Circuiti di Sicilia

Trekking in provincia di Caltanissetta? Si può…

Riceviamo e pubblichiamo questo articolo che racconta tre sperienze di trerkking nel territorio di Caltanissetta, esperienze tutte da viviere...

In provincia di Caltanissetta è possibile fare trekking in territori, dal punto di vista geologico e paesaggistico, completamente differenti tra loro. Infatti dalle cime dei monti Erei, a nord della provincia tra Resuttano e Sutera, si passa ai dolci pendii argillosi lungo il fiume Salso, tra Sommatino e Riesi, fino alla sugherete di Niscemi ed alle dune sabbiose delle spiagge gelesi. Per di più è possibile fare “archeo-trekking” in prossimità di siti archeologici come Sophiana (Mazzarino) e Sabucina (Caltanissetta) o di siti di ‘archeologia industriale’ rappresentati dalle numerose miniere abbandonate, sia di zolfo che di gesso, diffuse in quasi tutta la provincia. Infine è possibile imbattersi in borghi di campagna oramai quasi disabitati oppure abbandonati e considerati perciò: “borghi fantasma”.

Il termine anglosassone “trekking” in realtà intende l’attività di camminare in mezzo alla natura ma anche di pernottare in tende o rifugi di fortuna, ragion per cui queste attività non possono durare meno di un giorno. Le mie tre esperienze riguardano invece l’escursionismo, cioè quella attività che prevede camminate più o meno lunghe in percorsi naturalistici o di campagna della durata di alcune ore e comunque non più di un giorno, unendo sano sport all’amore per la natura. Mentre si parla di “hiking” quando nell’attività escursionistica prevale l’aspetto sportivo.

Nella nostra provincia vi sono diversi tra gruppi spontanei, comitati e associazioni che organizzano escursioni nei nostri territori: ‘Trekking Sommatinese’, ‘Mazzatrek’, ‘WWF Sicilia centrale’, ‘Legambiente Caltanissetta’, LIPU Niscemi (che da diversi anni organizzano il ‘CicognaDay’ http://www.lipuniscemi.it/tag/cicogna-day/), LIPU Riserva biviere di Gela, LIPU Caltanissetta e tanti altri ancora che trovate in rete.
Ovviamente è possibile anche organizzarsi in proprio ma è consigliabile raccogliere informazioni sul percorso e sulla zona, fare dei sopraluoghi e soprattutto non intraprende escursioni da soli.

Queste sono le escursioni che ho svolto questo inverno:
Borgo e Miniera Gallitano (con Trekking Sommatinese): Si tratta di un gruppo spontaneo di appassionati sommatinesi che ogni mese organizza queste escursioni pubblicizzandole sulla propria pagina Facebook. Un percorso facile, di circa 5 km, su strada in terra battuta nel territorio del comune di Mazzarino. Abbiamo visitato i pochi resti di una solfare dismessa negli anni ’60 e un borgo rurale costruito negli anni ’50 a seguito di una riforma agraria (ERAS: Ente per la Riforma Agraria in Sicilia) e rimasto completamente disabitato. Un itinerario costituito da verdeggianti campi di grano, splendidi mandorli in fiore ed in lontananza una fumante Etna. Non sono mancate poi, da parte delle guide, le spiegazioni storiche, geografiche e topografiche.

Miniera Trabia-Tallarita (con Mazzatrek): Altro gruppo spontaneo di appassionati mazzarinesi che pubblicizzano le escursioni sulla propria pagina Facebook. Il percorso di 7 km, tra il territorio di Riesi e Sommatino, si è dimostrato pure facile e quasi per intero su strada in terra battuta. Vi è stata la possibilità di costeggiare per 2 km il fiume Salso regalandoci paesaggi fluviali a cui noi siciliani non siamo abituati. Inoltre abbiamo visitato la più grande solfara d’Europa, il borgo minerario annesso, disabitato e diroccato, ed è stato anche possibile visitare il museo regionale della miniera Trabia-Tallarita. Anche in questo caso non sono mancate le spiegazioni storiche, geologiche e topografiche
Da Prestianni al villaggio Santa Rita (con il WWF Sicilia centrale): Le guide del wwf hanno organizzato questa escursione nel territorio nisseno tra i due borghi di campagna ancora abitati. Abbiamo costeggiato un grandissimo bosco di eucalipti gestito dalla forestale, guadato un torrente (vallone dell’Anguilla, affluente del Salso) e svolto una parte del percorso in pieno terreno. A causa anche del dislivello il percorso è stato mediamente difficile e della lunghezza di ben 10 km. Le guide in questo caso si sono più concentrate a dare spiegazioni di carattere faunistico e floristico.

Queste esperienze hanno entusiasmato tutti i partecipanti, molti dei quali hanno scoperto ed osservato la ricchezza della nostra flora selvatica, la spettacolarità dei nostri paesaggi e l’archeologia industriale costituita dalle nostre miniere. In più abbiamo tutti provato l’effetto benefico ed antistressante che provocano queste sane e salutari escursioni nelle nostre belle e rigogliose campagne. Il consiglio che vi do è quello di provare a fare una di queste esperienze escursionistiche: farà bene al vostro corpo, alla vostra mente e alla vostra cultura personale.

di Antonio Picone

dal blog https://lantennaonline.it/

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