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Inquinamento e Covid-19: medici contro la mezza di New Delhi

Arvind Kumar, fondatore della Lung Care Foundation avverte: "Abbiamo livelli di inquinamento alti e il rischio di coronavirus"

La mezza maratona di New Delhi, in programma per domenica, rischia di essere un suicidio. All’ormai conclamato problema dell’inquinamento dell’aria della capitale indiana si somma quest’anno anche il forte rischio di contagio da Covid-19. New Delhi ha finora registrato mezzo milione di casi di coronavirus. E i medici del Paese hanno lanciato l’allarme in cui avvertono gli atleti del grave rischio per la salute.

La detentrice del record mondiale di maratona femminile, la keniota Brigid Kosgei, e il due volte vincitore maschile, l’etiope Andamlak Belihu, sono tra i 49 super atleti che corrono la gara di 21 chilometri, mentre migliaia di dilettanti parteciperanno “a distanza”.

Gli organizzatori assicurano “il più alto livello di standard di sicurezza, con zone biosicure” per la gara che inizierà dallo stadio Jawaharlal Nehru. Ma con New Delhi che registra più di 500 mila casi di Covid e la qualità dell’aria nella capitale più inquinata del mondo che oscilla tra “malsana” e “pericolosa”, gli esperti di salute hanno detto che gli atleti dovrebbero pensarci due volte. “Questa volta sarà un suicidio per i runner prendere parte alla gara. Abbiamo livelli di inquinamento così alti, abbiamo il rischio di coronavirus“, ha detto Arvind Kumar, fondatore della Lung Care Foundation.

“Con la presenza della doppia minaccia se le persone continuano a correre nonostante sappiano tutto, beh, non ho parole per esprimere la mia angoscia”, ha aggiunto. “Che tu sia un runner professionista internazionale o un ragazzino di un villaggio, il potenziale di un agente dannoso rimane lo stesso”, ha spiegato il medico. Randeep Guleria, direttore dell’All India Institute of Medical Sciences, il principale ente di ricerca del Paese, ha detto che “in una situazione ideale” la gara non dovrebbe tenersi.

“A causa degli alti livelli di inquinamento atmosferico, fare esercizio all’aperto con questo tempo a volte può portare ad un aggravamento dei problemi polmonari”, ha sottolineato. “Ne risentirebbero anche i polmoni di persone super allenate”, ha aggiunto. Solitamente partecipano alla gara anche migliaia di dilettanti, ma a causa del coronavirus è stato detto loro di percorrere tra mercoledì e domenica il percorso scelto tra loro e di registrare il loro tempo su un’app. 

FONTE: AGI

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