talvolta, restituisce. Vittoria Fontana è superlativa (10.47 la sua frazione lanciata) e taglia il traguardo con lo stupore sul volto, prima di sciogliersi in lacrime con le compagne, avvolte nel tricolore. Sul podio Polonia (44.10) e Olanda (stesso tempo). Nota a margine. Il buon lavoro del gruppo veloce è confermato anche dall’esito positivo del cambio operato nel quartetto alla vigilia: l’ingresso della Fontana e lo spostamento in prima della Siragusa non creano difficoltà nel meccanismo dei cambi.

Fonte Fidal

Foto Fidal/Colombo

 

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