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A Palermo c’è il ‘Parco dei Suoni’

L'inaugurazione della prima parte dei lavori all'"Istituto dei ciechi" ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Chico Florio.

È stato presentato nei giorni scorsi, presso l’Istituto dei Ciechi “Florio Salamone” in via Angiò, 27 (traversa via Montepellegrino), a Palermo, il ‘Parco dei Suoni‘, primo stralcio dei lavori di riqualificazione della struttura storica che accoglie persone con diversi tipi di disabilità, non solo visiva, che verranno terminati presumibilmente entro marzo 2020.

Si chiama “Parco dei Suoni” il nuovo spazio inclusivo situato all’interno dell’Istituto dei Ciechi “Florio Salamone”. 

Uno spazio di inclusione sociale e di aggregazione all’aperto riservato e progettato appositamente per persone con disabilità nonché dotato di strutture, strumenti e attrezzature utili allo svolgimento di diverse attività.

Tra questi, un percorso sonoro, un’area di gioco ed una piccola pista di atletica, un campo polivalente, uno campo per il tiro con l’arco e un centro per la pet therapy con i cavalli ed altri animali.

L’opera, è la prima di una serie di interventi che verranno effettuati lungo l’area situata all’interno della struttura e i lavori, nella loro totalità, verranno completati presumibilmente entro marzo 2020. “Occorrono 150 mila euro per completare i lavori e – come riferisce il presidente dell’istituto Tommaso Di Gesaro – se qualcuno volesse aiutarci, ne saremmo davvero felici”.

Da luogo storico a luogo di integrazione ed inclusione sociale

Si tratta di uno spazio di grande importanza storica – è stato affermato in conferenza – che, oggi, viene restituito alla città e rappresenta la realizzazione di un sogno per chi ha contribuito alla sua creazione e ha creduto fortemente in questo progetto, ma anche per tutti coloro che ne usufruiranno.

Tante luci, ma anche tante ombre e difficoltà sono all’ordine del giorno, problemi che, anche grazie alle istituzioni e a tutti coloro che vorranno contribuire al miglioramento di questo impianto, si potranno risolvere

«Il progetto è importante non solo per ciò che offre alla comunità – ha detto il Deputato regionale pentastellato Roberta Schillaci nel suo intervento in conferenza – ma, soprattutto, per le potenzialità che lo stesso ha di poter essere un concreto strumento di inclusione ed integrazione sociale per la città.

Nel disegno di legge che sta per arrivare in Commissione – ha spiegato la Schillaci – c’è un articolo dedicato interamente al Parco della Salute proprio per sottolineare il valore che l’amministrazione attribuisce a questo tipo di iniziative».

«L’idea della famiglia Florio – ha detto Chico Florio – è sempre stata quella di creare un sistema sociale sostenibile. Qualora mi venisse data la possibilità di far parte del consiglio di amministrazione di questo istituto, luogo in cui ha vissuto mia madre e in cui sono cresciuto, sarebbe per me importante fare in modo che vada avanti e possa proiettarsi verso un futuro di innovazione e potenziamento tecnologico».

Articolo da contenuto esterno a firma Sabrina Longi

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