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Affiliazione FIDAL 2014: tra sorprese dubbi e polemiche

Poco più di una settimana fa, la F.I.D.A.L. ha pubblicato il nuovo regolamento di affiliazione delle società di atletica per il 2014. Nei giorni scorsi, allo stesso sono state apportate alcune modifiche. Se per alcuni addetti al settore il regolamento sembra essere molto chiaro in tutti i suoi punti, altri continuano ad interrogarsi sui cambiamenti.
Abbiamo pensato di comparare il neo regolamento con quello appena andato in “pensione”. Obiettivo è cercare di comprendere cosa è cambiato, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del nuovo regolamento.
Il cambiamento più palese è sicuramente l’eliminazione della nomenclatura Master, Amatori e Assoluti per definire e dividere un segmento di atleti. Da quest’anno tutti gli atleti dai 23 anni in su rientrano nel segmento Seniores, se agonisti, e suddivisi in base all’età, come in precedenza, in sottocategorie. Rispetto al 2013, nel 2014 “Non è mai consentito il passaggio dalle categorie seniores alle categorie amatori” (punto 4.20/2014).
“È anche vero che, nel corso degli anni, la nomenclatura delle categorie è cambiata. Negli anni ’90 si parlava di M20, M30; poi di M23, M30, …; per poi arrivare ai così detti TM/TF”, così fa notare Nino Iacono, atleta della Marathon Athletic Avola.
Che cosa comporta questo cambiamento? Gli atleti che fino al 2013 rientravano nella cat. TM/TF e gli Assoluti si contenderanno lo stesso podio.Le sorprese nel 2014 non mancheranno. Di sicuro vogliamo pensare che questa “unione” possa essere d’ispirazione e motivazione per gli atleti, più o meno esperienti, per migliorarsi, per confrontarsi, nel rispetto delle regole, senza mettere a rischio la propria salute.
Potremmo, inoltre, interpretare l’azione come un tentativo della F.I.D.A.L. di uniformarsi alle regole del mondo sportivo agonistico per agevolare e semplificare la procedura di assegnazione e partecipazione alle competizioni agonistiche. Ricordiamo che gli atleti che, fino al 2013, volevano partecipare a competizioni nazionali, europee o mondiali, dovevano appartenere alle categorie “master” o essere “assoluti”.
Vogliamo ricordare che negli EPS (Enti di Promozione Sportiva come AICS, CSI, UISP, Libertas, CSAIN), la categoria amatore è ancora attiva. Questi atleti, come in passato, pur gareggiando, anche nelle gare F.I.D.A.L., non sono riconosciuti come agonisti ma come amatori e quindi i loro nomi e tempi non sono inseriti nelle classifiche ufficiali.
Alcune modifiche riguardano anche il compito svolto dalla Giunta Esecutiva e dal Consiglio Federale.
La Giunta esecutiva perde la sua funzione di autorizzazione di rinnovo dei tesseramenti di un atleta sportivo militare o equiparato (punto 4.17-18/2013) che dal 2014 sarà svolto dal Consiglio Federale (punto 4.17-18/2014) .
Il Consiglio Federale, dal 2014,si occuperà anche degli atleti straniericon permesso di soggiorno per quanto riguarda le autorizzazioniai tesseramenti, trasferimenti e le norme in merito di vincoli e obblighi che le società italiane dovranno avere ne confronti degli atleti stranieri(punto 5.1/2014; 6.7-9/2014; 8.5/2014; 8.6/2014).
Parlandodi trasferimentile novità riguardano il passaggio dalla Cat. Ragazzi a Cadetti, e da Esordienti a Ragazzi. La richiesta di trasferimento dal 2014 avviene senza presentare alcuna domanda (punto 8.8/2014) ma comporta un costo che rispetto al 2013 ha subito una variazione tra i 1000 e i 2000 euro (punto 11.1-4/2013-2014).
In un periodo socio-politico-economico come quello che stiamo vivendo, il cambiamento più sentito e discusso del nuovo regolamento riguarda le nuove tasse. La F.I.D.A.L. ha stabilito per il 2014 una quota fissa, che comprende quote associative, diritti di segreteria e tasse federali, pari a € 350,00 per le categorie ALL – JUN – PRO – SEN – AMA; e di € 250,00per le categorie ESO – RAG – CAD. Questa quota, nel 2013, era variabile; in breve, si pagava per categoria, alcune categorie erano collegate e quindi soggette ad un unico pagamento. Apparentemente il nuovo prospetto tasse offre un vantaggio alle società in termini economici e pratici. Ma, come in tanti hanno notato questa “soluzione”comporta soprattutto un vantaggio economico per la Federazione.
Le reazioni sui Social Network o in confronti diretti da parte degli atleti e delle societànon sono mancati. Ricordiamoci che la maggior parte delle società di atletica leggera “amatoriale” si autofinanziano. Tra i commenti:“Molti atleti sono disoccupati, hanno perso il lavoro o non sono nelle condizioni di poter sostenere ulteriorispese;Siamo consapevoli chemolti atleti rinunceranno alle gare; molti atleti non potranno tesserarsi o rinnovare il loro tesserino;dovremmo fare altre rinunce per continuare a seguire la nostra passione; bisognerà studiare il bilancio e programmare tutte le spese per il 2014”.
Se ad “ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” (cit.), saranno i dati che verranno raccolti nel 2014 a rispondere ai dubbi, alle polemiche, ma soprattutto, a comprendere come le società e gli atleti hanno reagito alle nuove regole.
Vogliamo concludere quest’analisi con una riflessione. Il mondo del running, dello sport in generale, non è soloun insieme di regole e tasse. Il running è passione, è amore, è coinvolgimento, è divertimento, è un modo per mantenersi in forma edaccresce le funzioni psico-fisiche dell’uomo, è aggregazione sociale e familiare, è un modo per trovare la forza di non arrendersi alle difficoltà, è una sfida contro se stessi per vincere e superare i propri limiti, a volte solo mentali. … questo elenco potrebbe essere infinito; l’essere runner, significa qualcosa per tutti! Questa è la sua forza, questo è ciò che viinvitiamo a non dimenticare.
Articolo di Giovanna Barone





Che la fidal si ravveda! o perderà tutte le affiliazioni, posto che gli amatori/master non sono vacche da mungere!