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IMPERATORE MAXIMO…

Il suo Passatore era finito dopo “appena” 50 chilometri, sul passo della Colla, un ritiro che aveva portato sconforto e frustrazione…ma lo sport come naturale metafora della vita, è fatto di cadute e risalite, alti e bassi, basta volerlo, basta averne la voglia e la “forza”. Ed ecco che dopo due settimane lo abbiamo “ritrovato” in cima al vulcano attivo più alto d’Europa, a quota 2800 metri trionfatore della Supermaratona dell’Etna, meglio conosciuta come la 0-3000 tanto il dislivello che accompagna dalla sabbia di marina di Cottone alla cenere del Vulcano patrimonio dell’Unesco. Una maratona, lo si è detto più volte ma vale la pena ricordarlo, unica nel suo genere, dove riesci a vedere il traguardo direttamente dalla partenza, per raggiungerlo poi è un’altra storia.

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Massimo Buccafusca, al secolo Max, prima ancora di battere i suoi avversari, sabato scorso ha sconfitto le sue insicurezze, la sua “paura agonistica” i suoi incubi da prestazione…riuscendosi a scrollare di dosso tutte le pressioni che lo avevano accompagnato alla vigilia del Passatore e anche durante quei primi 50 “faticosissimi chilometri”. Buccafusca ha vinto una gara a lui non congeniale, con quei 10 chilometri finali difficili da raccontare se non li vivi che quando li cominci stropicci gli occhi per capire se è solo un sogno…un viaggio introspettivo alla ricerca di se stessi prima ancora degli altri.

E l’arrivo di Max a quota 2800 sotto lo sguardo benevolo del maestoso cratere dell’est è stato un susseguirsi di emozioni che hanno coinvolto tutti i presenti. Una tensione che si è sciolta dopo il passaggio del gonfiabile che per la prima volta, dopo otto edizioni targate Tarvisio, ha parlato siciliano. Finiu! Caro Buccafusca e tu sbruffone quanto basta, amabile ed imprevedibile, dopo aver capito che l’impresa era stata servita hai pensato bene di firmare il tutto con una foto che ti ha ritratto con la sciarpa rosanero del Palermo e alle spalle l’immensità del l’Etna, un gesto simbolico, che i tanti catanesi presenti all’osservatorio forse non hanno preso di buon grado…ma la fede è fede e  si sa all’Imperatore Maximo tutto è permesso!

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Queste le emozioni del primo degli arrivati, emozioni che ci hanno “attraversato” anche con tutti gli altri 182 atleti che hanno tagliato il traguardo, ognuno con una sua storia personale, con un suo sogno piccolo o grande. Comprese le 19 donne (straordinaria Lara La Pera e tutte le altre dalla prima all’ultima).

Tutti sabato ci hanno regalato un pizzico di emozione che terremo per noi, testimoni di un evento che sarebbe troppo riduttivo chiamarla gara…io la chiamo la più bella delle avventure…

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