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Le azzurre della 4×100 preparano sulla pista del Cus Catania le Olimpiadi di Tokyo

Più di una settimana di lavoro intenso, cominciato l’8 gennaio e che terminerà domenica 17. Le atlete azzurre, si stanno allenando sulla pista del CUS Catania, agli ordini del responsabile del settore velocità della Federazione Filippo Di Mulo

Più di una settimana di lavoro intenso, cominciato l’8 gennaio e che terminerà domenica 17. Le staffettiste della 4×100 italiana si stanno allenando sulla pista del CUS Catania. Le azzurre lavorano agli ordini del responsabile del settore velocità della Federazione Filippo Di Mulo. Parte proprio da Catania e dalle strutture della Cittadella Universitaria la loro corsa nell’anno olimpico che le porterà ai Giochi di Tokyo a cui si sono qualificate nel corso dei Mondiali di Doha del 2019, stabilendo fra l’altro il nuovo record italiano e qualificandosi per una finale iridata che mancava da 28 anni. Allo stage di Catania hanno partecipato Irene Siragusa, Johanelis Herrera Abreu, Zaynab Dosso, Vittoria Fontana, Dalia Kaddari. A coadiuvare il prof Di Mulo, il tecnico federale Giorgio Frinolli. Assenti Anna Bongiorni, che sta recuperando da un infortunio, e Gloria Hooper che, risiedendo in Inghilterra, è al momento impossibilitata agli spostamenti data la pandemia.

Sarà una stagione intensa che vedrà un passaggio fondamentale a maggio in Polonia, per le qualificazioni ai Mondiali del 2022 e poi, ovviamente, l’appuntamento più atteso con le Olimpiadi.

“A causa della pandemia – spiega Filippo Di Mulo – l’ultimo stage di questo tipo si era svolto nel gennaio dello scorso anno a Tenerife.  Solitamente in questo periodo andavamo all’estero per trovare un po’ di caldo. Adesso, non potendo farlo, abbiamo optato per Catania che, per quanto riguarda l’Italia, è una delle poche sedi dove possiamo trovare condizioni climatiche adeguate. Stiamo lavorando in funzione delle Olimpiadi e, in programma, abbiamo altri due raduni per preparare i Campionati mondiali di staffetta che si terranno a maggio in Polonia. Appuntamento importante per due motivi: perché ci giocheremo la qualificazione per i Mondiali di atletica del 2022 che si terranno ad Eugene, negli Stati Uniti, e perché è l’occasione per poter rientrare nelle competizioni e testare il valore della nostra squadra in vista dei Giochi di Tokyo”.

“E’ un onore – dice il presidente del CUS Luigi Mazzone – ospitare da noi le atlete della nazionale italiana. Il CUS Catania, a livello di atletica leggera, ha una tradizione importante, con tecnici affermati come il professor Di Mulo e atleti significativi, sia attuali come per esempio Alessia Carpinteri, sia passati come Anita Pistone. A livello impiantistico, penso che questo stage sia un fiore all’occhiello per il CUS e per l’Università. Vuol dire che abbiamo impianti che fanno gola anche alle Federazioni che possono far allenare i propri atleti da noi, sapendo inoltre che il lavoro di preparazione è conciliabile con un clima quasi unico. Spero che sia il primo di altri e successivi allenamenti che si potrebbero tenere nelle strutture del CUS Catania”.

“Il 2020 – esordisce Irene Siragusa – è stato un anno difficile per tutte le categorie in Italia. Per noi atleti è stato particolarmente duro vedersi cancellare le Olimpiadi che erano molto vicine. Quello che ne è seguito, è stato problematico non tanto dal punto di vista fisico perché fortunatamente abbiamo potuto continuare ad allenarci anche a casa o intorno a casa. E’ stato più difficile dal punto di vista mentale perché perdere un obiettivo così grande non ha aiutato, soprattutto dopo un percorso durato più di 4 anni. Adesso, torniamo a vedere l’obiettivo dei Giochi. Ci siamo e possiamo farci valere. I Mondiali di Doha? Quasi una magia.  Arrivavamo all’appuntamento come outsider e dopo un anno difficile in cui avevamo subito anche degli infortuni. Volevamo riscattarci e ci siamo sorprese di noi stesse già correndo nella batteria. Abbiamo stabilito (insieme a Herrera, Bongiorni e Hooper), il record italiano che ci ha permesso poi, grazie alla squalifica del Brasile, di entrare in finale e di strappare una qualificazione diretta alle Olimpiadi. Abbiamo saputo di avere ottenuto il pass per i Giochi mentre eravamo intervistate in diretta dalla Rai e la nostra esultanza è diventata uno dei video più visti sui social”.

“Qui è tutto bellissimo – afferma Johanelis Herrera – questo sole, al Nord ce lo sogniamo. Io sono di Vicenza e mi alleno veramente al freddo. La struttura oltretutto è bellissima: sia la pista che la palestra, che fa invidia a chiunque. E poi il clima: vedere il mare a pochissimi metri dalla pista è una cosa stupenda. Siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo fatto a Doha nel 2019. A Tokyo, vogliamo migliorarci. Oltretutto abbiamo nuove componenti della squadra. Ragazze molto giovani che hanno voglia di fare e che a noi compagne hanno fatto da subito una buona impressione. L’obiettivo? I record sono fatti per essere battuti e quindi vorremmo ritoccare il record italiano. La ciliegina sulla torta sarebbe logicamente raggiungere la finale olimpica”.

da CS

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