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Golden Gala sensazionale: Duplantis decolla a 6.15

Mai nessuno così in alto nell’asta all’aperto: il Golden Gala Pietro Mennea 2020 è baciato dal 6,15 di Armand Duplantis, il sensazionale primatista del mondo che supera la migliore prestazione di sempre outdoor di Sergey Bubka (6,14 nel 1994) e illumina una stupenda tappa italiana della Wanda Diamond League. Lo svedese ventenne che nella stagione indoor aveva fatto impennare il primato del mondo a 6,18 impressiona anche allo Stadio Olimpico di Roma, purtroppo senza pubblico, firmando la prestazione tecnica più prestigiosa (Memorial Primo Nebiolo), sotto gli occhi del presidente della World Athletics Sebastian Coe e del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, accolti dal presidente FIDAL Alfio Giomi

ASTA NELLO SPAZIO – Il “cannibale” azzanna Roma. Alla prima l’asticella balla, cade di un nulla. Alla seconda resta su. Adesso, una domanda: ve lo immaginate il boato dell’Olimpico con 40.000 spettatori? Magari tornerà il prossimo anno per scalare altri centimetri, Armand “Mondo” Duplantis. La stella dell’atletica mondiale incanta il Golden Gala e offre un’altra dimostrazione di talento senza pari, scalzando Sergey Bubka dal trono di miglior saltatore all’aperto della storia (6,14 a Sestriere nel 1994). Lo svedese allenato dal papà Greg scherza a 5,45, va sul velluto a 5,70, passeggia a 5,80, e incappa in una “x” a 5,85. Niente paura, al tentativo successivo fila liscio. Si entra nello “stargate” dei sei metri, misura mitica che all’Olimpico non è stata mai domata da alcun funambolo. Ma Duplantis è di un’altra dimensione e la divora. A quel punto, l’ambizione che aveva dovuto riporre nello zainetto in altre cinque occasioni, prende corpo sotto la Curva Nord: 6,15! ”È folle, è stata una gara lunghissima per me, ma negli ultimi due salti ho trovato il ritmo giusto. Adesso farò un po’ di festa ma resterò sempre concentrato per l’ultima tappa della Diamond League a Doha. Dopodiché… relax e party. Come ho ottenuto questo risultato? Doveva arrivare da tempo. Sentivo sulle spalle la pressione della gente. Mi chiedevano sempre di questo record: ecco, l’ho fatto, così smettono di chiedermelo! Mi dispiace soltanto che oggi non fossero qui con me allo stadio papà e mamma”. Nella storia del Golden Gala, l’asta ha un posto speciale. Da queste parti, erano stati stampati i record del mondo nel 1983 (Vigneron, 5,83), nel 1984 con la lotta titanica tra Vigneron e Bubka (5,91 e 5,94) e nel 2008 dalla zarina Yelena Isinbaeva (5,03). La super sfida si era aperta con una cattiva notizia per i tifosi azzurri: Claudio Stecchi out, fastidio a un ginocchio in riscaldamento e il fiorentino delle Fiamme Gialle fresco di 5,82 ha potuto soltanto assistere alla gara da spettatore. E che gara: oltre al marziano, 5,80 del record belga per Ben Broeders, stessa misura per il filippino Ernest Obiena.

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