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Memorial Inguanta: esempio e valore aggiunto della corsa. Intervista a Giuseppe e Franca Inguanta
Chi amiamo è con noi sempre, anche dopo la morte, attraverso il ricordo e l’amore. Il Memorial Inguanta, giunto all’11^ edizione, è un esempio.
Due giovani, Lillo e Rosamaria, strappati alla vita troppo presto ma che continuano a vivere tra noi, come angeli, attraverso l’amore e il ricordo di chi li ha conosciuti o di chi conosce la loro storia e la loro famiglia.
Cos’è il Memorial Inguanta? Definirla semplicemente una gara podistica è limitante, anche se nella corsa trova la via, il mezzo, per diffondere la sua essenza e i messaggi profondi che la contraddistinguono.
In sintesi, l’XI Memorial Inguanta, VIII Trofeo Rosamaria, valida come V prova del GPP AG e come Trofeo Viviana Meli, si terrà domenica 2 agosto a Marina di Palma (AG). La manifestazione è aperta a tutti ed è gratuita per tutti. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio secondo le modalità indicate nel regolamento.
Programma della manifestazione:
– Ore 17.30 – Passeggiata commemorativa
– Ore 17.45 – Partenza dei bambini
– Ore 18.10 – Gara non competitiva (1 km)
– Ore 18.30 – 1^ Batteria “Trofeo Rosamaria” – Tutte le cat. Femminili e maschili da SM55 in su (km 6.1)
– Ore 19.15 – 2^ batteria – Amatori-Master da SM45 a SM50 (km 6.1)
– Ore 20.00 – 3^ Batteria – Tutte le cat. Maschili fino a SM40 (Km 6.1)
– Premiazione finale
Abbiamo voluto chiedere a Giuseppe e Franca Inguanta di raccontarci il Memorial, cosa rappresenta per loro e vuole comunicare. Li ringraziamo per la disponibilità concessa.
- L’evento, sappiamo, nasce da un dramma personale. Cosa rappresenta e come vivete il “Memorial”?
Il Memorial significa impegno nell’organizzare una gara. La manifestazione è diventata nel tempo importantissima e partecipata anche da atleti noti a livello internazionale. Anno dopo anno ci concentriamo per la buona riuscita della manifestazione.
Da un punto di vista sentimentale, il Memorial è legato al ricordo dei nostri figli; quel giorno le emozioni che proviamo sono indescrivibili e forti, tanto da non renderci conto di chi è presente e di ciò che accade. Quel giorno in tanti venite da lontano, non solo per la gara, ma anche e soprattutto per ricordare i nostri ragazzi e di questo ve ne siamo riconoscenti.
- Quale messaggio vuole dare il Memorial Inguanta?
Noi cerchiamo di promuovere il nostro paese attraverso lo sport e cerchiamo di dare un messaggio positivo, di speranza e altruismo. La vita non finisce con la morte, i nostri cari continuano a vivere nel ricordo e nei gesti solidali e altruistici … anche se piccoli, per quello che possiamo donare e offrire all’altro. La nostra ONLUS Rosamaria nasce per aiutare ed essere di supporto a chi ha bisogno. La raccolta fondi per acquistare una carrozzina per chi ne ha bisogno è un modo per dare voce a ciò in cui crediamo. Anche nel dolore si può costruire e fare qualcosa di bello. Il Memorial, la gara, è per noi una riunione di famiglia… una grande famiglia che si riunisce, in pace e gioia, in fraternità.
- Questo evento è definito da tutti gli atleti che hanno partecipato alle edizioni precedenti non come una gara ma come un evento a sé, unico nel suo genere. Cosa ne pensate?
Noi cerchiamo di dare il massimo nell’organizzarla; il giudizio finale spetta a voi che partecipate. Noi ci mettiamo il cuore e ci impegniamo al massimo affinché tutto sia fatto bene. Il Memorial è unico perché il coinvolgimento di atleti e pubblico è generale e massiccio.
- Il Memorial è aperto a tutti: bambini, adulti, atleti e sportivi in generale. Come vivete questo coinvolgimento generale?
Quel giorno tutti corrono e vogliono correre o camminare. La “camminata” di ricordo è talmente emozionante che trascina e coinvolge chiunque. La gara dei bambini comunica gioia; è una gioia vederli correre e divertirsi. La batteria con i top runner (es. Ingargiola, Vito Massimo Catania, Adhil, Bennici, … ) è particolare perché solo al nostro Memorial sono presenti tutti, dal primo all’ultimo. Ciò che notiamo è che sono loro stessi a coinvolgere amici ed atleti con la loro presenza. Quel giorno, però, tutti, anche il meno forte, sono per noi vincitori.
- Negli anni il numero dei partecipanti è cresciuto. Quest’anno quanti atleti stimate di “ospitare”?
Lo scorso anno eravamo oltre 400. Quest’anno, caso eccezionale, la nostra manifestazione è stata inserita nel GP provinciale di Agrigento. Ci teniamo però a sottolineare che il Memorial nasce e sarà sempre finalizzato a ricordare i nostri figli e dare un messaggio di speranza.
- Qual è l’edizione che più vi ha lasciato un segno?
Sicuramente l’edizione del 2011, la 7^ edizione, perché oltre alla partecipazione numerosa di atleti, in quell’occasione lo sponsor ha sostenuto tutte le spese della manifestazione, permettendoci di offrire agli atleti e presenti molto più di quanto fosse pianificato e preventivato.
- Qual è la difficoltà maggiore nell’organizzazione una gara podistica così partecipata?
Sicuramente effettuare tutte le pratiche e procedure burocratiche che l’organizzazione di un evento di questa portata richiede.
- Quale atleta incarna al meglio il Memorial Inguanta?
Sono tanti. Dobbiamo sicuramente ringraziare e nominare Francesco Ingargiola che, invitato quando ancora faceva parte della Nazionale, viveva a Roma e si stava preparando per gli europei, dopo un iniziale rifiuto si è presentato e ha preso a cuore il nostro Memorial. Dalla 3^ edizione è sempre presente. Un’altra persona che dobbiamo sicuramente ringraziare e ricordare è Vito Massimo Catania che dal 2008 è sempre presente e si impegna a coinvolgere tanti altri atleti.
- C’è un aneddoto sul memorial che non tutti conoscono e volete raccontare (in breve)?
In una passata edizione era presente anche una persona che ha ricevuto un organo di Rosamaria. L’emozione per noi è stata immensa.
- Quale messaggio vorreste lasciare ai lettori di SiciliaRunning?
Dalla 3^ edizione al Memorial sono presenti con il loro stand una rappresentanza dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi). Uno degli obiettivi della nostra manifestazione è sensibilizzare quante più persone possibili sull’importanza del donare e diventare donatore. In quel giorno l’AIDO raccoglie numerosissime iscrizioni e questo per noi è motivo di gioia. Noi siamo diventati donatori quando abbiamo perso Rosamaria, nostra figlia. Il nostro obiettivo, missione, è sensibilizzare alla solidarietà.
Per seguire l’evento:
https://www.facebook.com/events/1572631533017343/
Informazioni:
Giuseppe Inguanta: 3286161026
Lillo Inguanta: 335324315
Giuseppe Averna: 3355334218
Visualizza e scarica il Regolamento “Memorial Inguanta”
Articolo e intervista: Giovanna Barone