Interviste Racconti Editoria
Il Salto il Alto in Sicilia…di Michelangelo Granata
Più che attuale il salto in alto, in subbuglio in queste ultime stagioni, in testa il campione del mondo indoor Marco Tamberi – il «bel ragazzo italiano con mezza barba, mezzi baffi, codino, braghettoni da basket» – che sfida i 2,40 e i vari Mutaz Essa Barshim, Ivan Ukhov, Bogdan Bondarenko, Andrey Protsenko, Derek Drouin. Questo lo spunto per raccontare come i siciliani si siano innalzati oltre l’asticella nel corso di quasi un secolo.
La cronologia dei primati siciliani nel salto in alto si apre nel 1921, in occasione dei primi Campionati Regionali che si disputarono a Palermo nel nuovo stadio della Favorita, sotto l’impulso di Vittorio Marsala. La domenica 13 novembre di quell’anno il tenente dei Bersaglieri, Nino Tramonti, del X Corpo d’Armata di Palermo, supera 1,50, ma il salto, rimisurato al centro del cordino, viene omologato con la misura di 1,46.
Nel 1922 Pietro Borruso dell’Ercole Palermo sale a 1,57, ma solo nel 1925 troviamo il primo siciliano oltre 1,70. Riesce nell’impresa Vincenzo Gentile (U.A. Selinus Castelvetrano Tp), padre del triplista Giuseppe, che vince con 1,71 – decima prestazione nelle liste italiane di fine stagione – il 25 ottobre a Palermo nel secondo incontro Sicilia-Campania, finito alla pari. Raffaele Cuccia (G.A. Marrone Palermo), nonno di Valentina, arriva a 1,75 il 28 febbraio 1937 a Palermo. Eccoci nel 1940 a 1,77 con Slave Slambi (Guf Catania) ad Acireale il 31 marzo e a 1,80 con il palermitano Vittorio Tagliavia (Marrone Palermo) a Napoli il 28 aprile, un primato di lunga durata che sarà battuto dopo 18 anni. Solo nel 1958 infatti il trapanese Vittorio Guarnotta (Enal Trapani) lo porta sino a 1,88 il 27 luglio a Bologna, ripetendosi il 10 agosto a Schio, con tappe intermedie di 1,84 a Palermo e 1,85 a Firenze.
Il messinese Santo Tiano (Cus Messina) valica il muro posto a 1,90 il 27 aprile 1963 a Palermo, misura eguagliata due volte dal diciannovenne palermitano Giuseppe Di Natale (Cus Palermo), l’11 e il 25 aprile 1965, sempre a Palermo, settimo nelle liste italiane juniores della stagione, in testa i futuri primatisti italiani, Erminio Azzaro (2,01) e Giacomo Crosa (2,00). Altri cinque anni e il catanese Angelo Vecchio il 19 aprile 1970 scala la vetta a quota 1,91. La leggenda narra che, quel giorno, uno spettatore in tribuna al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro a Catania, spense la radiolina per non disturbare la concentrazione del saltatore e Alfio Vittorio Pistritto, presidente della «U.S. Mongibello», si commosse sino alle lacrime. Di Natale, 70 anni il prossimo 5 settembre e Vecchio, 68 il 26 aprile, continuano i loro salti, il primo anche in lungo e triplo, sino ad oggi.
Ma l’anno in cui si smuovono più velocemente le acque di questa specialità un po’ stantia, è il 1973, il salto in alto comincia a prendere quota, dopo una stasi durata un decennio e, nel breve volgere di sei mesi, si registra un progresso di ben tredici centimetri, questo per opera di due atleti. A fine stagione si contano quindici prestazioni superiori al precedente record (1,91 di Angelo Vecchio) da 1,92 a 2,04: dieci di Antonio Avolio dell’Athlon Siracusa e cinque di Mario Palmisano (Lib. Agrigento). Avolio, 18 anni (1,80 x 73 kg), allenato da Luciano Mica, al campo scuola «Pippo Di Natale» di Siracusa, il 20 maggio stabilisce il nuovo primato con 1,92 e domenica 10 giugno disputa una gara avvincente con il coetaneo Palmisano, la più bella di sempre nell’alto in Sicilia. Il siracusano innalza di un centimetro il record, 1,93 alla seconda prova fra gli applausi del pubblico, mentre l’agrigentino, allievo di Mimmo Gareffa, vi riesce alla terza e così diventa co-primatista per qualche istante; l’asticella viene poi posta a 1,95 e solo Avolio di primo acchito migliora ancora il limite appena fissato, niente da fare poi a 1,98. A Palermo, allo stadio della Favorita, il 16 giugno, a parti invertite, il titolo regionale va a Palmisano (1,93), primato dei campionati, Avolio si ferma a 1,90. Non finisce qui, Palmisano 1,96 il 21 giugno a Napoli e Avolio 1,97 il 9 settembre a Siracusa, fallendo i 2,00. Altro tentativo a questa quota di quest’ultimo a Catania il 16 settembre, mancato in fase di svincolo, dopo aver superato 1,95.
Rimaniamo nel 1973, il 30 settembre, sempre a Siracusa, Avolio compie un’impresa storica, diventa il primo atleta siciliano a varcare la barriera dei due metri, 2,00 al primo tentativo e poi si eleva a 2,03. Un altro salto a 2,00 di Avolio il 6 ottobre e Palmisano, da parte sua, il 7 ottobre a Verona, è il secondo siciliano a superare questa misura, terzo nella gara vinta dal friulano Enzo Del Forno, primatista italiano, a 2,16. Il 27 ottobre nella terza prova del «Trofeo dei due Mari», disputata a Siracusa, Avolio si ripete a quota 2,00, tenta successivamente i 2,04, ma fallisce il nuovo primato perché l’asticella cade dopo che l’atleta l’aveva già superata. Avolio, non pago di ciò, il 4 novembre a Siracusa, nella riunione di chiusura della stagione, al primo tentativo supera i 2,00, al secondo migliora il suo stesso limite a 2,04, ottava prestazione stagionale italiana juniores e l’altro diciottenne, Palmisano, si conferma a 2,00, eguagliando il personale. Un evento senza precedenti – per la prima volta in Sicilia due atleti si trovano al di là dei due metri nella stessa gara – e anche impensabile, quando, ripetiamo, sino al 1972 il record regionale era fermo a 1,91. Finalmente l’alto cambia registro e appaiono nuove promesse, come i giovanissimi catanesi Cosimo Fichera, il primo quattrometrista nell’asta con 4,05 da allievo nel 1974 e Mauro Biondi, che saliranno rispettivamente a 2,03 (1977) e 2,05 (1983).
Nel 1975 Avolio – bloccato, come Palmisano, a 1,98 nel 1974 – continua la sua ascesa sino a 2,05 l’8 maggio a Reggio Calabria. Si procede a piccoli passi, un altro centimetro nel 1976 con Mauro Laudani, nato a Livorno il 25/05/1959, ma di formazione ligure (Maurina Imperia), in Sicilia per un solo anno, tesserato con la Pol. Messina. Il talentuoso diciassettenne in quella stagione arriva a 2,06 ad Imperia il 10 luglio, primato Allievi e Assoluto. Palmisano, questa volta con il Cus Palermo, rispunta con il nuovo limite di 2,08 (Roma, 25/06/1977) e si ferma a 2,06 nel 1978. Sorge una nuova stella, il siracusano Massimiliano Cortese (Milone Siracusa), capace di elevare a 18 anni il primato a 2,10 (Cosenza, 19/09/1982), sesto nelle liste stagionali italiane juniores e poi a 2,11 (Siracusa, 22/08/1985). Cortese è l’ultimo siciliano a detenere il record regionale dell’alto, il 2 e 3 novembre a Catania, sempre del 1985, fisserà pure quello del decathlon a 6196 punti.
Così dal 1988 l’evoluzione del salto in alto in Sicilia si sviluppa con tesserati di fuori regione, come avviene per le altre specialità, soprattutto dal 1992. Atleti di livello, in campo nazionale ed anche stranieri, vengono ingaggiati dalle Società, per rafforzare le squadre alle varie Fasi dei C.d.S. Ecco alla ribalta Oscar Raise, l’ex primatista italiano con 2,27, superati a Bologna il 19 settembre 1979 da Massimo Di Giorgio per primo, poi imitato alla stessa altezza e in un sol colpo, nel giro di tredici minuti, dal torinese e da Bruno Bruni. L’atleta di Gassino Torinese, con la maglia del Cus Palermo, innalza il primato siciliano a 2,13 e 2,14, sempre a Palermo, rispettivamente l’8 maggio 1988 e il 14 maggio 1989.
Negli anni successivi per i nostri colori tanta tristezza, la cronologia del record si chiude con il pisano Stefano Savietto (Pol. Winners Palermo), 2,21 a Palermo il 7 maggio 1994 e Federico Rodeghiero di Asiago (Cus Palermo), 2,22 a Siracusa il 12 maggio 1996, due volte 2,23, a Milano il 12 giugno 1996 e a Roma il 27 maggio 1997. Speriamo di riprendere presto questa storia a nuove altezze.
Michelangelo Granata
SALTO IN ALTO – LA CRONOLOGIA DEL PRIMATO SICILIANO
1,46 Nino Tramonti (X Corpo d’Armata Palermo) – Palermo, 13/11/1921
1,57 Pietro Borruso (Ercole Palermo) – 1922
1,71 Vincenzo Gentile (U.A. Selinus Castelvetrano Tp) – Palermo, 25/10/1925
1,75 Raffaele Cuccia (G.A. Marrone Palermo) – Palermo, 28/02/1937
1,77 Slave Slambi (Guf Catania) – Acireale, 31/03/1940
1,80 Vittorio Tagliavia 1918 (G.A. Marrone Palermo) – Napoli, 28/04/1940
1,84 Vittorio Guarnotta 1939 (Enal Trapani) – Palermo, /06/1958
1,85 Guarnotta – Palermo, 1958
1,88 Guarnotta – Bologna, 27/07/1958
1,88 Guarnotta – Schio, 10/08/1958
1,90 Santo Tiano 1939 (Cus Messina) – Palermo, 27/10/1963
1,90 Giuseppe Di Natale 1946 (Cus Palermo) – Palermo, 11/04/1965
1,90 Di Natale – Palermo, 25/04/1965
1,91 Angelo Vecchio 1948 (U.S. Mongibello Catania) – Catania, 19/04/1970
1,92 Antonio Avolio 1955 (Lib. Athlon Siracusa) – Siracusa, 20/05/1973
1,93 Avolio – Siracusa, 10/06/1973
1,93 Mario Palmisano 1955 (Lib. Agrigento) – Siracusa, 10/06/1973
1,95 Avolio – Siracusa, 10/06/1973
1,96 Palmisano – Napoli, 21/06/1973
1,97 Avolio – Siracusa, 09/09/1973
2,00 Avolio – Siracusa, 30/09/1973
2,03 Avolio – Siracusa, 30/09/1973
2,04 Avolio – Siracusa, 04/11/1973
2,05 Avolio – Reggio Calabria, 08/05/1975
2,06 Mauro Laudani 1959 (Pol. Messina) – Imperia, 10/07/1976
2,08 Palmisano – Roma, 25/06/1977
2,10 Massimiliano Cortese 1964 (Milone Siracusa) – Cosenza, 19/09/1982
2,11 Cortese – Siracusa, 22/08/1985
2,13 Oscar Raise 1952 (Cus Palermo) – Palermo, 08/05/1988
2,14 Raise – Palermo, 14/05/1989
2,21 Stefano Savietto 1972 (Pol. Winners Palermo) – Palermo, 08/05/1994
2,22 Federico Rodeghiero 1971 (Cus Palermo) – Siracusa, 12/05/1996
2,23 Rodeghiero – Milano, 12/06/1996
2,23 Rodeghiero – Roma, 27/05/1997
Nella foto: il catanese Angelo Vecchio, saltatore eterno.