Interviste Racconti Editoria

Il Trofeo del Mare nel racconto di Remigio Di Benedetto…

Ancora una volta Aspra, frazione del comune di Bagheria, è il teatro di una eccellente manifestazione podistica, il 4° Trofeo del Mare, valido come 2^ prova del Grand Prix regionale di corsa 2016.

La bella borgata marinara ci accoglie con “tutto il cuore, ma senza parcheggio”, è così che il preludio alla corsa è l’impossibile ricerca di uno spazio per l’auto. Superata la difficoltà logistica, mi “immergo” nella accogliente piazza di fronte al mare. Il mercatino del pesce è il perno delle attività commerciali; i IMG_3573 (Copia)pesciolini sono freschissimi, saltellano nelle cassette e anche noi podisti iniziamo a saltellare iniziando l’indispensabile fase di riscaldamento. La piazza è ingombra di gente e tutti migriamo verso il lungomare che costituirà il tracciato della gara. Assaggiamo così il venticello che dovremo contrastare durante la corsa. Ben presto lo speaker Marcellino “chiama l’appello”. La “gabbia” per i migliori oggi mi sembra una “gabbietta” dentro la quale vedo alcune presenze “sospette”, ma non siamo alle olimpiadi, i controlli non sono ferrei e dopo alcuni minuti cadono le separazioni e si genera una bella miscellanea, “migliori e meno veloci”, “giovani e anziani” “tutti insieme appassionatamente”. Manca il “gonfiabile”, riferimento delle zone di arrivo e partenza, forse si sgonfiato o è stato dimenticato a casa, non ha importanza, noi podisti cerchiamo di immaginarcelo, ne faremo a meno.

Alle 10 in punto ora di Greenwich e anche di Aspra, si parte. Siamo quasi 700, la partenza è convulsa ma tutto “fila liscio”. Lasciamo la piazza con i pesciolini saltellanti, e iniziamo noi a saltellare seriamente. Percorriamo circa 200m ed entriamo nell’anello del circuito che percorreremo 3 volte. Siamo subito sul lungomare, il vento che era previsto c’è ma non è eccessivo neanche per i “pesi leggeri” come me. La fila si allunga velocemente e i primi sono per me già dei puntini colorati lontanissimi. Dopo 500m supero DSC_0340 (Copia)Carmelo Torrisi (Podistica Jonia Giarre), “re” delle partenze veloci e seguo la scia di Angelo Numa (Podistica Jonia Giarre), ma all’anagrafe ci dividono 10 anni e fanno la differenza, è così lo vedo allontanarsi. Arrivo al primo giro di boa che affronto con il mio stile: allargo tutto a destra e poi stringo a sinistra sulla transenna come se fossi una “bolide” della Formula Uno. La ripresa in senso contrario però non somiglia per nulla alla Ferrari o alla McLaren, anzi rallento e dopo poco sopraggiunge “l’amico avversario“ Salvatore Cammarata”. Mi chiama, ha un altro passo, è sulla scia di “veri giovani” dello “Sportamatori Partinico” ai quali precisa che lui è un “giovane SM60”. Io mi aggancio, è un buon traino, ma non so quanto potrò resistere. Completiamo il primo giro, siamo nuovamente in direzione ovest, il vento rinforza o forse è la fatica che ci dà questa sensazione. Incrociamo i primissimi, Alessio Terrasi “Fiamma Rossa Palermo” è nettamente in testa, non ha avversari, anche Barbara Bennici “Fiamma Rossa Palermo”  è in compagnia “solo maschile”. Incrociamo anche Raffaele Santoddì, il migliore fino a ieri di noi “giovani SM60”,  ma oggi però è in evidente difficoltà, va di passo, forse pensa al ritiro. Siamo al secondo giro di boa, è metà gara. Cammarata dopo avere moderato la velocità, in assenza di salite dove abitualmente forza l’andatura, inizia a farlo ogni 400, 500 metri. Io fatico sempre di più. Dall’altro lato, in risalita osservo l’amico Luciano Costarella (Virtus Acireale), che viaggia allegramente e lentamente, forse oggi si è preso un “giorno di ferie”, dopo il “quasi podio” al Trofeo Carnevale di Acireale. Vedo anche Pietro Giovenco (Amatori Palermo) di professione “Cantastorie”, del IMG_3734 (Copia)quale gli avversari devono temere “l’acuto” nel finale della gara. Completiamo il secondo giro, l’andatura di Salvatore non è più per me e perdo terreno. Cammarata “risucchia” anche Alessandro Sagone (Atletica Caltagirone) unico “colorato” nel panorama bianco-grigio degli SM60. Rallento, passa Calandra, ne ha più di me, ma non cedo di netto e cerco di evitare di subire altri sorpassi. Sono al cartello del 9° chilometro. Inizia il rettilineo finale, sullo sfondo cerco di immaginare il gonfiabile che non c’è al quale tutti i podisti associano il “fine corsa fine fatica”. “Taglio” il traguardo con “ben” 3 secondi di ritardo rispetto allo scorso anno. All’arrivo ho la conferma che Barbara Bennici ha tagliato vincitrice il traguardo e lo ha fatto da circa 4 minuti, Alessio Terrasi primo  “maschietto”da circa 12. A uno a uno tutti terminano la loro fatica, l’ultimo uomo a farlo è Antonino Arcaio (Trinacria Palermo) e l’ultima donna Francesca D’Aietti (Ortigia Marcia), complimenti anche a loro.

Si completano tutte le operazioni: riconsegno il microchip e ritiro il pacco gara che contiene anche un barattolo di sugo di cozze, produzione locale, che sicuramente sarà ottimo come quello avuto lo scorso anno alle alici, domani ce lo mangiamo con gli spaghetti. Grazie per questo e per l’ottima organizzazione all’Atletica Bagheria.

Il prossimo appuntamento, dopo i pesciolini saltellanti di Aspra è con i funghi dei boschi di Piazza Armerina, il 13 Marzo per il Campionato Regionale di Cross, terza tappa del G. P. di corsa 2016

Pensierino finale: Dopo di me sono arrivati in totale 403 podisti, ma se i 201 che mi hanno preceduto oggi non fossero venuti…

 

Remigio Di Benedetto

r.dibenedetto@aliceposta.it

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1 thought on “Il Trofeo del Mare nel racconto di Remigio Di Benedetto…”

  1. ottimo commento della gara che si e’ svolta a TRABIA , grazie x avermi menzionato , nella qualita’ di CANTASTORIE .

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